Quando soltanto un grissino separa canestrelli da acciughe
Quando soltanto un grissino separa canestrelli da acciughe Quando soltanto un grissino separa canestrelli da acciughe Gli assaggi di tagliatelle e bigoli serviti assieme nello stesso piatto: i poveri stranieri ne vanno matti! RISTORANTE Franz , SARÀ bello anche (o, addirittura, soprattutto) fuori stagione questo angolo nel cuore di Venezia. Ne avrete fatta di strada, ne avrete scavalcati di ponti ma, poi, che respiro di sollievo. Alle vostre spalle, quasi dimenticata, l'altra Venezia, quella della paccottiglia, dei prezzi astronomici per qualunque cosa, della ressa, dei ponti e dei vicoli dove ci vorrebbe il senso unico o la mezzeria in mezzo alla strada per dividere il muro di folla, la fiumana di mille nazioni e mille linguaggi che, durante la bella stagione, percorre ed invade la città. Certo, ci si può venire in vaporetto, ma se avrete buone gambe, lascerete con piacere San Marco, percorrerete tutta la riva degli Schiavoni andando verso l'Arsenale. Un ponte dietro l'altro, da quello più romantico e sospiroso a quello più convemiunak', lino ad arrivare all'inizio del viale dei giardini pubblici ed al loro verde inaspettato tranquillo defilato angolino. Poi, vi immergerete di pochi passi verso l'interno, gustandovi i vicoli, le belle case vissute, i balconcini con i panni stesi, il gioioso rincorrersi dei ragazzi nei giochi, i bruschi richiami delle mamme ai piccoli ritardatari... Un quadro di idillio, immersi nel quale, nella bella stagione, potrete mangiare, lungo l'argine di un rivo, ai pochi tavoli esterni di questo famoso celebrato locale. Poi, tutto quello che avrete sperato, tutto quello che avete pregustato, magari anche attraverso la nostra ricostruzione, buttatelo via, perché, almeno a vedere la mia visita di maggio, oltre tutto su per settimana, una volta entrati da Franz la realtà sarà ben diversa. Oltre la porticina d'ingresso eccovi uno stretto passaggio, con il bar sulla sinistra e sulla destra, attaccati alla parete, alcuni tavolini. Poi il locale si allarga (ma mica di tanto, sapete) in una sala dove troverete una ventina di tavoli incollati, appiccicati, della serie che un tempo, tanto tempo fa, Luca Goldoni definì «ristoranti con i tavoli a castello». Candele rosse, tovaglie e copri macchia aragosta, menu elencato a voce, il caldo e l'afa di 35 persone ammassate, un servizio che vi farà arrivare i piatti con esasperante lentezza. Lo staff ed i dipendenti mi hanno ricordato l'infanzia, di quando vedevo Adriano Panatta al campo vicino al mio a scivolare con le scarpette bianche sulla terra rossa per prendere una palla impossibile. Bene, i portatori di piatti non correvano, no, scivolavano... Un po' più di lentezza l'impiegavano per togliere, ai Vip, le briciole alla fine del pasto. Dopo l'offerta di una flùte di Prosecco con un crostoncino caldo di polenta con pesce (il coperto costa 7000 lire), ecco i gamberi marinati seguiti da una scadente insalata di mare. Abbiamo chiesto due assaggi di primi: le tagliatelle con i canestrelli ci sono arrivate inaspettatamente rosa ma, soprattutto, servite nello stesso piatto dei bigoli in salsa di acciughe da cui erano divise con un grissino a metà piatto (sic!). Insipida l'anguilla alla griglia ma in compenso panna cotta marcata dalla sgradevolezza del latte a lunga conservazione (e che abbiamo dovuto mangiare con un cucchiaio da minestra). 120-130.000 lire per un pranzo medio in un ristorante uscendo dal quale gli stranieri lanciano gridolini di entusiasmo e complimenti. Provatoli 20-5-1999. RISTORANTE FRANZ Venezia, fondamenta di Sant'lsepo, Castello 754 Tel. 041.5220861 ,Fax 041.2419278 Chiuso martedì American Express, Bankamericard Visa, Cartasì, Eurocard Mastercard Voto: 11.5/20
Persone citate: Adriano Panatta, Luca Goldoni
Luoghi citati: Venezia
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