Bersani congela gli esuberi della Telecom

Bersani congela gli esuberi della Telecom Incontro al ministero. La società: «Con Tim nessuno perderà nulla. Non ci sono azioni Tecnost in pegno» Bersani congela gli esuberi della Telecom E VAuthority chiede chiarimenti sulle tariffe Tim autoricaricabili ROMA Non si parlerà di esuberi prima della presentazione del piano industriale di Telecom Italia che avverrà, presumibilmente, il 15 novembre. E' quanto ha assicurato il ministro dell'Industria, Pier Luigi Bersani, ai sindacati confederali rappresentati da WalterCerfeda (Cgil), Pier Paolo Baretta (disi} e Paolo Pironi l ti il > e ai sindacati di settore dei telefonici nel corso dell'incontro di ieri al ministero, al lennine del quale si sono detti soddisfatti dell'attenzione riservata da Bersani al settore delle telecomunicazioni e al confronto su Telecom, ma hanno confermato le quattro ore di sciopero previste per il 27 ottobre. Unanime comunque il giudizio dei sindacati:«E'stato un buon incontro: abbiamo registrato 1'atienzione generale al settore, al di là delle singole aziende, e bersani si è impegnato ad aprire un confronto sullo sviluppo del settore delle telecomunicazioni sul rilancio della competitività di Telecom». Ma sul gruppo e tornato in campo anche Roberto Colaninno. «Un'operazione di scissione è per sua natura neutra: nessuno perderà nulla», ha risposto il presidente e amministratore delegato di Telecom Italia in un'intervista rilasciata Maastricht Italia. «Probabilmente - ha aggiunto Colaninno - il mercato non si aspettava (mesta operazione. Poteva essere spiegata meglio, perchè non è un'operazione facile, ma sono sicuro che poi alla fine tutti capiranno e nessuno perderà nulla». Interpellato sul ruolo di mediobanca nell'operazione, Colaninno ha ribadito: «I miei rapporti con il dottor Cuccia, con il dottor Maranghi e gli altri funzionari di Mediobanca è ottimo. Devo dire che Mediobanca insieme a Lehman sono stati semplicemente dei consulenti come lo sono oggi». Tornando all'operazione di scissione delle azioni Tim da Telecom, l'amministratore delegato ha sottolineato che «il eda ha proposto questa operazione di scissione, che per sua natura è neutra. Ciò vuol dire che l'azionista di Telecom e di Tecnost, che sono miei due soggetti interessati a questa operazione, avranno garantito il concambio del valore delle azioni. Per assicurare maggiormente questa neutralità e questa esattezza del concambio - ha aggiunto Colaninno ■ è stato nominato un advisor indipendente, Salomon, e abbiamo formato un comitato rappresentato da consiglieri d'amministrazione indipendenti che dovrà interfacciare questo advisor e in più, alla fine, come prevede la legge, sarà il tribunale attraverso i propri periti a stabilire quale sarà il valore del concambio. Questa procedura garantisce al massimo che i valori saranno equi sia per l'azionista di maggioranza sia per l'azionista di minoranza». E Tecnost, in serata ha smentito l'articolo di un settimanale che sarà in edicola oggi:«Le banche non possono essere preoccupate perchè non esiste alcun pegno sulle azioni Tecnost e Telecom dal momento che i finanziamenti originariamente contratti in relazione all'Opas su Telecom sono stati tutti rimborsati e convertiti a medio e lungo termine». Chi vuole vederci chiaro, ma su un altro Fronte, è invece l'Authority per le Comunicazioni che ha deciso di chiedere a Tim un chiarimento sulla ratiffa «autoricaricabile» e si riserva «una valutazione sulla basew delle rispose che riceverà». L'Authorità dice di «avere dei dubbine vuole valutare se dal punto di vista «regolamentare questa tariffa è lecita».

Luoghi citati: Italia, Roma, Telecom