Sedici superine» del vento

Sedici superine» del vento Sedici superine» del vento 17 campione del mondo Chieffi «Una squadra di atleti e acrobati» Gabriele Beccaria Si guarda lo show della Coppa America e ci si fa un'infinità di domande. Enrico Chieffi, 4 volte campione del mondo, tattico sul Moro di Venezia nel '92, ha una risposta a ogni dubbio. Tra le vele, la più impressionante è quella a prua, lo spinnaker. Quanto pesa? «Poco, 30-40 chili, se si pensa che si tratta di una trentina di grammi al metro, per una superficie che arriva a 500 metri quadrati. Ma tantissimo, quando finisce in acqua e affonda. Con la barca a 10 nodi si arriva a trazioni di 1000 chili e nemmeno 30 uomini potrebbero riprenderlo. E' una fortuna che su Luna Rossa si sia rotto». Che funzione hanno i verricelli? «Sono il motore della barca: permettono di issare, ammainare e regolare le vele. A ogni grinder sono accoppiate due persone con caratteristiche diverse: un longilineo necessario per la velocità di manovra e uno pesante per la seconda fase, di potenza». Perché ci vogliono così tante persone, 16? «Tecnicamente si potrebbe navigare in solitaria. Si tratta di regolamenti e quindi la barca - e la rapidità di manovra - viene ottimizzata per un equipaggio di 16 individui: se un navigatore solitario può issare uno spinnaker in 5 minuti, in Coppa America lo si deve fare in 15-20 secondi». Quali caratteristiche hanno questi 16? «Devono essere atleti al 100%, dato che la vela è uno sport atipico, con grossi sforzi e lunghi tempi di recupero. Ciascuno, poi, ha qualità specifiche: il prodiere dev'essere un acrobata, l'addetto ai verricelli un forzuto, il timoniere un 'sensitivo' della navigazione. E tutti devono possedere grandissime capacità di concentrazione». Chi è il comandante, lo skipper? «Teoricamente è lo skipper, ma a volte può essere il tattico. La gerarchia in barca non è di tipo tradizionale, ma organizzativa. Lo skipper - i cui compiti sono due, partire bene e andare più veloce - deve saper collaborare con tutto l'equipaggio e interagire costantemente con il tattico, colui che gioca una partita a scacchi con il vento, il mare, le correnti e l'imbarcazione avversaria». Perché tante manie di segretezza sulle forme degli scafi? «Perché la Coppa America è la competizione velica che più di ogni altra si affida all'high tech: storicamente, la vittoria è sempre andata alla barca più veloce, non all'equipaggio migliore». Enrico Chieffi 4 volte campione del mondo e consulente di Nautor, il produttore delle barche a vela «Swan»

Persone citate: Chieffi, Enrico Chieffi, Gabriele Beccaria, Luna Rossa, Swan

Luoghi citati: America, Venezia