Deutsche Bank sulla sella della Vespa

Deutsche Bank sulla sella della Vespa L'acquirente è il Morgan Grenfell Private Equity controllato dalla banca tedesca. I sindacati: non cambia nulla Deutsche Bank sulla sella della Vespa Gli americani cedono la Piaggio per 1350 miliardi firenze La Vespa ripassa di mano. Gli americani del Tpg hanno deciso di vendere ai tedeschi del Morgan Grenfell private equity (gruppo Deutsche Bank) il controllo della Piaggio con una transazione da 1350 miliardi di lire al netto del debito del gruppo (200 miliardi). In corsa fin dal giugno scorso, la Morgan Grenfell, a cui andrà l'80 per cento del capitale dell'azienda di Pontedera, tra l'altro, proprio di recente in Toscana aveva già acquisito anche il 51 % del portafoglio della Uno-A-Erre di Arezzo. A Tpg, tuttavia, andrà un 10% del pacchetto di Piaggio. Del resto, Morgan Grenfell e Texas Pacific già collaborano in Ducati, azienda di moto bolognese. «In agosto - spiega Dante Razzano, vicepresidente e amministratóre delegato di Morgan Grenfell - la cessione di Piaggio a Tpg era stata interpretata come definitiva, ma si trattava solo di un preliminare d'accordo. Noi ci siamo inseriti quando l'attenzione di Texas Pacific Group si è rivolta verso altre operazioni. Così abbiamo preso la maggioranza». L'obiettivo di Morgan Grenfell, che conferma la fiducia all'attuale management, è ora quello di quotare in Borsa, sia a Milano che su un mercato internazionale, l'azienda di Pontedera entro due o tre anni. «La Piaggio - dice Razzano mi e sempre interessata molto e penso abbia potenzialità notevoli di sviluppo. In futuro si può fare molto sul fronte del prodotto e della distribuzione: marchi come Gilera e Vespa hanno ancora forti potenzialità di sviluppo». L'operazione potrà giunge- re definitivamente in porto entro i primi di dicembre, dopo il via libera dell' autorità per la concorrenza di Bruxelles. Intanto i sindacati dicono che per loro sostanzialmente non cambia niente. «Abbiamo predisposto una piattaforma e su questa vogliamo discutere con i nuovi proprietari», commenta Moreno Bertelli, segretario della Fiom di Pontedera che aggiunge di voler chiedere un incontro a breve scadenza per un confronto. «Il problema - spiega invece il presidente della Regione Toscana Vannino Chiti - per noi non è sapere se il passaporto di chi controlla la Piaggio è italiano, americano o tedesco. Il fatto di sapere che la Toscana sia in grado di attrarre investimenti esteri è un punto di forza e non di debolezza. Quello su cui te Regione vigilerà - aggiunge Chit - sono le reali intenzioni di eh subentra». Sono poi di cauto ottimismo i primi commenti che giungono da Pontedera alla notizia che il pacchetto di controllo della Piaggio passerà alla Morgan Grenfell Private Equity (Mgpe) del gruppo Deutsche, mentre gli americani del Texas Pacific Group (Tpg) entreranno solo con una quota di minoranza. «La soluzione, di cui il presidente di Piaggio Alessandro Barberis ci aveva avvertito già nei giorni scorsi, - ha spiegato il sindaco di Pontedera Paolo Marconcini - non modifica in generale l'impostazione precedente. Cambia invece l'interlocutore, ma il cambio è significativo. Con una battuta, direi che preferisco morire europeo invece che americano». Il sindaco ha, tuttavia, elencato tutte le preoccupazioni, che «restano ancora tali», già espresse quando fu annunciato il passaggio agli americani del Texas Pacific Group. Si tratta del rispetto delle garanzie previste dagli accordi siglati con le forze sindacali por quanto riguarda gli investimenti, l'occupazione, il radicamento sul territorio e la salvaguardia dell'indotto. «Pur preferendo un contesto europeo», ha concluso il sindaco, resta infine ancora aperto il problema della realizzazione delle Nuove Officine meccaniche della Piaggio secondo le clausole previste da un accordo di programma stilato da Regione, ministero, comune e azienda. Piaggio nel 1998 ha raggiunto un fatturato di 1850 miliardi (più 4%) e un utile netto di 10 miliardi. [r. e. s.] Il Texas Pacific Group passa la mano dopo appena due mesi La firma a dicembre II presidente Barberis UNA STORIA SU DUE RUOTE LI ORIGINI Il primo stabilimento venne costruito a Sestri Ponente nel 1884 e si specializzò nella lavorazione del legno a livello industriale LE ATTIVITÀ SPERIMENTATI Nella prima metà del secolo, la Piaggio produce dapprima arredi navali di pregio, poi vetture ferroviarie e motrici, infine motoscafi antisommergibili, aeroplani e idrovolanti LA SVOLTA CON LA VISPA Il 23 aprile 1946 nasce la Vespa, destinata a diffondersi nel mondo con oltre 16 milioni di esemplari. Il 22 febbraio 1964,; a seguito del successo riportato puro dall'Ape, avviene la separazione tra il settore veicolistico e quello aeronautico I NUMERI DI OOGI Utile 1998: 10 miliardi (contro i 51 mld di perdite accusate nel 1997) Fatturato consolidato 1998: 1850 miliardi Scooter nei primi cinque mesi del 1999: 83.292 (+69%) Motorini gennaio -maggio 1999: 266.810 (-18,1%) Quota di mercato nella vendita di motorini: 30% (1 trim. '99) OLI SCENARI FUTURI II pacchetto di controllo della Piaggio passera alla tedesca Morgan Grenfell Private Equity (Mgpe) del gruppo Deutsche Bank. Gli americani del Texas pacific group (Tpg) che in un primo momento sembravano dover rilevare l'azienda, entreranno solo con una quota di minoranza