BALLA, AFRICA, BALLA

BALLA, AFRICA, BALLA DANCE E DINTORNI BALLA, AFRICA, BALLA // ciclone Jungle Brothers Notti frenetiche al «Complex» JUNGLE Brothers, ovvero i «fratelli della giungla». Ma le iniziali del gruppo newyorkese protagonista dell'area «The Stage» la sera di venerdì 22 alle 21,30 celano un altro messaggio: JB, come James Brown. Se a ciò si aggiunge che il nickname del leader della crew suona Afrika Baby Bambaataa, in omaggio al fondatore della Zulù Nation, l'ambizione a raccogliere l'eredità della musica africo-americana più fiera e cosciente si rivela appieno. E' una storia che va avanti da undici anni, iniziata nel 1988 con l'album «Straight Out The Jungle» e di recente approdata al quinto disco della carriera di Baby Barn, Mike G e Uncle Sani, «V.I.P.», all'insegna dell'hip hop afrocentrico e di una costante attenzione per la scena dance che si è concretizzata, dopo una serie interminabile di remix firmati Freestylers, Urban Takeover, Fatboy Slim e Wiseguys, nella produzione dell'ultimo lp da parte di Alex Gifford dei Propellerheads. Niente di strano, dunque, se proprio Afrika Baby Bambaataa si trasferirà dallo stage al «Complex» per partecipare alla Big Beat Boutique in programma dalle 22,30. Ol- tre che al rapper di Harlem, i dj della Barrumba Tribe fanno gli onori di casa ai Royalize, costola drum'n'bass di classe dei Casino Royale ed ai visionari groove di DJ Spooky, le cui atmosfere chiamano volentieri in causa Miles Davis e Sun Ra. Alle 2 del mattino, chiude le danze una performance di Alessio Bertallot e Fabio B di Radio Deejay. Stesso spazio, il «Complex», e medesimo orario, le 22,30: sabato 23 alla voce dance Musica 2000 propone un viaggio articolato tra strumenti, computer e giradischi chiamato «(« vventure house». Musicisti, dunque, al lavoro con batterie e percussioni, come fanno i Tribà e i Percussionisti della Scala; creativi avvezzi all'uso delle macchine, come i Sushi; dj, infine, ovvero funamboli del giradischi come i cinque fenomeni (Gruff, Inesha, Skizo, Zak e Tayone) riuniti sotto la sigla Alien Army e reduci dalla pubblicazione del primo vero album di «turntablism» («giradischismo» la traduzione letterale) nostrano, «Orgasmi meccanici». Tutti alla ricerca della pietra filosofale del ritmo, partendo dalla considerazione che uno è il groove e differenti, semmai, sono le forme in cui si manifesta, dai tamburi d'Africa allo scratch nato nel Bronx, dalla house di Chicago all'elettro pop europeo. A seguire, le selezioni dei dj in arrivo dai templi dell'elettronica britannica, il Ministry Of Sound e l'Home di Londra. Tutto sommato non sono dissimili i presupposti su cui si basa il cartellone della serata di domenica 24, aperta, ancora alle 22,30, dalla trasposizione sul palco dell'intenso album di Teresa De Sio, «La notte del dio che balla». Se uno è il groove, infatti, una è anche la trance dettata dalle ossessioni ritmiche. Con la De Sio (che ci parla del progetto nell'articolo che troverete a pagina 57), alcuni dei musicisti con cui ha realizzato il disco, provenienti da Nidi D'Arac, Parto delle Nuvole Pesanti e Xicrò. Si resta in argomento con il concerto del Sud Sound System, crew salentina che sulla tradizione di possessione della pizzica tarantata ha innestato con fantasia reggae, raggamuffin e dub di provenienza giamaicana. Dopo il live del nutrito gruppo leccese, in programma dall'una alle tre, tocca al dj set di Frédéric Galliano, fuoriclasse parigino della scuderia F-Communication che snoda la sua ricerca tra house, afro-beat e jazz: il massimo della tendenza attuale, insomma, in tempi in cui spiritual house, latin jazz e brasilerie varie riempiono club, riviste e compilation. Il suono giusto, oltretutto, per lo spirito da after-hours che anima una serata del genere. Paolo Ferrari MUSICA N [Jungle Brothers, nuove stelle In)) lm//. sono tiri i grandi protagonisti di.Musi cu 2000

Luoghi citati: Africa, Chicago, Londra