LONQUICH E DEMENGA
LONQUICH E DEMENGA LONQUICH E DEMENGA ■ N questa, che si delinea colme la settimana dei grandi ■ violoncellisti, l'Unione Musicale propone al pubblico di appassionati (mercoledì 27, ore 21, Conservatorio) un solista e compositore di alto rango, Thomas Demenga che, accompagnato al pianoforte da Alexander Lonquich, interpreta un programma dedicato in prevalenza al reportorio moderno e contemporaneo. Svizzero di Berna, Demenga vanta, come molti suoi colleghi, un inizio di carriera precoce e internazionale: a sei anni già studiava, e con il tempo i suoi maestri sono stati Antonio Janigro, Léonard Rose e Mstislav Rostropovich. In seguito, dopo aver ricevuto riconoscimenti ai prestigiosi concorsi di Ginevra (nel 75) e di New York (nel '77), si è aperto alla carriera solistica, collaborando con i massimi direttori: impossibile non citare almeno i nomi di Heinz Holliger, Peter Maag, Wolfgang Sawallisch, Charles Dutoit e, ancora, Rostropovich. Come spesso accade ai talenti ricchi ed esuberanti, il ruolo di esecutore ha ben presto svelato i suoi limiti, e così Demenga ha aperto, soprattutto a partire dagli Anni 80, un nuovo filone al proprio lavoro, e si è dedicato alla composizione. Un piccolo saggio di questa attività - che prende costantemente le mosse dal repertorio corrente e lo trasfigura alla luce del linguaggio contemporaneo - è offerto da «Eine kleine Erregung (ùber Berg und Bach)», eseguito nel concerto torinese. Il programma dell'esibizione di mercoledì è ricco di altre proposte di attualità, tra cui l'interessante «Vier Seiten» del contemporaneo Thomas Lacher; e, risalendo a ritroso fino alle avanguardie storiche, i «Tre piccoli pezzi» per violoncello e pianoforte di Anton Webern, le celebri e aforistiche composizioni che fanno presagire, sfiorandola, la dodecafonia. Forte della collaborazione con Lonquich, Demenga propone anche tre pagine celeberrime e classiche, pur se distanziate nel tempo: la serata, infatti, si apre con la Sonata per violoncello e pianoforte di Debussy e comprende anche la Sonata in la maggiore op. 69 di Beethoven e, in chiusura, il famoso «Arpeggione» di Schubert. Il biglietto numerato costa 35 mila lire; l'ingresso, in vendita dalle 20,30 della sera del concerto, 25 mila. Venerdì 22 alle 18, al Piccolo Regio, si apre il sipario sull'attesa Anteprima che l'Unione Musicale, come già annunciato, ha ideato per completare e approfondire le proposte concertistiche della stagione. Andrea Lucchesini è il primo interprete a salire sul palcoscenico - peraltro seguendo e non anticipando la sua esibizione pianistica per parlare dell'inizio della maratona beethoveniana. Gli incontri in tutto sono quattro, e sono articolati fino a marzo: Uto Ughi (25 novembre) illustrerà i concerti per violino e orchestra di Mozart; il Quintetto Bibiena (22 febbraio) presenterà «Zehn Stùcke» di Ligeti e «Pierino e il lupo» di Prokofiev; infine, la Corale Daltrocanto (10 marzo) diretta da Dario Tabbia, si occuperà dei madrigali di Monteverdi. Il posto unico costa 10 mila lire; informazioni presso la segreteria dell'Unione Musicale, tel. 011/54.45.23. Ricordiamo inoltre dal 24 al 27 febbraio in Conservatorio le prove aperte al pubblico, a ingresso libero, «Incontri con la musica da camera». [a. fe.] Alexander Lonquich sopra, (il pianoforte e nella foto a fianco, il violoncellista e compositore svizzero Thomas Demenga LONQUICH E DEMENGA
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