Il boss Badalamenti «tifa» per Andreotti
Il boss Badalamenti «tifa» per Andreotti Palermo, grande attesa per il verdetto che stabilirà se il senatore era in contatto con la mafia Il boss Badalamenti «tifa» per Andreotti «Non l'ho mai incontrato e spero che l'assolvano» palermo Mentre il vecchio boss di Cinisi Gaetano Badalamenti, dal carcere americano di Fairton fa sapere che secondo lui Andreotti è innocente e che spera sia assolto, a Palermo il tribunale da martedì 12 è in camera di consiglio per l'attesissimo verdetto che condannerà o assolverà il senatore a vita dall'accusa di esser mafioso. Dall'ala di massime sicurezza nel nuovo carcere palermitano «Pagliarelli» nessuno ha ricevuto il minimo cenno dal presidente Francesco Ingargiola e dai due giudici riuniti con lui. Sia pure con la discrezione imposta dal caso (la legge vieta tassativamente contatti con l'esterno ai giudici mentre sono in camera di consiglio), tuttavia è consuetudine che facciano sapere con un po' di anticipo data e orario approssimativo della lettura della sentenza per mettere in grado le parti ad assistervi com'è loro diritto. Nell'attesa, intanto, è il settantaseienne ex presidente del «Tribunale della mafia» a calamitare su di sé l'attenzione. Assolto pure lui a Perugia per il delitto Pecorelli, in una recente intervista Badalamenti ha negato di aver mai incontrato Andreotti e con uno scatto d'orgoglio da «mammasantissima» di lignag gio ha aggiunto tagliente: «Non incontrerei mai un tipo così» dichiarandosi anche offeso con lui perche l'ha definito mafioso. «Dovrebbe essere un po' più cauto nei suoi giudizi, lui che è stato uno statista. Invece fa come tutti gli altri che mi hanno trasformato in un colosso». «Umanamente - ha ancora aggiunto Badalamenti - spero che Andreotti sia assolto, ma se lo condannassero andrei a piedi da lui a dirgli: "Hai visto? Sei pure tu un boss"». la. r.J
Persone citate: Andreotti, Badalamenti, Francesco Ingargiola, Gaetano Badalamenti, Pecorelli
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