I versi della Sarfatti per il figlio perduto

I versi della Sarfatti per il figlio perduto IL COLLEZIONISTA Sandro Doma I versi della Sarfatti per il figlio perduto MARGHERITA Sarfatti fin da giovanissima collaborò con numerose rivisto e giornali scrivendo anche di politica, ma soprattutto di arto («A treize ansje tombais amoureuso de la pointuro»), significativa la sua Storia della pittura moderna pubblicata noi 1930 dall'editore Cremonese di Roma. Inoltro, diede vita al «Novecento Italiano», il movimento artistico presentato a Milano nel 1926, nel Palazzo della Permanente con una mostra memorabile. Nello stesso anno la Sarfatti, già insignita della Legion d'onori; in Francia, aveva firmato Dtix, la biografia di Mussolini (di cui ora l'amante) edita dalla Mondadori (ristampata per cinque volte noi primo anno). Ma, anelli; in quegli anni di successi, un'ombra non cessava di perseguitarla: lo strazio per la perdita del figlio primogenito, Roberto, morto a diciott'anni in guerra sul Col d'Echele nel 1918. Il volumetto / vivi e l'ombra, uscito a tre anni di distanza dal lutto, raccoglie i versi struggenti di dolore della giovane madre preceduti da altre liriche composte fra il 1914 e il 1920. Venne pubblicato da Pacchi di Milano nel 1921 (ristampato da Mondadori nel 1934) con una bellissima copertina di Mario Sironi nella quale «l'ombra» che regge una coroncina d'alloro è disegnata a fianco de «i vivi» disperati. Margherita Sarfatti i vivi e l'ombra una copia a L. 25U.000 Fiera di Cherasco, luglio '99

Persone citate: Margherita Sarfatti, Mario Sironi, Mondadori, Mussolini, Sarfatti

Luoghi citati: Cherasco, Francia, Milano, Roma