L'ENIGMA DI MISTER PESC

L'ENIGMA DI MISTER PESC SOIANA MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO L'ENIGMA DI MISTER PESC Boris Biancheri ABBIAMO visto in questi giorni sui giornali l'immagine Romano Prodi stringere compiaciuto la mano a Xavier Sulana, un signore sorridente che le didascalie definiscono come il neo-nominato signor PESC. Pese è un acronimo francese chesi applica anche all'italiano e sta a significare Politica Estera e di Sicurezza Comune. La nomina e- stara salutata da tutti come un avvenimento importante e bene augurale- per l'Europa, come il viso simpatico di Solatia, d'altronde, suggerisce. Qualcuno si chiede ora quali poteri effettivi abbia questo nuovo strumento dell'armamentario europeo, questo «Alto Rappresentante» cui i Paesi dell'Unione affidano la cura della politica estera e di sicurezza europea: qualcosa che, come certi santi locali, viene spesso invocata ma che raramente dà prove convincenti della sua esistenza. Il trattato di Amsterdam dice che il signor Pese «assiste» ai Consigli dei ministri dove le- decisioni di politica estera vengono prese e «contribuisce» alla loro realizzazione. Come si vede non è molto. Aldini decenni fa Kissinger disse che quando voleva parlare con l'Europa non sapeva a chi telefonare. Oggi, se lo volesse, potrebbe telefonare a XavierSolana. Uno degli attributi del signor Pese, forse il più significativo, è infatti quello eli costituire un punto di riferimento per la politica estera europea, di esserne in qualche modo l'esponente ufficiale. In passato, quando i Paesi europei hanno sentito l'esigenza di avere- all'esterno un volto unitario, hanno fatto ricorso a ine arichi ad hoc; abbiamo avuto così lo svedese Bildt per la Bosnia, lo spagnolo Moratinos per il Medio Oriente, il francese Kouchnc-r per il Kosovo. Solana dovrebbe- sostituirsi in avvenire a questo occasionale precariato. Il che- non significa però che l'Unione Europea condurrà necessariamente- una politica estera più assertiva e* coerente. Non sono gli «alti rappresentanti», anche se autore-voli, che tanno la politica ma i governi. E accanto a Paesi a vocazione più 0 meno federalistica come Germania, Italia e Francia (quest'ultima con la tendenza a identificare peri) l'Europa con la Francia) si contrappongono Paesi come Gran Bretagna, Danimarca o Spagna molto gelosi delle sovranità nazionali. Solana, già ministro degli Esteri di Fdipc Gonzales, è stato |x>i segretario generale della Nato, un incarico non facile dove si è destreggiato con abilità tra la soverchiarne presenza americana nelle operazioni in Bosnia e in Kosovo con l'esigenza di salvaguardare la dignità degli europei. Finito il suo mandato, è passato all'Europa, il che- non è dispiaciuto agli americani. Un uomo moderato e disposto al compromesso, uso a uscire indenne- da situazioni delicate. Non un comandante disposto a condurre- la nave- europea su rotte audaci verso luoghi inesplorati. Ma neppure qualcuno che la farà naufragare.

Persone citate: Aldini, Bildt, Boris Biancheri, Kissinger, Moratinos, Romano Prodi, Solana, Xavier Sulana