Generali-Ina, si riapre la guerra di Valeria Sacchi

Generali-Ina, si riapre la guerra «UOpas non comporta la passivity rule». La compagnia può cercare soci. Anche la Consob prepara l'appello Generali-Ina, si riapre la guerra // Tar dà ragione a Siglienti, Trieste ricorre Valeria Sacchi MILANO Il T;ir del Lazio accoglie il ricorso dell'Ina o sospendo «l'efficacia del Regolamento Consob 14 maggio 1909» per quanto riguarda l'applicazione all'Ina della passivity rule a seguito dell'Opas lanciata dalle Generali sulla compagnia romana. Ravvisa il Tar una possibile violazione ad alcuni articoli del testo Unico della Finanza (da 102 a 104) da parte di alcuni articoli del Regolamento emanato dalla Consob «nella parte in cui istituisce la comunicazione preventiva dell'intenzione di presentare l'offerta (cosiddetta prima comunicazione), indipendentemente dalla formulazione del documento di offerta» di cui parla il testo Unico nell'articolo 102, in (pianto «cosi disponendo» le nonne Consob fanno scattare le limitazioni previste nell'articolo 104, tra cui lapassivity ride, ad atti, secondo il Tar, privi «delle informazioni necessarie per consentire ai destinatari di pervenire a un fondalo giudizio sull'offerta». L'Ina si rallegra ovviamente di essere di nuovo «libera», mentre Consob e Generali annunciano ricorsi al Consiglio di Stalo contro la sentenza del tribunale amministrativo del Lazio. La decisione del Tur, infatti, riinette in discussione il regolamento attuativo al Testo Unico emanato dalla Consob presieduta da Luigi Spaventa nel maggio del 1999 e sospende, almeno finche non scattereranno le informazioni necessarie, i vincoli imposti da via Isonzo. «La decisione del Tar rida all'Ina piena libertà per la gestione delle partecipazioni e del bilancio. Non è una vittoria Bulle Generali, ma la vittoria di un principio» e il commento del presidente dell'Ina Sergio Siglien¬ ti, a Parigi per un convegno della liei sugli euromereati. E aggiunge: «Ora di nuovo c'è un mercato dove si rispettano certe regole e questo da fiducia agli investitori». A sua volta, uno dei legali dell'Ina che mercoledì avevano discusso la causa al Tar, Vincenzo Cernili Irelli, sottolinea: «E' una decisione molto importante, porcile capovolge un'interpretazione sbagliata della legge italiana, che la Consob aveva applicato nel caso dell'Opa di Olivetti su Telecom Italia». Il Tarda ragione anche a Bernardino Libonati, altro legalo dell'Ina, che al tempo della scalata di Colanninno, come presidente di Telecom, aveva consigliato il ricorso al Tar senza peraltro essere ascoltato. Per la Consob, non c'è dubbio alcuno, questa sentenza è una bella grana. Ma la commissione ha già preannunciato il ricorso in appello che verrà probabilmente depositato oggi. Anche lo Generali sono passate subito al contrattacco, con un ricorso al Consiglio di Stato «urgente». Per sabato 30 ottobre il gruppo triestino ha infatti già convocato l'assemblea che dovrà deliberare sull'aumento di capitale riservato agli azionisti Ina che aderirano all'Opas e che, come è noto, saranno pagati parte in cash e parte in azioni di Trieste. E' vitale per il Leone arrivare all'incontro con gli azionisti in una situazione di massima chiarezza. Nella nota il gruppo guidato da Alfonso Desiata riafferma «di aver ottemperato a quanto necessario nei confronti di tutti i soggetti interessati». E, nella convinzione che l'Ina «debba considerarsi tuttora sotto il regime di passivity rule , ha inviato sia ai consiglieri che ai sindaci dell'Ina «un formale atto di diffida a compiere alti o operazioni che possano contrastare il perseguimento degli obiettivi dell'offerta». Teoricamente il consiglio Ina potrebbe decidere in questi giorni di vendere degli asset , di acquistare azioni proprie (per cui dovrebbe esserci già un mandato assembleare al consiglio), addirittura decidere di unirsi ad un altro gruppo assicurativo che non siano le Generali, se l'occasione si presentasse. Non è un mistero che molti assicuratori stranieri sarebbero ben contenti di allearsi all'Ina, importante via per il mercato italiano. Proprio per questo sempre le Generali hanno anticipato che faranno il possibile per «uccellerare al massimo i tempi dell'offerta, in linea con quanto richiesto in più occasioni dalla Consob» (ricordiamo che la partenza dell'Opas è prevista per l'inizio di gennaio). Non senza riaffermare la bontà della loro proposta agli azionisti Ina, «industrialmente valida e economicamente vantaggiosa», Interpellato a Parigi dai cronisti sulle prossime mosse, il presidente Siglienti si è limitato a ricordare: «Ho molti amici e ci vedremo», puntualizzando clic tra i suoi amici «moltissimi sono assicuratori». Alf Di id Gli Sergio Siglienti presidente Ina Alfonso Desiata presidente Generali

Persone citate: Alfonso Desiata, Bernardino Libonati, Luigi Spaventa, Sergio Siglien, Sergio Siglienti, Siglienti, Vincenzo Cernili Irelli

Luoghi citati: Lazio, Milano, Parigi, Trieste