L'Europa sfida gli Usa nei cieli di Fabio Galvano

L'Europa sfida gli Usa nei cieli Il nuovo polo nel settore missilistico sarà secondo solo all'americana Raytheon. Prima intesa con la Boeing L'Europa sfida gli Usa nei cieli Finmeccanica investe 1500 miliardi Fabio Galvano (.(imbiondente da LONDRA La creazione di un nuovo polo noi settore europeo della Difesa, nell'ambito di un riassetto e di un consolidamento a cui l'Italia partecipa in modo più attivo, ò il succo di un'intesa che nei campi specifici dell'elettronica a scopi militari e dei missili vede coinvolte Finmeccanica, British Aerospace e Aérospatiale Maini. Le operazioni annunciate ieri a Londra dagli amministratori delegati delle tre società - un'esplicita sfida alla supremazia ... • li-: ma - sono due e distinte; ma per il complesso gioco della partecipazioni finisce tutto in un calderone dove sarà presente - nel settore dei missili - persino una piccola fetta della tedesca Dasa, dovutamente scorporata. E' qualcosa di più di un «mettere ordine in cucina». Dice Alberto Lina, amministratore delegato della Finmeccanica: «F' uno sviluppo naturale, di grande valore per clienti e azionisti». Non è una risposta alla fusione annunciala la settimana scorsa fra Dasa e Aérospatialo, che riguarda altre attività soprattutto aeronautiche, bensì un nuovo capitolo nel quadro del consolidamento eurolieo: ne emergono duo complessi che occuperanno il quarto posto mondiale nella graduatoria dei sistemi elettronici e il secondo (dopo l'americana Raytheon) in quella dei missili guidati. L'operazione costerà alla Finmeccanica fra 1000 e 1500 miliardi di lire, in quanto per la prima volta l'Italia si espande in questo settore acquisendo quoto di società estere. I due nuovi nuclei avranno rispettivamente un fatturato di 1 miliardo (l'elettronica) e di 2,5 miliardi di euro (i missili), dando lavoro il primo a 9 mila perenne, il secondo a 10 mila, quasi la mela in Italia. La prima parte della manovra (l'elettronica) riguarda radar terrestri e navali, sistemi di comando e di controllo, impianti di simulazione e addestramento, centri per il controllo del traffico aereo. In questo settore già esiste da due anni una joint venture anglo-italiana, la Alenia Marconi Systems (Ams); ma con l'acquisizione della Marconi da parte della British Aerospace (BAe), e quest'ultima a entrare nel rinnovato gruppo aggiungendovi ciò che, in quel settore, già aveva di suo. Por questo, dando vita a una «nuova» Ams con un perfetto equilibrio nella partecipazione, è stato necessario alla Finmeccanica versare la differenza a BAe. Quanto? «Per ora ci siamo solo accordati sui parametri per il calcolo», dice .John Weslon, amministratore delegato della BAo. Nella seconda parte dell'operazione si prende un'altra società che già esisto, l'anglo-francese Matra BAe Dynamics (Mbd), o la si rinnova come holding che raccoglie nel settore missilistico le esperienze e lo attività di tutti i partecipanti, fornitore naturale di tutti i programmi missilistici europei (e con un portafoglio ordini già saturo por quattro anni). La «Nuova Mbd» - «Il nomo deve ancora essere scelto, si accettano suggerimenti», ha detto Weston - viene controllata fifty-fifty da due gruppi: la stessa Ains anglo-italiana di cui si ò visto prima, in cui Finmeccanica e BAo hanno ciascuna la metà; e l'attuale Mbd trasformata in holding, 75% Aòrospatiale Matra e 25% BAe. Come risultato, la «Nuova Mbd» sarà controllata dai francesi per il 37,5%, altrettanto dagli inglesi, per il rimanente 25% dall'Italia. Ma l'attuale Mbd già comprende il 30% di Lfk, la Lenkflugkoerpereysteme della Dasa. Anche questo entra nella quota di partecipa¬ zione Mbd alla «Nuova Mbd». Con la possibilità, è stato precisato, di accorpare in futuro anche il rimanente 70%: non come partecipazione tedesca, ma eventualmente come cessione (a pagamento, quindi). Resta il fatto che il nuovo complesso parlerà non solo italiano, inglese e francese, ma anche tedesco; con qualche parola di spagnolo, anzi, per la Casa fagocitata dai tedeschi. Se il panorama provoca qualche capogiro, la sostanza è molto più semplice. Sia nel campo elettronico, sia in quello missilistico si preannunciano importanti sinergie; ma non necessariamente chiusure né licenziamenti, in quan- to le attività «dei partner sono essenzialmente compatibili. Spiega Lina: «Noi eccelliamo nei missili superficie-aria (gli Aspide, gli Aster fatti con i francesi, gli Hawk per la bassa quota; nda) ma non in quelli aria-aria e aria-terra. Integrandoci potremo offrire tutta la gamma sui mercati mondiali». Non è forse casuale che per il missile Meteor di cui sarà dotato il nuovo Eurofighter («Typhoon») il nuovo gruppo sia in prima linea; e, in aperta sfida alla Raytheon, abbia proprio ieri raggiunto un accordo con la Boeing; cosa che i piccoli, separati, forse non sarebbero mai riusciti a fare. LA GALASSIA DELLA DIFESA FINMECCANICA ALENIA AERONAUTICA M NEW MBD 50% FINMECCANICA 50% BAE ELETTRONICA DIFESA m J SISTEMI L_T 1Q0% p SOnOMARINI r~| HNMECCANICA ALENIA DIFESA n AVIONICA •1 I FINMECCANICA OTOBREDA SISTEMI l_* |òo% P'ARMA F] FINMECCANICA s EUROFIGHTER 21 °/o FINMECCANICA 37,5% BAE 30,5% PASA 12,5% CASA VELIVOLI DA TRASPORTO MILITARE (medio roggio) " II- LMATTS 50% FINMECCANICA 50% LOCKHEED ASTRIUM SPAZIO UT lzd 25% JT] FINMECCANICA ELICOTTERI AGUSTA-WESTLAND 50% FINMECCANICA 50% WEST LAND

Persone citate: Alberto Lina, Aster, Hawk, Maini, Marconi, Marconi Systems, Weston

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, Usa