«La figlia segreta di re Alberto? Ho solo fatto cadere un tabù » di Francesco Manacorda
«La figlia segreta di re Alberto? Ho solo fatto cadere un tabù » IL GIOVANISSIMO BIOGRAFO CHE HA MESSO IN CRISI LA CORTE «La figlia segreta di re Alberto? Ho solo fatto cadere un tabù » intervista Francesco Manacorda corrispondente da BRUXELLES SCUSI, ma lei ò un eroe dello (scoop» o un pettegolo? «Né l'uno n'è l'altro, sono solo uno che ha scritto la verità, la verità al 200 per cento». Nella sua casa di Moerkerke, vicino a Bruges, Mario Dannels, si gode una celebrità clic mai - nei suoi finora non memorabili diciotto anni di vita avrebbe immaginato, l'oche righe del suo libro dedicato alla regina Paola di Liegi che rivelano la nascita di una figlia illegittima di Alberto II stanno mettendo in subbuglio il regno.E in effetti la sua rivelazione non trova che conferme. Quella che tre giorni fa sembrava una storia troppo enorme per essere accettata dal Belgio appare ormai una verità rapidamente digerita. La figlia segreta di Alberto II, scova! a da alcuni gionali, ha un nome e un volto: si chiama Delphine Boel, ha 31 anni ed abita a Londra, in Portobello Itomi: vicino a casa ha un atelier dove crea le sue sculture in cartapesta, li' bionda, snella, molto simpatica, a detta dei vicini doverosamente intervistati visto che lei non si trova. Delphine è in Plancia dalla madre, la baronessa Sybille de Selys Longhcamps che non smentisce la sua - peraltro nota - relazione con Alberto II e si limila a dire che sui natali di sua figlia «cercate di capirmi, non posso fan; commenti». La ragazza, nata nel '68, è stata riconosciuta dal marito della baronessa de Selys, l'industriale belga Jacques Itoci, ma i due hanno poi divorziato. Signor Dannels, so lo aspettava di provocare tutto questo putiferio? «Macché, sono davvero stupito, e non vorrei che le trecento e passa pagine del mio libro venissero ricordate solo per questa frase. Questo non e un libro scandalistico, ma una biografia seria sulla regina Paola: ci ho lavorato tre anni, ho intervistato oltre quaranta persone, E poi quella sulla figlia segreta del re non è una rivelazione. E' una voce che gira da trent'anni, da (pianto 6 nata la ragazza». E come mai adesso lei la scrive con tanta certezza? «Semplicemente perché ne ho avuto conferma da fonti vicine a Corte». Ma resta il fatto che fino a martedì nessuno parlava di questa storia. Se era risaputa, come dice lei, come si spiega? «E' colpa di una certa ipocrisia della stampa belga. Tutti conoscevano la storia, ma nessuno aveva il coraggio di raccontarla, lo ho rotto il tabù e adesso guardi come ci saltano tutti sopra. Del resto, già stamattina (ieri, ndr) i giornali sapevano nome, indirizzo, professione della figlia del re, qualcuno ha anche le sue foto. Le sembra che sarebbero stati tanto preparati se non avessero mai saputo nulla?». Mi permetta, ma come biografo di corte lei è una figura decisamente fuori dagli schemi, a partire dalla sua età. Oggi ha dicott'anni, a quando risale questo interesse per la monarchia? «Al '93, quando morì re Baldovino. Fu allora che cominciai a interes¬ sarmi alla famiglia reale e in particolare alla regina Paola. Prima ho scritto una serie di articoli su di lei per Daklozenkrant, la rivista che vendono i senzatetto belgi, e poi tre anni fa ho deciso di scrivere il libro». Lo sa che cosa si dice di lei? Che alla sua età non poteva scrivere questo libro. Che dietro di lei c'è qualcun altro. «Lo so e mi fa imbestialire. Ho studiato a fondo l'argomento, penso di scrivere bene, ho ricevuto proposte di collaborazione da diverse riviste fiamminghe. No, questa è un'insinuazione che proprio non accetto». Parlando di politica, lei è monarchico? «Sì. e ho molto rispetto per la famiglia reale». E pensa di aver reso un buon servizio alla monarchia con il suo libro? «No, questo non si può dire, ma ho voluto dire semplicemente la verità: del resto tutti sanno che il matrimonio tra Paola e Alberto è quasi esploso negli Anni '70». Lei l'ha studiata, ha scritto un libro su di lei: Ma Paola è una regina felice? «Sì, alla fine penso di sì. Ma il Belgio, pur avendola sempre rispettata non l'ha mai amata perchè dà l'impressione di essere troppo fredda». Nessuna reazione, per ora, da Palazzo Reale? «No. La portavoce di Corte aveva detto prima che si trattava di "pettegolezzi" e poi di "questioni private". Mi pare che sia abbastan¬ za chiaro. Invece ho molte reazioni positive da giornalisti e da lettori. Mi ha telefonato una zia di Melissa Russo, una delle bambine uccise da Marc Dutroux, per farmi i complimenti e questo mi rende veramente felice». Scusi, ma che c'entra il caso Dutroux con la figlia segreta? «E' lo stesso Belgio dei misteri in cui la verità non viene a galla. Nel caso Dutroux non è mai stata detta tutta la verità, chi ha fatto degli errori non è stato punito». La madre della giovane è una baronessa che vive in Francia e non smentisce: non posso fare commenti Alberto e Paola di Liegi: un segreto noto a tutto il regno
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