DANNATI ALLA DIVERSITÀ di Fiamma Nirenstein

DANNATI ALLA DIVERSITÀ NOI, GLISTRANIERI E L'AFFARE KGB DANNATI ALLA DIVERSITÀ Fiamma Nirenstein SOLO l'immensa influenza cid pei sul cuore e le menti eli tutti noi cresciuti in Italia nel dopoguerra spiega l'accanimento terapeutico con cui ne trattiamo e ritrattiamo; chiunque non sia nato sullo Stivale si stupisce e chiede spiegazioni; ci vede un po' come dei fissati che non si decidono ad abbanonare la favola dell'infanzia per avventurarsi nella realtà, nelle realtà: nel dopo guerra fredda, nei problemi della democrazia, della globalizzazione, dello strapotere dell'informazione, Si, l'idea del comunismo ha portato con sé in Italia delle libertà: ma solo perché la libertà è il lied ilella democrazia occidentale in cui esso si sviluppa. Ovvero: è libertario in quanto riutilizza, nutrendosene, linfa e sangue altrui. E suona strano die firme di grande pregio, come Mario Pirani o S< altari o Rossana Rossanda, si accanisi ano proprio a cercare il nesso tra libertà e comunismo, che come è stato già scritto, è una negazione in termini. Basta cercare nella propria memoria: chi è staro comunista ricorda che l'Italia, e con esso il pei che ne era gran parie, fu travolta e geneticamente trasformata dal più grandeterremoto del secondo dopoguerra, ovvero l'affermarsi della priorità politica del nesso fra libertà e collettività; è grottesco attribuire al pei la fase della costitu/.ionalizzazionc- delle masse e delle istituzioni, e vedere nella crescita democratica dell'Italia, il grande «ruolo democratico» dei comunisti. I: successivamente, in tutte le vicende relative alla rivoluzione femminista, sessuale, razziale, il pei funzionò da timpano della modernizzazione; un timpano vibrante, ma non sempre all'unisono con la spinta accelerata della democrazia; al contrario. Chi ha vissuto quegli anni e conserva precisa memoria di donna, e anche di appartenenze a una minoranza culturale ed etnica, ricorda la discussione come attardata e affannata da un'angoscia antilibertaria sempre controbattuta dalla valanga modernizzante che cresceva e cresceva in tutta Italia. I modernizzatori furono avviliti spesso dal conservativismo; il meccanismo della cooptazione li mise fuori gioco nelle gerarchie. Quel che è peggio, la visione del mondo in senso letterale traslato era interamente offuscata: dall'Italia si scorgeva un mondo irreale, e il morivo stava proprio nel misero rilievo che assumeva il tema della libertà rispetto a quelli della "volontà popolare», dell' «anri-imperialismo», dell'«autodeterminazione»... In definitiva dall'appartenenza a quel campo dalla cui dannazione storica solo la «diversità» berlingueriana doveva tentare un inutile salvataggio. Oggi, quando si parla con chi non è italiano delle liste nostrane del Kgb, ti chiedono se i segreti sottratti sono gravi e pericolosi per l'Italia, se ci saranno elei processi, e quandi)... Sono domande normali, e noi, ancora, di fronte ad esse, restiamo «diversi».

Persone citate: Mario Pirani, Rossana Rossanda

Luoghi citati: Italia