Bologna, candidato ulivìsta cercasi

Bologna, candidato ulivìsta cercasi Ieri riunione plenaria per risolvere il rebus. Ma c'è tempo solo fino al 23 Bologna, candidato ulivìsta cercasi Un 'altra fumata nera. Ora si spera in Parisi Liliana Fabbri B0L0GNA_ Chi sperava die dalla convention dejjli «autoconvocati» dell'Ulivo bolognese uscisse il nome del candidato alla successione di Romano Prodi a Montecitorio è rimasto deluso. Ancora una volta, dopo che nelle ultime tre settimane uno dopo l'altro sono caduti tutti i possibili nomi per il collegio 12, ieri c'e stata una fumata nera, Nella multisala, tra circa duecento ulivisti più o meno doc, molti speravano di vedere comparire Arturo Parisi: ma lui era impegnato a Roma. E In delegazione incaricata di convincerlo a correre per il collegio 12, facendolo tornare sui suoi passi, e rimasta con le mani in mano: lutto rinviato a Oggi, 0 forse a domani, li se Parisi non accettasse? «Meglio non pensarci», é il coro unanime. In sala diversi personali illustri della politica bolognese, ma non solo. liceo il ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro, l'ex sindaco di Bologna Walter Vitali, che ora abita nelle stanzi; della Quercia romana, e una delegazione di casa Prodi: moglie, figlio e fratello, il suono di un'orchestrina e della «canzone popolare» di Ivano Possati non fuga la paura di replicare il gioco al massacro che, alle amministrative, consegnò Bologna a Giorgio Guazzaloca. «Abbiamo le ore contate - ammette Antonio La Forgia, ex presidente della Pecione Emilia-Romagna, da febbraio nelle file dei Democratici -, A questo punto, non ha importanza come si sceglie il candidato, l'importante e che venga fuori». Sulla stessa lunghezza d'onda e Giulio Santagala (anche lui vicinissimo a Prodi), altro candidato uscito di scena meno di 4f! ore fa. In questa babele bolognese, azzarda un'analisi: «L'Ulivo paga una battuta d'arresto importante dovuta alla caduta del governo Prodi, ma paga anche In mancanza di strutture, regole, procedure, che lo facciano diventare una cosa diversa da un gruppo di partiti che si accoppiano per vincere lo elezioni. Il risultato è questa anarchia». Per La Forgia e Santagata, che hanno promosso questo incontro, e indispensabile parlare di Ulivo su basi nuove. «Come cartello elettorale - insiste Santagata - è morto, ma il progetto politico dell'Ulivo va rilanciato». All'assemblea degli autoconvocati è giunto anche l'appoggio di Romano Prodi che, impegnato a Helsinki, ha telefonato a Santagata poco prima dell'inizio del dibattito per fare gli auguri agli «ami¬ ci». «L'Ulivo - ha detto Prodi - è stato l'espressione migliore delle forze riformiste, e grazie a questa formula si sono potuti realizzare alcuni dei grandi cambiamenti necessari al rinnovamento e alla modernizzazione del nostro Paese. Mi auguro che' dal vostro dibattito possano uscire, rinnovate e rinforzate, le ragioni dell'Ulivo». «Mi auguro anche - ha aggiunto - che si possa, a pnrtire dn sperimentazioni ed esperienze regionali, giungere a strutturare l'Ulivo come un soggetto politico». Un soggetto politico: ecco, è questo l'auspicio degli autoconvocati o almeno di molti di loro. «Un soggetto politico permanente, qualcuno potrebbe chiamarlo Partito democratico», dice Santagata. L'esperimento dovrebbe partire in occasione delle elezioni regionali previste in primavera. L'obiettivo è la «lista unica» dell'Ulivo, che per Santagata avrebbe un grande «valore aggiunto». Ma non tutti i partiti che albergano all'ombra dell'Ulivo sono d'accordo. La convention, dal titolo «Le città dell'Ulivo», era stata convocata proprio per questo, ma l'attenzione di tutti è per la scadenza più vicina, quella delle elezioni suppletive del 28 novembre. I tempi stringono: il nome del candidato dovrà essere depositato entro il 23 ottobre. E non consola il fatto che anche il centrodestra stenti a trovare un candidato: i nomi usciti finora - quelli dell'economistn ed ex sindncalista Giuliano Cazzola e dell'ematologo Sante Tura - non convincono tutta la coalizione. Cosi, per il momento, in corsa per il collegio 12 spicca un solo concorrente: Tiziano Lorditi, di Rifondazione. L'Ulivo dovrà fare i conti anche con lui. Prodi telefona «Spero ci si possa strutturare come soggetto politico» E in sala c'è chi dice «Facciamoci partito» Il coordinatore dei Democratici Arturo Parisi: scenderà in campo per le suppletive di Bologna?

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