Solo la cordata Benetton è in corsa per Autostrade

Solo la cordata Benetton è in corsa per Autostrade Domani si decide, Gnudi amministratore delegatola Solo la cordata Benetton è in corsa per Autostrade ROMA Valori, presideEdizione Holding, il gruppo guidato da Gilberto Benetton, è ormai in dirittura d'arrivo per il controllo di Autostrade. L'offerta inessa sul tavolo dall'imprenditore trevisano e dai suoi compagni di cordala è infatti l'unica vincolante per il 30 per cento del futuro nucleo stallile della società che fa capo all'Iri. In una nota diffusa al tenni ne del consiglio di amministrazione, presieduto da Gian Ma ria Cìros Pietro l'istituto di Via Veneto fa sapere che si è illeso atto della presentazione doll'of feria formulata congiuntamente dii Edizione holding, Fondazione cassa risparmio Torino, Autopistas concosionaria espagnola, Brisa, Ina, Unicredito e Rolo banca. «Il consiglio prosegue la nota - ha avviato l'esame dell'offerta vincolante sulla base delle istruttorio predisposte dagli advisors finanziari Imi, Scnoroedere dal consulente legale Guido Grimaldi e Clifford Chance, nonché delle conclusioni dei rapporti elaborati da lini e Schroeder, quali valutatoli congiunti e da Paribas, quale vaìutatore indipendente. Il consiglio si è convocato per il 22 ottobre per il completamento dell'esame dell'offerta in argomento e per l'assunzione delle conseguenti delibero». Slitta a domani, in seconda convocazione, anche l'assemblea dell'Iri che avrebbe dovuto deliberare l'anticipo di un dividendo di circa 1500 miliardi per il Tesoro. Com'è noto Tiri ha messo in vendita l'86 per cento del capitale Autostrade, destinando il 56" per cento ad un'offerta pubblica di vendita e il 30 per cento ad un nucleo stabile. Al massimo entro la prima settimana di dicembre dovrebbe partire e Autostrade un'Opv che sarà gestita da un consorzio di collocamento cui fanno parte circa 40 istituii di credito e guidato da Comit e Warburg. In complesso l'operazione ha una valore tra i 12ei 13 mila miliardi, 5 mila dei quali arriveranno dagli azionisti candidati al nucleo stabile e gli altri 7-8 mila dal mercato. So la cordala Benetton riuscirà ad aggiudicarsi il 30 per cento, sarà costituita una società con gli imprenditori emiliani (Guidi, Gnzzoni Frascara, Martini, Zannimi e Minuzzi suppurati dalla Manca popolare dell'Emilia) che puntano al 2 percento di Autostrade. La quota di Edizioni Holding salo cosi dal Iti preventivato al 18 percento. Il restante 12 per cento è ripartito tra AcesaBrisa, le autostrade spagnole e portoghesi che hanno il 4 per cento, la Fondazione Cassa di Risparmio Torino, con un altro 4 per cento, 1' Unicredito-Rolo Banca con il 2 per cento e l'Ina, sempre con il 2 per cento. A costituire però un problema per la cordata Renetton c'è il fatto che la partecipazione dell'Ina è in sospeso a causa delle «passivity rules» a cui l'istituto assicurativo è sottoposto a causa dell'Opas delle Generali, il Tar sta esaminando se l'adesione alle operazioni per il 30% di Autostrade rientri o meno tra le attività da considerarsi congelate dalle norme di passività. Intanto, ieri, il consiglio di amministrazione dell'Iri na nominato amministratore delegato Piero Gnudi. «A Gnudi informa un comunicato - sono stati attribuiti i medesimi poteri in precedenza conferiti al Presidente-amministratore delegato Gian Maria Gros-Pietro. Al Presidente Gros-Pietro - conclude la nota - spetta il coordinamento per l'esercizio delle deleghe». (v.cor.] Valori, presidente Autostrade

Luoghi citati: Emilia, Roma, Torino