Com'è immenso il set di Bombay-Bollywood
Com'è immenso il set di Bombay-Bollywood Com'è immenso il set di Bombay-Bollywood RECENSIONE , Angelo Z, Gatti VESTE grafica ancora una volta impeccabile per il nuovo libro di Vikram Chandra Amore e nostalgia a Bombay, tradotto da Marina Manfredi per la Instar Libri: l'editore Gianni Borgo gli ha dedicato la consueta cura e ora fa bella mostra di sé nelle vetrine e sui banchi delle librerie. In copertina, davanti, dietro e all'intento, gigantografie di manifesti cinematografici impreziosite da motivi dorati di sari e d'oro anche le coste delle pagine. Una chicca. Il libro raccoglie cinque racconti e nella nota in appendice l'autore ne offre la cifra di lettura. La tradizione filosofica indiana insegna che alla base di ogni attività umana vi è sempre la Forza di segno femminile, Sakti, l'energia divina che si identifica con la Dea Madre degli antichi. Quattro sono i fini che l'uomo deve perseguire per un'esistenza equilibrata e armoniosa. Il primo è Dharma, là Legge, l'ordine etico dell'universo, sia sociale, sia individuale, e il senso del dovere in un progetto organico di vita. Karma è il secondo, il Desiderio, il piacere in tutte le sue forme, dalla gratificazione estetica dell'arte alla soddisfazione sessuale. Artha è il terzo, il Profìtto, l'acquisto e il mantenimento dei beni materiali necessari alla vita propria e dei propri cari e anche l'arte della politica. Ultimo fine cui tendere è il moksa, il fine per eccellenza che ingloba e trascende gli altri, attri- RECEN, AngGa IONE o Z, ti buto stesso dell'Assoluto. Rispetto al romanzo d'esordio Terra rossa e pioggia scroscian te, non ci sono scimmie che raccontano storie scrivendo a macchina, né divinità antropomorfe che interloquiscono con gli umani, né l'India esotica e coloniale, mitica e favolosa, né l'India degli avventurieri e degli sciamani, dei poeti immaginifici e delle principesse e dame di corte altere ma generose, né l'India delle superstizioni e degli incantesimi, delle magie e dei riti esoterici. Qui i racconti, ciascuno dei quali ha come titolo un fine della filosofia hindu, narrano l'India di oggi, l'India dell'immensa e caotica Bombay. Subramaniam Shiv, ex funzionario del ministero della Difesa ed ex sottosegretario in pensione che conosce ■ il mondo e gli uomini, racconta cinque storie a Ranjit Sharma, un giovane programmatore di una modernissima azienda di computer. Sono storie di amori, avventure, emozioni, sentimenti metropolitani Isolo una è ambientata, nel 1945, fuori da Bombay, ma anche li la grande città esercita un'attrazione in-esistibile) e storie di rimpianti, per la donna lontana, per un legame infranto, per gli anni della giovinezza, narrate, con uno stile piano e disteso, da una voce pacata che sa evitare facili sentimentalismi. Un generale, rigido, autoritario e con una gamba sola, definito «invincibile», incontra sì un fantasma che lo riporta all'infanzia e gli fa ritrovare se stesso, ma in un racconto realistico venato di malinconica nostalgia. L'affascinante Sheila, «senza ombra di dubbio le gambe più belle della Walsingham School», hostess dell'Air Franco prima, poi sposata con un imprenditore di elettrodomestici, non bello e tarchiato ma in ascesa, e infine madre, inizia la scalata dei quartieri chic e dei circoli esclusivi della Bombay bene, in un racconto in cui lo sguardo dell'autore, tra il divertito e il pungente, mette a nudo gli splendori e le miserie dell'alta borghesia. Sheila non è una fredda arrampicatrice, ma un'abile stratega che, con mosse azzeccate e vincenti, riesce a ottenere il suo scopo. Un bell'esempio di mammismo indiano. In un poliziesco che sarà la delizia degli appassionati del genere investigativo, il flemmatico ispettore della Zona 13 Sartaj Singh (che è il protagonista del nuovo romanzo che Chandra sta scrivendo), nel corso delle indagini su un caso di omicidio, penetra negli squallidi ambienti delle devianze sessuali e in quelli inquietanti degli estremismi ultranazionalisti. Iqbal vive il tormento del proprio amore omosessuale in una vicenda in cui il mondo dell'informatica è intrecciato con quello snob degli artisti, sui precari limiti del buco nero della malavita dove l'amico Rajesh si perderà. Un ventenne sull'orlo del suicidio trova la pace con una giovane signora in cerca del marito disperso in guerra, all'interno di una storia a incastri che narra l'incontro di due solitudini. Sullo sfondo la convulsa e brulicante metropoli, la città dalle mille e una contraddizione, la città delle grandi ricchezze e delle estreme povertà, la città dalle luci fantasmagoriche e dai vistosi manifesti, centro dell'informatica in espansione e Mecca del cinema indiano. Bombay, chiamata anche Bollywood. Là tutto può accadere. Vikram Chandra Amore e nostalgia a Bombay traduzione di Marina Manfredi Instar Libri, pp. 328, L 32.000 ROMANZO Cinque racconti di Vikram Chandra, quattro i fini che l'uomo deve perseguire per un'esistenza equilibrata e armoniosa: l'ordine etico dell'universo, il piacere, il profitto, il fine per eccellenza che ingloba e trascende tutti gli altri ! I racconti di Vikram Chandra ruotano intorno alla tradizione filosofica indiana, sullo sfondo la convulsa e brulicante metropoli di Bomaby
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