La grande rivincita di Todt

La grande rivincita di Todt Sommerso da critiche ingiuste, ha dimostrato di avere ragione La grande rivincita di Todt MARANELLO OGGI che la Ferrari ha stravinto, vorremmo fare i complimenti a una persona che in questa settimana s'è beccato di tutto. Non sappiamo se c'entri qualcosa o c'entri niente con la sentenza di Parigi. Probabilmente niente. Però, non importa. Sappiamo bene, invece, che saremo gli unici oggi a essere contenti anche per Jean Todt, direttore sportivo della Ferrari a tempo pieno, e uomo da lapidare a tempo perso. Negli* ultimi tre anni, la casa di Maranello ha sempre sfiorato il successo del Mondiale come non capitava ormai da almeno due decenni. E in questi anni, sotto la direzione di Todt, alla Ferrari corre il più grande pilota del mondo, Michael Schumacher, che a Sepang, guardacaso, ha voluto dedicare la sua corsa e la sua impresa proprio al francese che non piace ai giornalisti italiani. Ha detto: «Lui è un uomo vero. E io non dimentico». Non è una colpa essere antipatici a Schumacher, e di certo non è neppure un merito. Però, crediamo che sia una colpa la mancanza di pudore e di vergogna che abbiamo noi certe volte. In questi giorni sui giornali italiani è uscito di tutto. C'è chi ha scritto articoli di fondo per chiedere un po' di teste, compresa ovviamente quella di Todt. Sono uscite le fotografie di Alvaro Vitali accanto alla sua, e storie e pettegolezzi che andavano ben oltre i limiti della querela. Tutti insieme appassionatamente. Gli italiani troppe volte sono fatti così. Alzano la voce in gruppo, e si eccitano quando si sentono tanti e più forti. Beh, per noi, basta questo per stare dalla parte di Todt. Se poi, dopo il Mondiale, lui se ne andrà, e assieme a lui se ne andrà anche Schumacher, state tranquilli che qualcuno di quelli che lapidava, riuscirà a inginocchiarsi. Ovviamente, senza vergogna. (p. sap.] Dopo la squalifica molti hanno chiesto la sua «testa» eppure sono del francese tante scelte vincenti

Persone citate: Alvaro Vitali, Jean Todt, Michael Schumacher, Schumacher, Todt

Luoghi citati: Maranello, Parigi