Parlano i 6 primi: Gestielle, Fondicri Euromobiliare...

Parlano i 6 primi: Gestielle, Fondicri Euromobiliare... Gestielle America, Euromobiliare Liquidità, Fondicri Bilanciato, Columbus international bond Ing Iniziativa e Fondinvest Paesi Emergenti: i gestori spiegano con quale strategia hanno vinto Parlano i 6 primi: Gestielle, Fondicri Euromobiliare... ALBERTO Conca, gestore di Gestielle America, si conferma leader nella categoria Azioni speciali Usa, con un benchmark battuto di molte lunghezze. Come si è raggiunto tale risultato? Risponde Conca: «C'è da premettere che noi adottiamo la strategia del "bottom up"». Che cosa significa? «I sistemi di approccio al mercato sono sostanzialmente due, il "bottom up" e il "top down". Nel primo si parte dal fondo, ovvero dalla scelta di una società in base ai suoi fondamentali e ai suoi potenziali di crescita». Perciò, situazione del mercato, forza dell'area, inflazione ecc. rappresentano una verifica della bontà dei nomi sui quali si è concentrata l'attenzione. Ne discende che il fondo non punta sul trading immediato. Tra i titoli in portafoglio ci sono Ibm, Microsoft, General Electric, Warner Lambert. GIUSTO MIX «Nel "top down", invece, si analizzano area di riferimento, mercato, prospettive di crescita o meno dell'inflazione, forza del comparto eccetera e, in base a ciò, si crea una rosa di titoli tra i quali scegliere». Da rilevare che, mentre di solito Gestielle utilizza un sistema misto, per America e Far East si procede con il "bottom up" perché gli strateghi della società hanno un'approfondita conoscenza di quei mercati e dei titoli migliori. RICONOSCIMENTI La società ha ottenuto lusinghieri piazzamenti nei Mercati Emergenti azioni speciali (7°) dove, peraltro, è forte la presenza italiana, Mercati Emergenti obbligazioni (8°), Azioni internazionali (10°), Azioni Pacifico (9°) e, sul nostro mercato, Italia azioni (16°), Italia obbligazioni breve termine (6°), Italia obbligazioni medio termine (10°). In tutti i fondi Gestielle, la gestione è del tipo «attivo». In altre parole, gli investimenti vengono decisi in modo autonomo, senza riprodurre una duplicazione dell'indice (neH'<(America» il Morgan Stanley) all'opposto di quanto accade nella «gestione passiva», che per il gestore implica meno lavoro e meno rischi, in quanto, è ovvio, non ci saranno sorprese con le performance. RISCHIO CAMBIO Quanto alla posizione sul rischio «cambio dollaro» è sempre aperta, in quanto ima componente essenziale del fondo è proprio il rischio/ opportunità rappresentato dalla forza o dalla debolezza del dollaro nei confronti delle altre monete, in questo caso rispetto all'euro. D'altra parte, con i prodotti obbligazionari è più facile «coprirsi» con i derivati per via delle scadenze precise. RALLY DI FINE ANNO Previsioni? Risponde Conca: «Gli utili delle società americane del 2° trimestre sono stati buoni (in media +14%) e le attese per il trimestre che si sta concludendo (come raccolta dati) sono ancora migliori, vicine al 20%, dato che si raffrontano con l'analogo trimestre '98, che fu molto debole. Il 5 ottobre la Fed ha deciso di non toccare i tassi (ma ha segnalato la predisposizione ai rialzo se i prossimi dati macro indicheranno una pressione sui prezzi). Queste premesse lasciano intravedere un nuovo rally (rialzo di Borsa) per fine anno». I settori da preferire? «Tecnologia, telecomunicazioni, farmaceutico e finanziario». NOVITÀ' Molte le novità in casa Gestielle dopo la fusione con la Cliam. «Ma per il monento - dice il responsabile marketing, Giulio Tonin - è prematuro parlarne. Si può soltanto dire che il gruppo dirigente è giovane e deciso a riprodurre le attuali performance e che stiamo per lanciare sul mercato nuovi prodotti». QUALITÀ' In vetta nella categoria Italia obbligazioni breve termine è Euromobiliare Fondi. Ha ottenuto altre buone posizioni negli Italia bilan ciati (Capitalfit ha ceduto la prima posizione scendendo alla seconda), nei Mercati Emergenti azioni speciali (9°) e negli Italia azioni con due prodotti (9° e 12°). L'amministratore delegato della società, Nicola Ricolfi, spiega come si sono ottenuti i risultati: «Da tempo la strategia è quella di badare di più al profilo del rendimento che non alla duration dei titoli». Obiettivo degli investimenti i corporate bond di elevata qualità (vale a dire senza mai prescindere dal rating), diversificati e di tantissime emissioni. Il portafoglio del fondo ha tenuto gli ultimi titoli esenti dalle trattenute fiscali come, per esempio, le emissioni Bei. Inoltre, i titoli hanno una rotazione bassissima, con una sostanziale tendenza alla stabilità. I FONDAMENTALI Quanto agli altri prodotti, Capitalfit investe un 60% nell'area euro, mentre le azioni estere rappresentano il 30%; nel settore obbligazionario non si bada alla duration ma piuttosto al versante conservativo. Nei fondi che investono nelle azioni italiane viene data molta importanza ai fondamentali delle società, cercando di evitare la scommessa sulla Borsa, a vantaggio del risparmiatore. Un discorso a parte merita la presenza di Euromobiliare fondi nei Mercati Emergenti. Investe in tutte le aree, con un sovrappeso dell'Asia. L'orizzonte temporale è il medio periodo, perciò raramente le performance subiscono radicali modifiche da un trimestre all'altro. RIENTRO Toma in classifica tra i top Fondicri, questa volta con un prodotto che già aveva dato notevoli soddisfazioni in occasione del precedente sondaggio, il «Bilanciato» gestito da Luca Mori per la parte azionaria e da Andrea Torlonia in quella obbligazionaria. Altri piazzamenti: un 5° e 7° posto nell'Ita¬ lia obbligazioni breve termine e un 12° nei Mercati Emergenti azioni speciali. CARATTERISTICHE Il settore azionario del «Bilanciato» investe essenzialmente in tre aree: 25% in Italia, 12,5% in Usa e 12,5% in Oriente, area che dal marzo scorso si è ridotta quasi esclusivamente al Giappone, una sorta di scommessa in vista della ripresa dei locali titoli ciclici. In questo periodo il fondo, che mediamente investe in azioni dal 40 al 60%, è un po' sottopesato rispetto al benchmark, con un 47% globale (il 22% in Italia, il 10% in Usa e il 15% in Giappone). Poiché si tratta di un fondo «profilato» (bilanciato), opera di solito in controtendenza. Vale a dire: se un settore ha una buona performance rispetto agli altri, il fondo rimane «sbilanciato» verso quel settore e deve «tornare indietro». Lo fa vendendo i titoli in sovrappeso e investendo gli utili nel mercato che ha dato meno soddisfazioni o, anche, ha ottenuto una performance negativa. Mentre l'asset allocation viene ricontrollata una volta alla settimana, sui titoli si opera ogni giorno. FORTE CRESCITA Attento in particolare ai titoli a forte crescita degli utili, Luca Mori spiega che, in Italia, c'ò un sovrappeso nelle azioni dei media, da Mcdiaset all'Espresso a Mondadori. Si è puntato anche sulla Popolare di Brescia (interesse ora ridimensionato) e sui titoli a media capitalizzazione (il Midex ha performato meglio del Mib 30), tra i quali Italcementi. Tra i titoli Usa la scelta è tra: ciclici, energetici, tecnologici, commercio mondiale e telefonia satellitare. Carlo Novara Nella tabella è riportata la classifica dei gestori, suddivisi per Stato, che hanno riportato la migliore performance in ognuna delle 89 categorie di fondi (nella scorsa edizione ne erano state selezionate 68). Motte fé novità. La Gran Bretagna toma in vetta, a scapito della Svizzera, salendo dati a 20 ori (mentre la Svizzera scende da 12 a 8), urlici dei quali con investimenti «fuori casa». Ma il vero ••miracolo-' lo ha compiuto la Francia, che da 9 vittorie dello scorso sondaggio ó passata alle attuali 19(8 oftrefrontiera). Stabile la Germania, che da 10 primi posti era scesa a 8 per risalire a 9 (8 degli ori sono stati conquistati all'estero). L'Italia conferma la 7« posizione (su 11), confermando un trend postavo che l'ha portata dalle 4 vittorie di due sondaggi fa alle 5 della volta scorsa alle 8 attuali; ancora 3 gli ori fuori casa Viceversa è fri trend negativo la Spagna, passata da 5 a 4 a 3 primi posti, tutti in casa. Dalla classifica esce l'Ungheria ma entra la Svezia, sia pure con una sola vittoria Qualche lettore si potrebbe chiedere perché le vittorie casalinghe vengano separate da quelle fuori casa If fatto ò che l'investimento domestico, ò, per alcuni versi, più semplice di un investimento in settori e in aree dove I fattori in gioco sono magari più numerosi e meno noti e dove anche la concorrenza ò più agguerrita Tuttavia, dalla graduatoria manca almeno un altro parametro, troppo complicato da applicare: quello che assegna un punteggio tenendo conto della difficoltà del prodotto sul quale si investe (per esempio, azioni dei Mercati Emergenti o obbligazioni a lungo termine di Paesi a basso rating). Parlano i 6 primi: Gestielle, Fondicri Euromobiliare... Gestielle America, Euromobiliare Liquidità, Fondicri Bilanciato, Columbus international bond Ing Iniziativa e Fondinvest Paesi Emergenti: i gestori spiegano con quale strategia hanno vinto Parlano i 6 primi: Gestielle, Fondicri Euromobiliare... ALBERTO Conca, gestore di Gestielle America, si conferma leader nella categoria Azioni speciali Usa, con un benchmark battuto di molte lunghezze. Come si è raggiunto tale risultato? Risponde Conca: «C'è da premettere che noi adottiamo la strategia del "bottom up"». Che cosa significa? «I sistemi di approccio al mercato sono sostanzialmente due, il "bottom up" e il "top down". Nel primo si parte dal fondo, ovvero dalla scelta di una società in base ai suoi fondamentali e ai suoi potenziali di crescita». Perciò, situazione del mercato, forza dell'area, inflazione ecc. rappresentano una verifica della bontà dei nomi sui quali si è concentrata l'attenzione. Ne discende che il fondo non punta sul trading immediato. Tra i titoli in portafoglio ci sono Ibm, Microsoft, General Electric, Warner Lambert. GIUSTO MIX «Nel "top down", invece, si analizzano area di riferimento, mercato, prospettive di crescita o meno dell'inflazione, forza del comparto eccetera e, in base a ciò, si crea una rosa di titoli tra i quali scegliere». Da rilevare che, mentre di solito Gestielle utilizza un sistema misto, per America e Far East si procede con il "bottom up" perché gli strateghi della società hanno un'approfondita conoscenza di quei mercati e dei titoli migliori. RICONOSCIMENTI La società ha ottenuto lusinghieri piazzamenti nei Mercati Emergenti azioni speciali (7°) dove, peraltro, è forte la presenza italiana, Mercati Emergenti obbligazioni (8°), Azioni internazionali (10°), Azioni Pacifico (9°) e, sul nostro mercato, Italia azioni (16°), Italia obbligazioni breve termine (6°), Italia obbligazioni medio termine (10°). In tutti i fondi Gestielle, la gestione è del tipo «attivo». In altre parole, gli investimenti vengono decisi in modo autonomo, senza riprodurre una duplicazione dell'indice (neH'<(America» il Morgan Stanley) all'opposto di quanto accade nella «gestione passiva», che per il gestore implica meno lavoro e meno rischi, in quanto, è ovvio, non ci saranno sorprese con le performance. RISCHIO CAMBIO Quanto alla posizione sul rischio «cambio dollaro» è sempre aperta, in quanto ima componente essenziale del fondo è proprio il rischio/ opportunità rappresentato dalla forza o dalla debolezza del dollaro nei confronti delle altre monete, in questo caso rispetto all'euro. D'altra parte, con i prodotti obbligazionari è più facile «coprirsi» con i derivati per via delle scadenze precise. RALLY DI FINE ANNO Previsioni? Risponde Conca: «Gli utili delle società americane del 2° trimestre sono stati buoni (in media +14%) e le attese per il trimestre che si sta concludendo (come raccolta dati) sono ancora migliori, vicine al 20%, dato che si raffrontano con l'analogo trimestre '98, che fu molto debole. Il 5 ottobre la Fed ha deciso di non toccare i tassi (ma ha segnalato la predisposizione ai rialzo se i prossimi dati macro indicheranno una pressione sui prezzi). Queste premesse lasciano intravedere un nuovo rally (rialzo di Borsa) per fine anno». I settori da preferire? «Tecnologia, telecomunicazioni, farmaceutico e finanziario». NOVITÀ' Molte le novità in casa Gestielle dopo la fusione con la Cliam. «Ma per il monento - dice il responsabile marketing, Giulio Tonin - è prematuro parlarne. Si può soltanto dire che il gruppo dirigente è giovane e deciso a riprodurre le attuali performance e che stiamo per lanciare sul mercato nuovi prodotti». QUALITÀ' In vetta nella categoria Italia obbligazioni breve termine è Euromobiliare Fondi. Ha ottenuto altre buone posizioni negli Italia bilan ciati (Capitalfit ha ceduto la prima posizione scendendo alla seconda), nei Mercati Emergenti azioni speciali (9°) e negli Italia azioni con due prodotti (9° e 12°). L'amministratore delegato della società, Nicola Ricolfi, spiega come si sono ottenuti i risultati: «Da tempo la strategia è quella di badare di più al profilo del rendimento che non alla duration dei titoli». Obiettivo degli investimenti i corporate bond di elevata qualità (vale a dire senza mai prescindere dal rating), diversificati e di tantissime emissioni. Il portafoglio del fondo ha tenuto gli ultimi titoli esenti dalle trattenute fiscali come, per esempio, le emissioni Bei. Inoltre, i titoli hanno una rotazione bassissima, con una sostanziale tendenza alla stabilità. I FONDAMENTALI Quanto agli altri prodotti, Capitalfit investe un 60% nell'area euro, mentre le azioni estere rappresentano il 30%; nel settore obbligazionario non si bada alla duration ma piuttosto al versante conservativo. Nei fondi che investono nelle azioni italiane viene data molta importanza ai fondamentali delle società, cercando di evitare la scommessa sulla Borsa, a vantaggio del risparmiatore. Un discorso a parte merita la presenza di Euromobiliare fondi nei Mercati Emergenti. Investe in tutte le aree, con un sovrappeso dell'Asia. L'orizzonte temporale è il medio periodo, perciò raramente le performance subiscono radicali modifiche da un trimestre all'altro. RIENTRO Toma in classifica tra i top Fondicri, questa volta con un prodotto che già aveva dato notevoli soddisfazioni in occasione del precedente sondaggio, il «Bilanciato» gestito da Luca Mori per la parte azionaria e da Andrea Torlonia in quella obbligazionaria. Altri piazzamenti: un 5° e 7° posto nell'Ita¬ lia obbligazioni breve termine e un 12° nei Mercati Emergenti azioni speciali. CARATTERISTICHE Il settore azionario del «Bilanciato» investe essenzialmente in tre aree: 25% in Italia, 12,5% in Usa e 12,5% in Oriente, area che dal marzo scorso si è ridotta quasi esclusivamente al Giappone, una sorta di scommessa in vista della ripresa dei locali titoli ciclici. In questo periodo il fondo, che mediamente investe in azioni dal 40 al 60%, è un po' sottopesato rispetto al benchmark, con un 47% globale (il 22% in Italia, il 10% in Usa e il 15% in Giappone). Poiché si tratta di un fondo «profilato» (bilanciato), opera di solito in controtendenza. Vale a dire: se un settore ha una buona performance rispetto agli altri, il fondo rimane «sbilanciato» verso quel settore e deve «tornare indietro». Lo fa vendendo i titoli in sovrappeso e investendo gli utili nel mercato che ha dato meno soddisfazioni o, anche, ha ottenuto una performance negativa. Mentre l'asset allocation viene ricontrollata una volta alla settimana, sui titoli si opera ogni giorno. FORTE CRESCITA Attento in particolare ai titoli a forte crescita degli utili, Luca Mori spiega che, in Italia, c'ò un sovrappeso nelle azioni dei media, da Mcdiaset all'Espresso a Mondadori. Si è puntato anche sulla Popolare di Brescia (interesse ora ridimensionato) e sui titoli a media capitalizzazione (il Midex ha performato meglio del Mib 30), tra i quali Italcementi. Tra i titoli Usa la scelta è tra: ciclici, energetici, tecnologici, commercio mondiale e telefonia satellitare. Carlo Novara Nella tabella è riportata la classifica dei gestori, suddivisi per Stato, che hanno riportato la migliore performance in ognuna delle 89 categorie di fondi (nella scorsa edizione ne erano state selezionate 68). Motte fé novità. La Gran Bretagna toma in vetta, a scapito della Svizzera, salendo dati a 20 ori (mentre la Svizzera scende da 12 a 8), urlici dei quali con investimenti «fuori casa». Ma il vero ••miracolo-' lo ha compiuto la Francia, che da 9 vittorie dello scorso sondaggio ó passata alle attuali 19(8 oftrefrontiera). Stabile la Germania, che da 10 primi posti era scesa a 8 per risalire a 9 (8 degli ori sono stati conquistati all'estero). L'Italia conferma la 7« posizione (su 11), confermando un trend postavo che l'ha portata dalle 4 vittorie di due sondaggi fa alle 5 della volta scorsa alle 8 attuali; ancora 3 gli ori fuori casa Viceversa è fri trend negativo la Spagna, passata da 5 a 4 a 3 primi posti, tutti in casa. Dalla classifica esce l'Ungheria ma entra la Svezia, sia pure con una sola vittoria Qualche lettore si potrebbe chiedere perché le vittorie casalinghe vengano separate da quelle fuori casa If fatto ò che l'investimento domestico, ò, per alcuni versi, più semplice di un investimento in settori e in aree dove I fattori in gioco sono magari più numerosi e meno noti e dove anche la concorrenza ò più agguerrita Tuttavia, dalla graduatoria manca almeno un altro parametro, troppo complicato da applicare: quello che assegna un punteggio tenendo conto della difficoltà del prodotto sul quale si investe (per esempio, azioni dei Mercati Emergenti o obbligazioni a lungo termine di Paesi a basso rating).