Il gruppo Ifi-lfil ora punta sull'«E-commerce»

Il gruppo Ifi-lfil ora punta sull'«E-commerce» Banche, assicurazioni, turismo, auto, alimentare: dove va la finanziaria della famiglia Agnelli Il gruppo Ifi-lfil ora punta sull'«E-commerce» Galateri: rafforzamento anche nelle partecipazioni strategiche MILANO C'è lo 0,8% di Sanpaolo-Imi acquistato da Ifil tra gennaio e ottobre per circa 270 miliardi che ha portato al 4,77% la partecipazione di Ifi-lfil nella banca torinese. E c'è 1' 1 % di Ina (valore 236 miliardi) acquistata «nei primi giorni di ottobre», parola dell'amministratore delegato di Ifil Gabriele Galateri di Genola, «in appoggio - spiega - alla strategia che in quel momento era perseguita dal Sanpaolo-Imi e che condividevamo». Banche e assicurazioni: interesse scontato visto che proprio la banca assurance era la strategia sottesa all'accordo tra Ina e Sanpaolo annunciato a settembre e che vedeva d'accordo gli azionisti Ifi-lfil. Da allora, è noto, gli scenari sono cambiati con la discesa in campo delle Generali, decise a far loro l'Ina, e il successivo accordo tra belligeranti triestini e torinesi, scenario improvvisamente complicato dalla sentenza del Tar del Lazio: cosa accadrà adesso? Galateri nell'incontro con gli analisti finanziari si aspettava la domanda: «Siamo molto interessati al settore bancario - precisa e il seguito sarà concordalo insieme al Sanpaolo, difficile commentare la vicenda adesso, l'accordo con le Generali offre grandi possibilità di sviluppo al Sanpaolo, certo la bancasurrance è un'altra cosa, aspettiamo il consiglio della banca, martedì, per dare un giudizio». Vicenda Ina, a parte, resta il fatto che il tandem col Sanpaolo-Imi funziona e che, per Ifi-lfil, il settore del credito è uno di quelli in cui insistere anche se bisogna tener conto della redditività degli investimenti: inutile, cioè, svenarsi per acquistare partecipazioni costose a solo titolo di presenza. La strategia del gruppo - come è stata anticipata ieri a Milano agli analisti da Galateri insieme ai due direttori sviluppo di Ifi, Virgilio Marrone, e di Ifil, Paolo Ceretti - vuol battere strade precise. In due parole: focalizzazione e diversificazione. E basta dare un'occhiata ai numeri per vedere come negli ultimi dieci anni il patrimonio del gruppo è cresciuto di 1 Ornila miliardi e i dividendi sono passati da una media annua di 15-20 miliardi a dieci volte tanto con il peso della Fiat (qumdi dell'auto) che resta ovviamente la stella polare tra le partecipazioni ma il cui peso nel portafoglio è scesa (tra l'89 e il '99) dall'80% al 65% mentre le partecipazioni diversificate sono cresciute dal 7% al 23%, la liquidità è esoplosa al 7%, ed Exor dal 3% al 5%. Fiat, dunque, ma anche Sanpaolo-Imi, Exor ma anche (attraverso Ifil) Rinascente, Worms, Alpilour, Club Med, Sifalbenjhi, Accor, Galbani e Buzzi Unicem. Una costellazioni di partecipazioni, molte delle quali faranno da volano per le prossime diversificazioni, altre no. E allora, in sintesi, eccolo l'identikit del futuro groppo Ifi-lfil: auto, ovviamente, banche («Vogliamo partecipare al progetto di ristrutturazione del sistema bancario italiano ed europeo») e poi grande dislribu - /.ione («Fondamentale»), turismo («Oggi frammentato - tra Club Med e Alpitour, tra Accor e Sifa - ma molto importante») e, pròssima novità, l'hitech e l'entertainment dove per hi-tech s'intende il commercio elettronico con la nascita di un maxi portale Internet che riunirà attività diverse del gruppo Ifi e Fiat: dall'auto all'edi¬ toria (compresa l'Rcs), dal turismo all'offerta alberghiera, dalla grande distribuzione di Rinascente all'offerta finanziaria di Toro. «Un progetto importante, difficile, che speriamo di poter concretizzare entro giugno», prevede Galateri. Mentre per entertainment s'ha da intendersi una serie di business da far crescere attorno alla Juventus per gestire lo stadio, merchandising sportivo, eccetera. Nuove frontiere nelle quali trovano meno senso vecchi interessi, a cominciare dall'alimentare. Fatto sta che il messaggio agli analisti è preciso: Ifi ha la sua mission ma vuol investire la sua liquidità (oltre 240 milioni di euro) in nuove opportunità e Ifil l'ara da battitore puntando sull'E-commerce e sull'entertainment [a.z. 1 Il presidente dell'Ili! Umberto Agnelli

Luoghi citati: Genola, Lazio, Milano