Le Autostrade vanno ni Benetton

Le Autostrade vanno ni Benetton Vìa libera dall'Ili. Gros Pietro: l'Opv ai primi di novembre. Valori: la privatizzazione è un grande successo Le Autostrade vanno ni Benetton 1130% alla cordata guidata da Edizione holding ' Vanni Cornerò ROMA Luce verde al casello di Autostrade per la cordata Benetton. L'assemblea dell'Ili ha infatti dato il via libera definitivo alla cessione del 30% della società guidata da Giancarlo Elia Valori al gruppo di soci che ha per capofila Edizione holding, l'istituto di Via Veneto riceverà una cifra complessiva pari al prezzo massimo per azione che verrà pagato in sede di offerta globale, maggiorato di una percentuale del 5% e moltiplicato per 354,9 milioni di titoli. La cordata che si è aggiudicata il nucleo stabile di Autostrade è composta appunto da Edizione holding, con il 18%, Fondazione Cassa di risparmio di Torino, con il 4%, Autopistas concesionaria espanola, con il 3,85%, Ina e Unicredito italiano, entrambi con il 2%, a cui si aggiunge il gestore autostradale portoghese Brisa con lo 0,15%. Nella lista, comunicata dall'Iri, non compaiono il Rolo, che potrebbe però essere rappresentato nella quota che fa capo a Unicredito, e la finanziaria Felsinea, che potrebbe aggregarsi in un secondo tempo alla quota di Edizione holding. In una nota diffusa al termine dell'assemblea Tiri sottolinea come gli acquirenti del nucleo stabile si siano impegnati, nell'offerta vincolante, a non disporre in alcun modo per almeno tre anni delle azioni rilevate. Sono anche assicurate, prosegue la nota dell'Iri: «la continuità produttiva delle società del gruppo Autostrade, la salvaguardia dell'occupazione e il mantenimento del perimetro di integrità del gruppo», comprese le società che operano nel settore telecomunicazioni. E da Treviso un comunicato di Edizione Holding ricorda che «conclusasi, positivamente la prima fase di questa importante privatizzazione è ora necessario attendere una serie di ulteriori passaggi decisivi, tra cui il vaglio dell'operazione da parte dell'Antitrust e la cònclu- sione dell'offerta pubblica di vendita». Il secondo momento della privatizzazione di Autostrade riguarda infatti la vendia sul mercato del residuo 56,6% di capitale in mano all'Iri, un'Opv che, conferma il presidente Gian Maria Gros Pietro, partirà a fine novembre, ma la presentazione dei documenti agli analisti sarà avviata in tempi brevi, per partire presto con il road show. Complessivamente l'operazio¬ ne dovrebbe portare nelle casse dell'Iri 15 mila miliardi, con una cospicua plusvalenza, prima Natale, ecco perchè l'assemblea ha varato la distribuzione al Tesoro dell'intera riserva straordinaria, pari a 2107 mi¬ liardi. «L'unico motivo per cui la riserva non era stata distribuita prima - ha spiegato Gros Pietro - era la necessità di mantenere l'equilibrio finanziario. Nel momento in cui questo incasso di 15 mila miliardi è prospetticamente più vicino, non c'è più motivo per trattenerla». E, a proposito della decisione dell'assemblea Ili, Giancarlo Elia Valori commenta: «E'una grande vittoria per la società autostrade. Si tratta di una cordata tra cui figurano imprenditori di primissimo piano che sapranno assumere senz'altro il ruolo di azionisti di riferimento. Cinque anni fa, quando arrivai in questa società, un'azione valeva 3000 lire, oggi ne vale oltre 15 mila - ha ricordato il presidente di Autostrade -. E'stato un processo di privatizzazione realizzato nell'esclusivo interesse dei lavoratori, degli utenti e del sistema industriale italiano». 20 15 10 QUANTO GUADAGNA I PRINCIPALI INDICI DI REDDITIVITÀ' DATI IN PERCENTUALE INDICE DI REDDITIVITÀ' REDDITIVITÀINVESTIMENTI UTILE NETTO MARGINE OPERATIVO LORDO 24,2 14,5 5,2 1996 1997 1998

Persone citate: Brisa, Gian Maria Gros Pietro, Giancarlo Elia Valori, Gros Pietro

Luoghi citati: Roma, Torino, Treviso