Termini, un altro giorno di caos

Termini, un altro giorno di caos Termini, un altro giorno di caos Treu: rimborso ai pendolari per i ritardi ROMA Non c'è pace per la stazione Termini, Il ministro dei trasporti Treu è intervenuto ordinando una superispezione e rimborsi per i pendolari mentre il Ccd ha annunciato l'intenzione di chiedere le sue dimissioni. Dopo i guai al nuovo cervellone elettronico della settimana scorsa,e il guasto al sistema di blocco automatico di due sere fa, ieri ci si è messo anche il maltempo. Risultato: ancora una volta si sono sfiorate anche le quattro ore di ritardo su tutti i treni diretti o provenienti da sud. Due giorni fa una cinquantina di pendolari aveva occupalo i binari in segno di protesta ed erano dovute intervenire le forze speciali di polizia a colpi di manganello per mandarli via. Ieri per scongiurare il pericolo cli ulteriori scontri, gli altoparlanti della stazione si sono sgolati per avvertire che questa volta «i ritardi sono causati dai nubifragi nei versanti sud c: nord del Tirreno». Gallerie allagate mentre un albero, sradicato dal forte vento, si era abbattuto su un binario della linea Roma-Aversa-Napoli nei pressi della stazione di Casoria alle porte di Napoli. Sempre il vento aveva probabilmente divelto delle lamiere poste a copertura di una costruzione di Mortilo, nei pressi di Prosinone, facendole cadere sui binari e provocando l'interruzione del traffico per un'ora e mezza. Le Ferrovie hanno invece smentito che la colpa dei disagi possa essere provocata da un colpo di coda del nuovo sistema di controllo: «Tutto è possibile - hanno affermato - ma i nostri tecnici lo escludono». La situazione è così grave che i sindacati non se la sono sentita di proclamare uno sciopero. «Ci sarebbero tutte le condizioni per scioperare contro la società Fs, responsabile dei disservizi di questi giorni. Solo il rispetto per gli utenti che ne sarebbero ulteriormente danneggiati ci dissuade dal proclamarlo», ha avvertito Guido Abbadessa, segretario della Cgil Trasporti. Lo stesso ministro Treu si è sentito in dovere di intervenire per affrontare la situazione. Dopo un incontro con i vertici delle Fs ha chiesto un risarcimento dei danni ai pendolari, sotto forma di biglietti gra¬ tuiti, carte di sconto o comunque «indennizzi economici immediati». Il ministro ha poi affidato l'inchiesta per l'accertamento delle responsabilità ad un nucleo di superispettori tra cui Michael Walrave, ex-direttore generale dell'Unione Ferrovie Internazionali e Hans Bierlein, un superesperto di sistemi ferroviari. Immediata la risposta dei pendolari, la categoria più penalizzata dalla lunga serie di guasti e incidenti: «Non vogliamo l'elemosina del ministro Treu, chiediamo l'efficienza del servizio e non dei carri bestiame su cui tutti i giorni siamo costretti a salire», ha ribattuto Camillo Ficorella, uno delle migliaia di pendolari romani. E c'è chi chiede anche il commissariamento dell'Ente. Ma da Tori¬ no Claudio Demattè, presidente delle Ferrovie dello Stato, a margine di un convegno su «Mobilità e trasporti» all'Unione Industriale, giudica «immotivata» la richiesta. «È solo dovuta alle tensioni, alla fatica che i pendolari hanno subito in queste settimane - sostiene - non è giustificata perchè gli sforzi, il lavoro che è stato fatto sono enormi. Purtroppo il problema è storico, per 20 anni non si è fatto quello che si doveva e ora le conseguenze si vedono». Nel frattempo, il vicesegretario del Ccd e membro della commissione Trasporti Mario Baccini ha affermato in una nota che il suo partito nei prossimi giorni proporrà al presidente del Consiglio il «problema delle dimissioni del ministro Treu». (f.ama.l

Luoghi citati: Casoria, Napoli, Roma