LA RIVOLUZIONE NELLA RETE

LA RIVOLUZIONE NELLA RETE LA RIVOLUZIONE NELLA RETE Con MP3 la musica si affranca dal disco E le major devono correre ai ripari: o morire B L futuro della musica ò online, ■ su Internet. L'affermazione Hcho lunedi 25 alle ore 18 nell'area «The Stage» sarà oggetto di un incontro intitolato «Parola d'ordine MP3. La musica in rete» con Ernesto Assante, Leonardo Chiariglione e Riccardo Bcrtoncelli - solo un anno fa poteva sembrare fantasiosa. Oggi suona più che realistica. Per rendersene conto era sufficiente dare un'occhiata, il mese scorso, al sito Musicmaker.com (www.musicmaker. coni), dal quale era possibile scaricare gratuitamente (e legalmente) l'ultimo disco di Pete Townshend, il leader degli Who, in formato MP3. Solo fino al 30 settembre, però: oggi bisogna mettere mano al portafogli. Anche in Italia la febbre per la musica online cresce e Vitaminic (www.vitaminic.it) ne è la dimostrazione. Sito italianissimo, anzi torinese, è diretto da Gianluca Dettori, ex Lycos Italia. Vitaminic è oggi il più importante sito di musica online d'Europa e ha recentemente inaugurato le filiali tedesca e inglese. Vi si trova un'enorme quantità di musica (legale) da riversare sul proprio PC: ogni mese vengono scaricati 150 mila brani e si tratta solo dell'inizio. Il formato scelto è MP3, il più diffuso e più amato dagli utenti ili Internet. E dai pirati, che ogni giorno diffondono illegalmente sulla Rete migliaia di brani. Il fatto che tutto avvenga su Internet dà una dùnensione planetria al fenomeno, rappresentando una seria minaccia per le case discografiche. Le quali, peraltro, devono difendersi anche su un altro fronte, quello degli artisti, che possono ora distribuire la loro musica via Internet senza intermediazione. La prospettiva che aprono i nuovi formati digitali è la definitiva separazione del contenuto dal contenitore. La musica si è liberata del disco. Chick D, leader dei Public Enemy's, protagonista di uno dei primi scontri aperti tra musicisti e discografici, è esplicito nel portare avanti l'attacco: «Oggi le major producono un ed al costo di 80 cent, lo vendono all'ingrosso a 10 dollari e mezzo, in modo che i dettaglianti possano caricarci ancora 14 dollari: è un'autostrada del furto. Hanno fatto i ruffiani con la tecnologia. Bene, MP3 è una tecnologia con cui non possono farlo». In effetti, la rivoluzione è in corso e dopo l'annuncio della Sony - che ha deciso di lanciare un walkman in grado di leggere i file scaricati da Internet - potrebbe trasformarsi in un vero e proprio terremoto. Il nuovo lettore digitale arriverà nei negozi il prossimo Natale e non c'è dubbio che sarà uno degli oggetti più comprati e regalati delle feste. Le caratteristiche tecniche non sono ancora note, ma pare che il nuovo walkman costerà intorno alle 700 mila lire e sarà in grado di riprodurre anche i file non criptati. Una scelta che ha stupito perché Sony, oltre a produrre apparecchiature elettroniche, è una delle più importanti case discografiche del mondo e fa parte della Riaa (Recording Industry Association of America), potente associazione dei discografici statunitensi che hanno dato vita alla Secure Digital Musica Initiative (Sdmi), consorzio di aziende elettroniche e discografiche che si è posto l'obiettivo di definire uno standard per la trasmissione della musica su Internet tutelando i diritti d'autore tramite la cifratura dei file. A capo del progetto c'è un torinese, l'ingegnere Leonardo Chiariglione dello Cselt, ritenuto il padre dell'MP3. «Le specifiche per i riproduttori di musica digitale - ci dice - sono state approvate alla fine di giugno e a Firenze, all'inizio di settembre. abbiamo cominciato una nuova fase di lavoro, ma non ho ancora indicazioni da dare su quali saranno gb obiettivi». Anche Chiariglione non ha dubbi sul potere «sovversivo» del fenomeno. «Le prospettive della musica online - conferma - sono enormi. Alla gente piace andare in giro sul Web e scaricare i brani che ama. Quello che Sdmi si propone di fare è di conservare il lato positivo di questa esperienza, ma nel contempo fare in modo che chi ha investito il suo intelletto o i suoi soldi ne possa trarre un beneficio. Io non rappresento le case discografiche - aggiunge quindi non ho dichiarazioni particolari da fare. L'unica cosa che posso dire è che se tutti potessero avere una copia de «La Stampa» senza pagare, non so che fine farebbe questo giornale». Chiuderebbe, di certo. Ed è il rischio che corrono molte case discografiche. Salvatore Romagnolo Nello foto a destra, i Quintorigo: lo band, messosi in luce all'ultimo Festival di Sanremo dove ha vinto il Premio della ( 'ritira, fi in concerto domenica 2-i tdle ore I (> in Sala 500

Persone citate: Chiariglione, Ernesto Assante, Gianluca Dettori, Leonardo Chiariglione, Pete Townshend, Public, Riccardo Bcrtoncelli, Salvatore Romagnolo

Luoghi citati: America, Europa, Firenze, Italia, Sanremo