LA GUERRA E' FINITA

LA GUERRA E' FINITA CHIESA & ROCK LA GUERRA E' FINITA Gli occhiali di Bono per il Papa ideale «passaggio di testimone» Venerdì 22 alle 11 in Sala Berlino convegno «Musica e Chiesa», con E. Fubini, musicologo e presidente Comunità Ebraica di Torino; don L Garbini, direttore del Laboratorio musica contemporanea al servizio della liturgia; don A. Parisi, responsabile per la Musica Sacra della Cei. ■ L primo vero contatto tra la ■ musica leggera e la Chiesa risale I ai tempi della messa beat, intorno al '66. L'Italia fu addirittura in anticipo rispetto al manifesto del rock mistico progressivo, la «Messa in fa minore» degli Electric Prunes, del '67. Fu un avvenimento senza precedenti vedere chitarre, bassi e batterie nelle vicinanze degli altari. Era bello sentire il suono degli strumenti classici del beat, sostituito in seguito dal rock, che sottolineava, in chiave mistica, nuove melodie e scansioni della cultura giovanile. Capelloni animati da un rinnovato amore per il Divino si ritrovavano in chiesa a cantare le glorie del Signore. I vecchi organisti, custodi per anni delle atmosfere ovattate dei canti liturgici, storcevano un po' il naso per la chiassosa intrusione di quei giovani; ma la curiosità e la complicità tipica che esiste fra i musicisti aveva la meglio sullo scetticismo. I Barrittas, gruppo proveniente dalla Sardegna, furono gli esponenti principali di quel fenomeno a cui dedicarono, oltre al singolo «Gloria» e «Agnus Dei» del '66, due lp molto interessanti. L'esperimento della «messa elettrica» finì con il tramonto del beat, ma il richiamo al Divino è rimasto così forte nella musica popolare che la linea di confine tra sacro e profano è diventata ora ancora più sottile. Il gospel ha dato alla musica americana tanti artisti capaci di alimentare e rinnovare lo scambio tra cultura ecclesiastica e musica. Il musical «Jesus Christ Superstar» ci ha fatto scoprire un Cristo che, per arringare i Farisei e parlare ai suoi discepoli, usava le aspre e struggenti melodie soul e rock affidate, nella versione teatrale, alla voce di un «satanasso» come Ian Gillan vocalist dei Deep Purple, uno dei gruppi rock più tosti della storia. Nessimo si scandalizzò. Oggi, dopo anni di confino e di accuse, anche il rock (ovvero la musica del demonio per antonomasia) è stato sdoganato e, a parte le performance di Marilyn Manson, nessuno ci sente più puzza di zolfo. Nelle manifestazioni d'ispirazione cattolica comincia a farsi strada una nuova tendenza. Con la complicità di alcuni artisti di dichiarata o di ritrovata fede, lo scorso anno abbiamo assistito al concertone di Bologna dove, attento ascoltatore e osservatore di questo rinnovato amore tra la musica e la Chiesa, abbiamo trovato il Papa in persona. A suggellare questa nuova voglia di spiritualità, c'era Dalla, a cavallo tra fede e comunismo, Celentano, il predic-attore laico più cattolico che ci sia, Ron, dichiarato sponsor degli angeli, Morandi, il «ragazzo» d'Italia, fino ad un grandioso Petrucciani e un sorprendente Bob Dylan in tenuta western. Segnali importanti, che non rimangono isolati. A parte il concerto di Battiato, ospite nella Sala Nervi in Vaticano, e l'annunciata presenza di Bocelli per il concerto del Giubileo, non possiamo dimenti- care la visita di Bono al Santo Padre. Il cantante e leader degli «U2» lil gruppo rock più famoso del pianeta, da sempre interessato alle letture bibliche ed a una certa spiritualità neo cattolica di stampo irlandese) ha omaggiato Sua Santità dei suoi occhiali, simbolo dell'ultimo tour. Il Papa li ha persino indossati. Un gesto, credo, emblematico. Quel «passaggio di testimone» ha sancito idealmente la fine delle ostilità tra la Chiesa cattolica ed il rock, quasi a sottolineare che il Papa corre con noi. D'altronde, anche Giovanni Paolo II ha esordito in discografia ed il suo ed è andato più che bene. Lode quindi al Signore e...playit louderl Franz Di Cioccio fé MUSICA 2000 Gianluca Grigliarli tiene un concerto per voce e chitarra domenica 2-t alle 18,30 in Sala 500

Luoghi citati: Berlino, Bologna, Bono, Italia, Sardegna, Torino