Le 15 meraviglie del Madagascar di Alessandro Mondo
Le 15 meraviglie del Madagascar Torino: illustrati al Museo di scienze naturali gli esemplari di animali scoperti nelle foreste dell'isola africana in 10 anni di spedizioni Le 15 meraviglie del Madagascar Catturate da un Indiana Jones italiano Alessandro Mondo TORINO Quindici creature misteriose sono state scoperte durante battute diurne e notturne nelle foreste pluviali del Madagascar mentre sono stati registrati suoni mai uditi alle soglie del Terzo millennio. Il risultato - un fiore all'occhiello per Torino - è racchiuso in una quindicina cli nomi pressoché impronunciabili, ciascuno dei quali l'a riferimento ad un animale fino ad oggi sconosciuto, Esemplari misteriosi, alcuni dei quali sono stati illustrati per la prima volta ieri mattina nella sede del Museo regionale di scienze naturali di Tonno dinato da Paolo Sibille: una rarrellaUi di diapositive straoixlinarie per documentare l'imponente lavoro di ricerca e catalogazione compiuta negli ultimi dieci anni da Franco Andreone - torinese!, dottore di ricerca in Biologia animale e zoologo del Must» -, protagonista di una corsa contro il tempo finalizzata a registrare presenze di vita (essenzialmente rettili e anfibi) condannate a scomparire nel prossimo futuro. icLa iwrte centrale dell'isola, grande due volte l'Italia e abitata du 12 milioni di persone, è ormai desertificata spiega -, mentre solo il 6% dei superstiti polmoni verdi nella parte orientale risulta protetto. Nel giro di dieci ormi spariranno, e con loro i segreti che racchiudono. Dal legno delle piante i nativi ricavano carbonella: i terreni sgombri, destinati a pascolo o ad uso agricolo, esauriscono presto ogni capacità produttiva trasformandosi in lande storili». L'elenco delle nuove e purtroppo effimere «star» del mondo animale ci presentii nomi, forme e exilori affascinanti. Alcune sono ancora in fase di descrizione, di altre non si conoscono nemmeno i meccanismi biologici: dal- la «Rana di Bruna» olla «Raganella arboricolu dell'Ankaratra» (un massiccio dell'isola), dalla «Raganella di Andohela» (parco naturale malgascio) al «Colubro di Analabè». «Si tratta di un rettile non velenoso e parzialmente sotterraneo molto difficile da sorprendere - precisa lo zoologo Caratterizzato dal colore rossastro e da un collare chiaro dietro il capo si ciba di lucertole. Vive solo in Madagascar». Andreone - clic a novembre tornerà nell'isola - ha girata queste foreste nel corso cli 16 spedizioni realizzate dal Museo con la collaborazione del Parco Natura Viva di Pastrengo-Bussolengo (Verona) e di due enti malgasci : il Pare Botanique et Zoologique de Tsimbazaza e il Wwf Aires Protegces di Antananari vo (la capitale). Monitoraggi che gli hanno imposto di affrontare condizioni proibitive: giorni di marcia in un ecosistema dove cadono 4 mila millimetri di pioggia l'anno, accornijognato da portatori locali, pernottamenti in tenda, lunghe veglie con l'obiettivo di intercettare creature per loro natura schive. «Ci sono almeno altre 100-150specie da scoprire - sostiene - Quelle presentate le abbiamo catturate grazie ad un siste¬ ma di trappole: gli animali sono stati misurati, marchiati e rimessi in libertà. Qualche esemplare è stato soppresso per essere portato al Museo». Performances da «Indiana Jones», condivise con i componenti di altre due equipes - ima tedesca, l'altra americana - che però operano in zone diverse. «La mia ricerca rappresenta il proseguimento di quelle condotte sull'isola cento anni fa dal conte Ma rio Giacinto Peracca e documentate dal Museo - aggiunge Andreono Purtroppo il conto alla rovescia iniziato: bisogna cercare di registrare il più possibile così da poter studiare e raccontare in futuro quello che c'era in Madagascar». Interessamento non casuale, quello di biologi e zoologi considerato che il distacco dell'isola dal continente africano - avvenuto 140 milioni di anni fa - l'ha trasformata in uno straordinario vivaio di spe eie estintesi altrove: creature nuove ai nostri occhi ma in realtà antiche, molte delle quali sono sfuggite ad ogni osservazione. Da oggi ne conosciamo qualcuna in più. A sinistra, il Calcili ina, ima specie di camaleonte scoperto nella foresta di Tsararano Nella foto accanto il Boophis lichenoides. Una delle creature finora sconosciute «catalogate» da Franco Andreone durante la spedizione in Madagascar
Persone citate: Aires, Andreone, Franco Andreone, Giacinto Peracca, Jones, Paolo Sibille
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