Alessia Marcuzzi poliziotta pudica

Alessia Marcuzzi poliziotta pudica Gira «Le nuove avventure di Tequila & Bonetti», fiction di Italial Alessia Marcuzzi poliziotta pudica ROMA Sul piccolo schermo la vedremo vestitissima, atletica, grintosa, dotata di quel fiuto tipicamente femminile che, per una poliziotta, significa maggiore capacità di entrare in rapporto con i protagonisti dei casi da risolvere. Sul calendario che ha già pronto per il Duemila sarà invece senza veli, conturbante, esotica. Per Alessia Marcuzzi è scoccata l'ora del serial tv, appuntamento ormai inevitabile nella carriera di quasi tutte le show girl, presentatrici e attrici della scena italiana, e anche a lei, come già accaduto a Koll e Kanakis, è stato affidato il ruolo di agente di polizia: il binomio bellezza e pistola funziona sempre, almeno nella testa dei signori della fiction. Così, da lunedì prossimo, Marcuzzi corona il suo sogno di attrice sul set di «Le nuove avventure di Tequila & Bonetti», remake in 22 puntate della famosa serie americana, frutto di una produzione internazionale realizzata dalla Mastrofilm per Mediatrade e per la Colum¬ bia TriStar International Television. Interpreti del telefilm destinato a Italia 1 (a partire dalla prossima primavera) sono, oltre all'avvenente poliziotta, l'attore Jack Scalia nella parte del commissario Nick Bonetti e il cane Tequila, incrocio tra un San Bernardo e un Golden Retriver, dotato della capacità perlomeno insolita di pensare in romanesco. Italia 1 lancia, con l'avvio delle riprese, una campagna via Internet che permetterà agli interessati di cimentarsi nella ricerca di un nuovo nome per il quadrupede. «Oggi - confessa Marcuzzi ho difficoltà a tornare in televisione, vedo che non sono più la Alessia di una volta: a 26 anni, 10 dei quali passati in tv, ho capito che voglio fare l'attrice». La folgorazione risale al periodo trascorso sul set del film di Giovanni Veronesi «Il mio west»: «Lì ho capito tutto, mi si sono aperti gli occhi. A differenza di come sembra guardandomi in tv, io sono molto timida, per questo mi piacciono i tempi cinematografici dove hai il tuo spazio, ma devi anche stare zitta e osservare». [f. ci

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