NASCE IL LABORATORIO DELLA MUSICA di Leonardo Osella

NASCE IL LABORATORIO DELLA MUSICA NASCE IL LABORATORIO DELLA MUSICA Al Piccolo Regio il via a 29 serate di concerti sperimentazioni, proiezioni, tavole rotonde IGOR Stravinskij è senza dubbio il musicista che più di tutti ha incarnato lo spirito del '900. Erede della scuola russa, ha impresso alla sua produzione un carattere personale attraverso i primi balletti, poi con lavori neoclassici e di carattere parodistico, rifacendosi allo spirito ora di Pergolesi ora di Mozart, ora di Ciaikovskij ora di Grieg. E c'è anche stato un ampio periodo dodecafonico. Non è perciò un caso se per il Settembre Musica 2000 il compositore privilegiato sarà proprio lui. E non è casuale neppure che il Teatro Regio, in una stagione che al '900 dedica vari titoli, «apra» con la sua «Carriera di un libertino». La «prima» è il 2 novembre, ma in precedenza si terranno alcuni appuntamenti di contorno. Così si inaugurerà la nuova serie di 29 serate, tutte alle ore 21, del «Piccolo Regio Laboratorio». L'impegnativa impresa è stata affidata a Filippo Fonsatti. Le serate de) «De libertino» sono tre, a ingresso libero, ovviamente al Piccolo Regio. La prima, martedì 26, ripropone la «Histoire du soldat» già ricca di successo per «Il Regio Itinerante»: con i 7 strumentisti previsti in partitura, l'attrice Paola Roman sguscia da un personaggio all'altro con la brillante regia di Luca Valentino e la scenografia a scatola polivalente di Claudio Cinelli. Mercoledì 27, presentazione della «Carriera di un libertino» con Gianfranco Vinay (che di Stravinskij è tra i più preparati conoscitori), Bruno Campanella che la dirigerà al Regio e John Cox, che con David Hockney firmò nel 1975 la regia di questa celebre realizzazione per il Festival di Glyndebourne. Giovedì 28, proiezione del film «A bigger splash» (Un grande tuffo) che Jack Hazan girò nel 1974 proprio sulla vita di Hockney: introdurrà la serata Pier Giovanni Castagnoli, direttore della Gam. Poi si terranno le serate sulle altre opere novecentesche in cartellone. Tra queste, «Madama Butterfly» (è del 1904), con un concerto su strumenti tradizionali giapponesi e due film del 1955 (di Cannine Gallone) e del 1995 del regista francese Frédéric Mitterand. Attorno ai «Diavoli di Loudun» di Penderecki souo previsti uno spettacolo teatrale, una tavola rotonda, la riproposta dei film «I diavoli» di Russell e «Madre Giovanna degli Angeli» di Kawalerowic. Fra le numerose altre proposte, quelle sul «Wozzeck» di Manfred Gurlitt e «Assassinio nella Cattedrale» di Ildebrando Pizzetti. Leonardo Osella