Viaggio nel doppiofondo di Berlino di Barbara Spinelli

Viaggio nel doppiofondo di Berlino INCHIESTA A DIECI ANNI DALLA CADUTA DEL MURO Viaggio nel doppiofondo di Berlino Barbara Spinelli inviata a BERLINO VISITARE Berlino suscita da qualche tempo impressioni discordanti, stranamente duplici, non subito intelligibili. Ecco il nuovo centro culturale e strategico d'Europa: più fluttuante e mobile di Londra, più laboratorio di Parigi, unica vera incarnazione del continente liberato dai due totalitarismi del secolo, alla vigilia del terzo millennio. Ecco una città che la fine della guerra fredda ha trasformato in maniera incomparabile, ecco il teatrale palcoscenico dove più intensamente sono rammemorati e rimeditati i dieci anni della caduta del Muro, eppure l'atmosfera che si respira è spesso inafferrabile nella sua ambivalenza, nella sua tortuosità. Inafferrabile come un racconto a doppio fondo, che del mondo reale presenta due volti opposti. Il primo è quello immediatamente visibile, e colpisce lo sguardo con le immagini nitide, spettacolari, della metamorfosi subita: nel giro di pochi anni la fisionomia della nuova capitale tedesca non è più quella che si conosceva, è dominata dagli immani lavori urbanistici e architettonici che ogni giorno ridisegnano, riscrivono, reinventano la città lungamente divisa, e i suoi moltiplicati baricentri. Il secondo volto ha caratteri quasi esoterici, comunque più nascosti, ed è dominato dalla fatica della mutazione, dai risentimenti che la rapidità della metamorfosi secerne, dal singolare connubio tra collera e fierezza, nostalgia ed esultanza, che la memoria del Muro crollato e di due dittature genera e dilata nei cittadini e nelle loro élite. CONTINUA A PAGINA 15 PRIMA COLONNA

Luoghi citati: Berlino, Europa, Londra, Parigi