UNA VOCE DAVVERO DIVERSA

UNA VOCE DAVVERO DIVERSA CANTAUTORI UNA VOCE DAVVERO DIVERSA Giorgio Conte presenta l'esordiente Luisa Rossaro N E ricevo tanto, di cassette di canzoni (?) registrate da aspiranti cantanti e cantautori. Sara per i miei trascorsi di produttore artistico, sta di fatto che ne sono sommerso e quando nella buca delle lettere scorgo la sagoma marroncina di una busta imbottita mi viene un accidente: «un'altra!!! Questa arriva da Cuneo, mittente Luisa Rossaro... va beh, sentiamo un po' cos'è, sarà la solita cantante alla Mina o giù di li... e invece no, ò una cant.autrice e nei suoi componimenti c'è poesia, originalità d'ispirazione, forse un eccesso autobiografico, totale assenza di pudore. Sento il bisogno di riascoltare alcune canzoni per essere sicuro che non sogno, che son desto. Ci siamo, la voglio conoscere. La conosco: ha una bella faccia, assomiglia alla voce, le dico che l'unica strada è quella di buttarsi, di andare in giro a cantare, voce e chitarra, alla Joan Baez, tanto per intenderci! Lei ride, mostra denti bianchissimi e occhi vispi e si schermisce. Ci lasciamo così, non mi chiede aiuto sotto forma di raccomandazioni, di indirizzi, case discografiche ecc. ecc. A distanza di un paio d'anni la ritrovo sul palcoscenico del Festival «Contro» di Castagnole Lanze con un'orchestra di undici elementi: che bello! Si è buttata, ha voglia di raccontare le sue storie, di farsi conoscere. Incide un disco, ben fatto, con musicisti che, si sente, non sono dei semplici «turnisti»: è gente che ha suonato partecipando al mondo poetico di Luisa. Le canzoni: che piacere ritrovare «Mademoiselle» e «Turisti siamo noi» e la struggente «Canzone del ritorno» così tattile, così cromatica. Ma ci sono canzoni che non ho mai ascoltato, come «Charamaio» (Nevica piano, nevica forte... nevica fuori, nevica dentro... la neve che costringe a stare in casa, ad inventare un nuovo gioco; via la paura, mangiare e bere in abbondanza che di patire ce n'è abbastanza...). I suoi testi potrebbero restare così, fermi come le poesie, ma poi arriva la musica, di rado subalterna, che compie il miracolo della trasformazione in canzoni. Forte questa cuneese che non può non aver letto Pavese e tan poco Gozzano. «Pronto? Giorgio, ti ricordi di me..., sai sono stata invitata al salone della musica di Torino, il 22 ottobre prossimo... mi faresti dapadrino?». Non ho esitazioni: «Son già lì...». Giorgio Conte Venerai 22 alle ore 17 a «The Club» Giorgio Conte è il «padrino artistico» della cantautrice esordiente Luisa Rossaro in un «doppio concerto». MUSICA 2000 Giorgio Conte presenta Luisa Rossaro:. il cantautore astigiano introdurrà, con una breve esibizione, il concerto della musicista cuneese esordiente con l'album «Cartoline»

Persone citate: Giorgio Conte, Joan Baez, Luisa Rossaro, Pavese

Luoghi citati: Cuneo, Torino