Ciampi insiste: primo impegno, la stabilità
Ciampi insiste: primo impegno, la stabilità Il Capo dello Stato ha lasciato la Francia Ciampi insiste: primo impegno, la stabilità «Italia sempre più credibile alVestero nulla da invidiare a Parigi e Berlino» inviato a PARIGI «Se trovo all'estero interlocutori meglio disposti di sei anni fa, quand'ero premier? Certo, l'Italia di oggi è più credibile. Siamo entrati nella moneta unica, contro ogni previsione. Se allora Francia e Germania si indebitavano al 6% e noi al 10, oggi il differenziale dei tassi di interesse è annullato. Questo è prestigio». Al termine delle due giornate parigine, Ciampi è di umore ottimo, certo migliore che alla partenza. «Sono quasi sollevato all'idea di stare fuori Roma», aveva sorriso prima del decollo. Lo stato confusionale della politica interna lo preoccupava al punto da indurlo, sia giovedì sia ieri, a tornare sull'elogio della stabilità. E a ricordare, parlando del voto per gli italiani all'estero davanti alla nostra comunità in Francia, la «naturale scadenza elettorale» del 2001. L'allontanarsi dei venti di crisi rasserena il presidente, disponibile a conversare prima del pranzo all'ambasciata italiana, dove lo attendono ministri in carica, come Hubert Védrine (Esteri) e Dominique Strauss-Kahn (Economia), ministri del governo Juppé, come JeanLouis Debré (Interni) e Jean Arthuis (Economia), la neo-segretaria dell'Académie francaise Hélène Carrère d'Encausse, l'ambasciatore a Roma Jacques Blot e alcuni ospiti italiani, tra cui Giuliano Ferrara. «Sono stati fatti molti passi avanti - commenta Ciampi -. Anche la Francia ce ne dà atto. Ora si tratta di consolidare i risultati ottenuti». Poco prima, con il presidente dell'Assemblea nazionale Fabius, aveva ripercorso il cammino dell'Italia negli ultimi dieci anni: la crisi monetaria, le finanziarie dei sacrifici, l'ingresso nell'euro. Il primo impegno è ora «rafforzare la stabilità»: con la legge sull'elezione diretta dei presidenti delle Regioni, che Ciampi auspica venga licenziata al più presto dalle Camere; e con i ritocchi possibili alla legge elettorale che rafforzino il bipolarismo. Un impegno non facile, ma che non spaventa il presidente. Parola della signora Franca. Che sussurra al marito, premiato dal direttore dell'Ecole Normale Jean Guyon e dal direttore designato della Normale di Pisa Salvatore Settis: «Ti ricordi cosa ti disse Calogero, il tuo maestro, quando diventasti governatore di Bankitalia? "Chi, come lei, è stato normalista, non deve averpaura di nulla"», (al. ca.] Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante la visita al Louvre
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