Jervolino: non basta criticare aspettiamo qualche proposta
Jervolino: non basta criticare aspettiamo qualche proposta Jervolino: non basta criticare aspettiamo qualche proposta Mariella Cirillo NAPOLI Per raccogliere la sfida del Polo, il ministro dell'Interno ha scelto Napoli. Qui, dove le imprese violente della criminalità si trasformano in cicliche emergenze, Rosa Russo Jervolino ha presieduto ieri in concomitanza con il Security Day una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, e ha inaugurato una nuova caserma dei carabinieri. Ma in una giornata all'insegna dell'operatività, c'è spazio anche per un commento venato di polemica: «Aspetto - dice la responsabile del Viminali; - di sentire le proposte, che valuteremo con la massima attenzione, perché giudico ex post, non ex ante. Non faccio come il Polo che boccia una proposta prima ancora che sia formulata semplicemente perché è del governo». Con il ministro hanno partecipato al vertice il sindaco Antonio Bassolino e il neo-questore Antonio Manganelli, chiamato a prendere il posto - domani l'insedia¬ mento ufficiale - di Arnaldo La Barbera. Ma dopo la riunione, inevitabili sono arrivate le domande dei cronisti sulla «Giornata della sicurezza» fortemente voluta da Berlusconi. La Jervolino attende le proposte del Centrodestra e assicura «massima attenzione», liquidando con una battuta le questioni di metodo sollevate dal ricorso al «Security Day» per sottolineare l'allarme criminalità: «Ognuno usa il metodo che crede». E se l'opposizione l'accusa di fare soltanto propaganda, all'inaugurazione della nuova caserma Fuorigrotta, con la partecipazione di abitanti e giovani del quartiere, il ministro si rivolge ai giornalisti: «E vi sembra propaganda questa?», Il Polo chiede più impegno contro l'emergenza criminale e a Napoli il ministro annuncia l'attivazione nei prossimi mesi di una centrale operativa interconnessa, in grado di gestire su! territorio le diverse forze dell'ordine. Polizia, carabinieri, guardia di Finanza e vigili urbani parteciperanno assieme anche ad un altro progetto di cui si è discusso ieri: entro i primi mesi del 2000 nel capoluogo campano sarà operativo l'agente di quartiere, che dovrà garantire presenza e controllo nelle strade. I! «Security Day» del Polo accende il confronto a distanza, ma vede anche il sindaco di una città che di problemi di sicurezza è afflitta da sempre invitare lutti ad una maggiore collaborazione. Bassolino chiede di smorzare i toni e glissa su una gaffe di Forza Italia, che ha preceduto la «giornata della sicurezza» nella vicina Salerno: per errore è finita ai giornali una nota interna in cui si invitavano le strutturi! locali a evidenziare «le inefficienze e inadempienze degli amministratori» la dove il partilo è all'opposizione, esaltando invece nelle situazioni opposte «i successi ottenuti». Per Antonio Bassolino l'importante e comunque che «vi siano proposte concrete e costruttive, e chi si abbassi i! tono delle poi' miche». Un esempio? «C'è un pacchetto-sicurezza in Parlamento ricorda il sindaco di Napoli - si discuta, si confrontino le proposte». E se c'è ancora molto da fare, non si dimentichino, esorta Bassolino, i risultati ottenuti dalle forze dell'ordine: «Ritengo discutibile e non so quanto giusto dire che a Milano non si può uscire di sera. Una frase del genere, prima e oltre che rivolta al governo, diventa sbagliata verso le forze dell'ordine e le istituzioni milanesi». Che ci sia molto da fare ancora, tuttavia, non sfugge al ministro Jervolino che ieri ha indicato alcuni obiettivi da perseguire, a Napoli ma anche in altre città esposte al rischio-crimine. Dalla necessità di un più intenso lavoro di intelligence («occorre capire quali sono le nuove catene malavitose»), al rafforzamento del rapporto con la magistratur i («accanto al lavoro delle forze dell'ordine c'è un versante giustizia che deve funzionare»). Ma il ministro riconosce l'urgenza di un maggiore impegno anche contro racket ed usura: «In proposito - sottolinea c'è una situazione un po' paradossale. Abbiamo una nuova legge, fondi a disposizione, un commissario antiusura. Aspettiamo di avere dalla Corte dei conti anche il regolamento che permetterà l'incentivazione della lotta».
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