Mila di Massimo Mila

Mila Mila «Che cosa è questo rock?» Proponiamo alcuni brani dall'articolo di Massimo Mila «Che cos'è la pop music» pubblicato sulla Stampo l'8 agosto 1970 Massimo Mila Massimo Mila Cuti cos'è questo rock che ci assalta con l'artiglieria dei suoi altoparlanti scatenati e che convoca mi gliaia di capelloni in adunate oceaniche, capaci d'impensierir questori e governi, talvolta scappandoci il mono, talvolta, invece, riempiendo di tenerezza gli abitanti del luogo e gli stessi poliziotti chiamati a contenerle, per lo spettacolo di psichedelica arcadia a cui danno luogo?!...) C'è chi si domanda seriamente se sia musica; come chi, trovandosi di fronte a insoliti esemplari zoologici, come l'ornitorinco o l'iguana, si domandi se siano veramente animali. Altri proclamano con baldanzoso ottimismo che questa è, per antonomasia, la musica del nostro tempo, essendo i compositori dotti notoriamente incapaci di produrre alcunché di lontanamente paragonabile all'appeal esercitato dal rock. (...) Togliamoci dalla testa che la gente nel Cinquecento fischiettasse Madrigali di1 Gesualdo da Venosa e Messe di Orlando di Lasso. Cantavano canzoni - canzonette, canzonacee, canzoncine - che talvolta affiorano ancora a galla sui finiti della storia, quando i grandi polifonisti vi si sono chinati su, per accoglierle a temi delle loro Messe (con comprensibile sdegno del Concilio di Trento), o quando un organista come Frescobaldi le prendeva a soggetto delle sue Partite sopra la Girometta, sopra Ruggiero, sopra la Romanesca o la Bergamasca. Alcuni celebrati complessi inglesi, altravei'so i quali la pop music ha raggiunto le sue vette, vi hanno inserito curiose nostalgie storicistiche verso la ballata romantica, la romanza ottocentesca, il barocco e lo Stile elisabettiano. Nel caso dei Beatles, poi, pare che ci sia anche un sincero interesse verso l'elettro pica e verso la musica d'avanguardia, particolarmente Cago e Slockhausen; proprio quella musica, cioè, che si trova ai loro untipixli negli indici di gradimento presso il pubblico.!...) Coita sociologia attribuisce al rock un'esplosiva forza di eversione, e vi scorge, con apprensione o speranza, secondo i gusti, uno strumento rivoluzionario, Sembra loci la anche l'ipotesi opposta, che si traiti d'una torma d'evasione un po' goliardica, di giovani che han voglia di divertirsi. Personalmente non credo che i milioni di hippies ballonzolanti all'isola di Wi;;ht o altrove, un po' intontiti dalle droghe, possano mai incidere nella storia neanche la milionesima pane del lavoro svolto dallo teste luridissime di Karl Marx, Lenin e Troekij. Ma quanto a questo, chi vivrà vedrà. Massimo Mila

Persone citate: Frescobaldi, Karl Marx, Lenin, Massimo Mila, Messe

Luoghi citati: Gesualdo, Trento, Venosa