Le «rosse» si lanciano nella terza volata
Le «rosse» si lanciano nella terza volata La storia del Mondiale racconta venti finali palpitanti, con il titolo deciso al fotofinish Le «rosse» si lanciano nella terza volata Vietato ripetere gli errori delle ultime due volte MARANELLO Adesso il popolo della Rossa trepida per la terza volata. Alla faccia della scaramanzia, la speranza ovvia è che non finisca come nei due predcedenti Mondiali, nei quali le Ferrari arrivarono a un passo dal trionfo, poi 10 fallirono clamorosamente per errori clamorosi. Maranello insegue il Mondiale piloti dal 1979, quando fu Jody Scheckter a regalare il titolo al Commendatore. L'attesa ora potrebbe terminare. Nei venti anni di digiuno ci sono state ordinarie stagioni senza vittorie (il 1980 del quasi-minimo storico: solo 8 punti mondiali con Scheckter e Villeneuve, e 11 1986 di Alboreto e Johansson), e un guizzo mondiale nel 1982 e 1983, gli anni delle ultime vittorie nella Coppa Costruttori. Ma nel ventennio c'è stata anche un incredibile sequenza negativa: dal 4 agosto 1985 (Alboreto al Nuerburgring) al 1° novembre 1987 (Berger a Suzuka) mai una volta sul gradino più alto del podio. Il 1990 sembrò l'anno della svolta, poi Alain Prost a Suzuka (sempre lì i momenti chiave) pagò, a un anno di distanza, il prezzo dello sgarbo fatto a Senna quando il Mondiale era un derby in casa McLaren. La Ferrari ha invertito la tendenza a cominciare dal 1993, cioè dall'arrivo di Todt. Terza tra i Costruttori nel 1994 e nel 1995, la scuderia di Maranello organizzo la grande svolta con l'ingaggio di Michael Schumacher. E da allora, superato un 1996 di assestamento (comunque tre vittorie e il secondo posto nella classifica mondiale), la Rossa è tornata grande, nonostante tutte le disavventure. La storia delle ultime due volate è un esempio illuminante. A Jerez, in Spagna, sembrava tutto facile per Schumacher nel 1997, ma sulla sua strada il tedesco trovò Villeneuve e lo speronò violentemente, pregiudicando tutto. L'anno seguente, Michael compromise la stagione tamponando Coulthard a Spa. Un erro¬ re dopo tante prodezze, ma un errore decisivo. In ogni caso, la Ferrari è ormai abbonata agli arrivi in volata. Eè un segno di grande crescita. La stagione passata, Maranello ha fatto registrare il suo record assoluto di punti mondiali: 133. Ora la speranza è riaperta. Il Giappone è la terra promessa di Eddie Irvine. Una pista in cui ha sempre fatto bene. L'importante è che Hakkinen non vinca. Bisogna mantenere i nervi saldi. La situazione di classifica ricorda quella di Jerez, dove Schumacher arrivò con un punto di vantaggio su Jacques Villeneuve. Stavolta Eddie Irvine ne ha quattro. Se Mika non vince, a Irvine basta restargli davanti, o anche dietro, ma vicino. Nella storia della Formula 1 sono 20 i precedenti nei quali i campioni sono stati decisi nell'ultimo Gran Premio. Storie appassionanti e incredibili. Ecco la sequenza: 1950 (GP Italia), Giuseppe Farina su Alfa Romeo batte Juan Manuel Fangio; 1951 (GP Spagna,) Fangio su Alfa batte Alberto Ascari; 1956 (GP Ita¬ lia), ancora Fangio su Ferrari davanti alla Maserati di Stirling Moss; 1958 (GP Marocco), la Rossa di Mike Hawthorn davanti a Mos; 1959 (GP Usa), Jack Brabham su Cooper precede Brooks. E veniamo alla storia più recente: 1962 (GP Sud Africa), Graham Hill su Bnn batte in extremis Jim Clark su Lotus; 1964 (GP Messico), John Surtees su Ferrari beffa la Brm di Graham Hill; 1967 (GP Messico), Dennis Hulme porta al trionfo la sua Brabham; 1968 (GP Messico), Graham Hill su Lotus precede Jackie Stewart; 1974 (GP Usa), Emerson Fittipaldi con la McLaren prevale sulla Ferrari di Clay Ragazzoni; 1976 (GP Giapponelancora una McLare, stavolta pilotata da James Hunt, davanti alla ferrari di Niki Lauda; 1981 (GP Usa), Nelson Piquet su Brabham davanti a Carlos Reutemann su Williams. Altre volate entusiasmanti nell'B2 (GP Usa) con Keke Rosberg e la sua Williams a precedere Didier Pironi e la Ferrari, quindi nell'83 (GP Sud Africa) ancora la Brabham di Piquet davanti a Prost; 1992 (GP d'Italia), Prost su McLaren batte Nigel Mansell e la Williams, mentre nel 1994 (GP Australia) Michael Schumacher, ancora su Benetton, precede Damon Hill su Williams. Nel 1996 (GP Giappone) Damon Hill si prende la rivincita beffando Jacques Villeneuve: entrambi sono piloti della Williams. La volata per il Mondiale è anche questo. |r. mo,| Nella stagione sfortunata del '98 Schumi è rimasto anche senza gomma Sotto il podio di Jerez nel '97 . a destra Villeneuve 0 (comunque tre vittorie e il secondo posto nella classifica mondiale), la Rossa è tornata grande, nonostante tutte le disavventure. La storia delle ultime due volate è un esempio illuminante. A Jerez, in Spagna, sembrava tutto facile per Schumacher nel re dopo tante prodezze, ma un errore decisivo. In ogni caso, la Ferrari è ormai abbonata agli arrivi in volata. Eè un segno di grande crescita. La stagione passata, Maranello ha fatto registrare il suo record assoluto di punti mondiali: 133. Ora la speranza è riaperta. Schumacher arrivò con un punto di vantaggio su Jacques Villeneuve. Stavolta Eddie Irvine ne ha quattro. Se Mika non vince, a Irvine basta restargli davanti, o anche dietro, ma vicino. Nella storia della Formula 1 sono 20 i precedenti nei quali i campioni sono stati decisi nell'ul
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