Cose abusive bloccano le vie di fuga

Cose abusive bloccano le vie di fuga Sul Vesuvio Cose abusive bloccano le vie di fuga NAPOLI Quindici miliardi per rimettere in sesto le «vie di fuga», un censimento degli edifici antisismici e soprattutto lotta senza tregua all'abusivismo edilizio che dilaga alle pendici della montagna. Sono queste le iniziative decise dagli amministratori regionali e provinciali e di diciotto Comuni che ieri hanno discusso sui possibili scenari di un'eventuale eruzione del Vesuvio. I tecnici chiariscono subito che per ora non esistono segnali che lascino presagire un fenomeno in tempi brevi, ma «la montagna», come la definisconbo i napoletani, prima o poi si sveglierà e fa paura soprattutto dopo le scosse avvertite nelle scorse settimane dagli abitanti dell'area vulcanica. Fra i sindaci c'è la consapevolezza che il piano predisposto in caso eruzione è in buona parte inadeguato. Le «vie di fuga», cioè le strade attraverso le quali dovrebbe avvenire l'evacuazione di seicentomila persone, saranno risistemate: «Entro breve tempo - ha spiegato il presidente della Provincia Amato Lamberti - partiranno gli interventi di adeguamento per una spesa di quindici miliardi». Ma uno dei fenomeni che maggiormente preoccupa i tecnici della protezione civile è l'abusivismo dilagante attorno al Vesuvio. I dati resi noti da Legambiente sono sconvolgenti: «E' ormai evidente che il Parco Nazionale del Vesuvio abbia bisogno di un radicale cambiamento di rotta - spiegano gli ambientalisti -. Nei Comuni compresi nei confini del Parco si concentrano oltre 33 mila richieste di condono edilizio presentate fra l'85 e il '94. Ma il dato più grave riguarda le demolizioni: su 6.815 ordinanze ne sono state eseguite solo ventuno. Un esempio significativo: a Torre del Greco sono state abbattute solo dieci delle 3.204 case abusive individuate dal Comune». Il cemento illegale, aggiungono gli ambientalisti, impazza soprattutto nei Comuni che rientrano nella «fascia rossa», quella più vicina al Vesuvio e che secondo il piano di evacua zione predisposto dalla prote zione Civile sarà completa mente sgomberata in caso di eruzione. «La lotta all'abusivi smo è divenuta una priorità assoluta - conferma il presi dente dell'Ente Parco Vesuvio, Maurizio Fraissinet -, anche se troppo spesso le ordinanze di demolizione si scontrano con le sentenze contrarie del Tar». In attesa che i sindaci diano il via alle esercitazioni che coinvolgeranno migliaia di persone, le demolizioni di alcuni manufatti abusivi sono già cominciate. Il primo abbattimento è stato eseguito mercoledì: le ruspe hanno raso al suolo una palazzina di due piani a Terezigno, ai piedi della montagna. «Al posto delle case cresceranno gli alberi ha commentato Fraissinet -. Gli abbattimenti costituiscono senz'altro un deterrente. Chi costruisce sul Vesuvio commette un doppio crimine: non solo non rispetta la legge, ma crea anche seri problemi alla popolazione che risiede alle pendici del vulcano». If.mil.]

Persone citate: Amato Lamberti, Maurizio Fraissinet

Luoghi citati: Legambiente, Napoli, Torre Del Greco