«Combattiamo insieme l'esercito del male»

«Combattiamo insieme l'esercito del male» Il Cavaliere presenta la ricetta del Polo contro la criminalità: la sinistra non risolverà il problema «Combattiamo insieme l'esercito del male» Berlusconi: siamo al 52%. La sinistra vuol farmi un trappolone Fabio Potetti MILANO Sarà anche il security day con novantasette teatri e tre piazze in diretta tv, sarà anche la risposta di Forza Italia a crimini e scippi, ma i tremila che si spellano le mani al Palalido, da Silvio Berlusconi vogliono sentirsi dire una cosa sola: «Abbiamo il 34,2% dei consensi, con il Polo arriviamo al 52,6%. Siamo la maggioranza reale del Paese, il nostro programma sulla sicurezza lo attueremo nei primi cento giorni di governo». E allora via con il coro di Verona, le bandiere azzurre, i nuovi cappellini blu con la scritta «Forza Silvio» e pure i depliant di una ditta che offre gli illegali spray antiscippo, bastoni da difesa e pure gilet o sottocamicia antiproiettile. Forza pure con Natalia Estrada che rispunta nel parterre in mezzo allo stato maggiore del partilo dove si vedono pure quelli de «Le Iene» e Patrizia Rossetti, diva del fitness tv che risponde piccata: «Perché sono qui? Che domanda... Per Silvio!». Silvio Berlusconi si fa attendere fino a mezzogiorno. Poi dal palco ovviamente azzurro, sciorina prima il repertorio di sempre spaziando dal Kgb - «Tre governi non hanno detto niente» - al ribaltone - «La sinistra è al potere non dopo limpide elezioni» - e poi a quello che chiama trappolone. Che poi sarebbe «la legge sul conflitto d'interessi che vorrebbero fare per impedirmi di presentarmi agli italiani». Mi. è sulle proposte contro la criminalità, che il leader di Forza Italia raccoglie più applausi: «Perché la prima libertà è quella di non avere paura. E i governi di sinistra hanno sempre sottovalutato questo problema. Anzi, hanno utilizzato la lotta alla mafia per com¬ battere gli avversari politici, come nel caso di Andreotti». Ma dopo le bastonate, da Berlusconi per il governo arrivano anche le carote: «Questo programma deve essere discusso nel Polo ma anche con l'Esecutivo, perchè l'esercito del male si può vincere solo combattendo insieme». E poi, giù la ventina di punti: «Il Parlamento indichi le priorità in tema di giustizia e criminalità. Il Guardasigilli e il ministro dell'Interno facciano una relazione annuale. La titolarità delle indagini torni alla polizia e non alle Procure, dove troppo spesso i magistrati scelgono di indagare su quei casi che li fanno finire sui giornali, non pensando alla sicurezza dei cittadini». I cittadini, a parte quelli che sventolano le bandiere al Palalido, si vedono sul mega schermo, facce qualunque e frasi di rito: «Abbiamo paura», «Lo Stato non fa niente», «Ho perso la fiducia». E fa niente se tra quella gente della strada c'è pure un farmacista di An, candidato alle ultime provinciali. A tutti, Silvio Berlusconi offre una risposta, una ricetta. A partire dalla centrale unica delle forze dell'ordine, che per il leader degli Azzurri sarebbe solo un primo passo: «La soluzione sareb- be quella di avere un unico corpo di polizia, ma ci vorrà tempo». Berlusconi con cautela apre anche all'utilizzo dei pentiti: «Sì ai confidenti e informatori segreti, ma non come fonte di prova ai processi, solo come spunto per le indagini». Chiede poi che si gli agenti in ufficio tornino per strada, salvo tenere aperti 24 ore al giorno i commissariati anche con l'utilizzo di personale civile. Gli applausi arrivano quando invoca la scomparsa delle mito blu a chi non ne ha reale bisogno, «perchè ci sono troppi politici e magistrati che le usano come status symbol. Come i telefonini blu, i motoscafi blu e gli elicotteri blu». Berlusconi vuole anche un giudice territoriale per i processi per direttissima contro i criminali, che devono stare in carcere fino al momento del giudizio e non «liberi come adesso». Che magistrati e giudici abbiano carriere separate, che ci siano incentivi legati, alla produttività per i poliziotti - «Ogni commissariato si dia un limite, al raggiungimento scattano.i compensi» - che ci siano mezzi adeguati, che vengano costruite carceri nuove, dove i detenuti siano divisi per reati, per età e posizione processuale «cosi che le carceri non siano scuole del crimine». Poi vuole l'istituzione di un fondo per le vittime della criminalità, che cer¬ te spese siano deducibili dalle tasse. E che le nuove tecnologie siano a disposizione della sicurezza «perchè il controllo del territorio è l'unica strada da percorrere e so che a Milano in un quartiere, in viale Fulvio Testi, si sta lanciando uri progetto pilota con una telecamera in ogni angolo». Alla fine del pacchetto arrivano anche le proposte sugli extracomunitari - «Rispettino le nostre leggi, non mettano i piedi sul tavolo» - da «accogliere a braccia aperte quelli che sono qui a lavorare, da mandare a casa quelli che vengono per delinquere». L'ultima tirata ò contro il governo: «La sinistra ha da sempre sottovalutato questo problema, poi ha annunciato di aver stanziato 3000 miliardi che nella finanziaria sono diventati 376». Quando partono le note dell'inno di Forza Italia, Berlusconi si mescola al coro. Ma prima, a ricordare che bisogna fare in fretta, cita Papa Giovanni Paolo II - «Il tempo urge e non concede spazio all'attesa inerte, alla mediocrità timorosa» - questa volta arruolato pure lui. LA RICETTA DEL POLO 1. Oggi i pm hanno la direzione della attività di polizia per quanto riguarda le indagini. Le forze dell'ordine, invece, dovrebbero avere la possibilità di condurre autonomamente indagini per un tempo di almeno tre mesi. 2. Il Parlamento deve decidere la priorità dei reati da perseguire. Ogni anno i ministri di Grazia e Giustizia e dell'Interno devono fare una relazione al Parlamento che deve decidere le priorità di intervento. 3. Unica centrale operativa tra le forze dell'ordine. 4. Togliere addetti alla sicurezza che operano negli uffici per impiegarli sul territorio. i reati di strada 8. Separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati inquirenti. Aumento dello stipendio agli uomini delle forze dell'ordine, con conseguente introduzione di criteri sia di meritocrazia sia di responsabilità. 10. Dotazioni e formazione adeguate degli uomini delle forze dell'ordine, anche per quanto riguarda le armi. 11. Tecnologie e strumenti moderni per le indagini. 12. Nuove carceri, più moderne, con detenuti divisi per età e per durata della pena da scontare. 13. Istituzione di un fondo nazionale per le vittime dei reati SU e non alle Procure, dove ppo spesso i magistrati scelgodi indagare su quei casi che li no finire sui giornali, non nsando alla sicurezza dei cittani». I cittadini, a rte quelli che entolano le ndiere al Palao, si vedono l mega schero, facce qualune e frasi di rito: bbiamo paura», o Stato non fa niente», Ho perso la fiducia». E fa niente tra quella gente della strada è pure un farmacista di An, ndidato alle ultime provinciaA tutti, Silvio Berlusconi offre na risposta, una ricetta. A parti dalla centrale unica delle for dell'ordine, che per il leader gli Azzurri sarebbe solo un rimo passo: «La soluzione sareb- ggpattività di polizia per quanto riguarda le indagini. Le forze dell'ordine, invece, dovrebbero avere la possibilità di condurre autonomamente indagini per un tempo di almeno tre mesi. 2. Il Parlamento deve decidere la priorità dei reati da perseguire. Ogni anno i ministri di Grazia e Giustizia e dell'Interno devono fare una relazione al Parlamento che deve decidere le priorità di intervento. 3. Unica centrale operativa tra le forze dell'ordine. 4. Togliere addetti alla sicurezza che operano negli uffici per impiegarli sul territorio. 8. Sepaazioe delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati inquirenti. Aumento dello stipendio agli uomini delle forze dell'ordine, con conseguente introduzione di criteri sia di meritocrazia sia di responsabilità. 10. Dotazioni e formazione adeguate degli uomini delle forze dell'ordine, anche per quanto riguarda le armi. 11. Tecnologie e strumenti moderni per le indagini. 12. Nuove carceri, più moderne, con detenuti divisi per età e per durata della pena da scontare. 13. Istituzione di un fondo nazionale per le vittime dei reati lavorare, da mandare a casa quelli che vengono per delinquere». L'ultima tirata ò contro il governo: «La sinistra ha da sempre sottovalutato questo problemapoi ha annunciato di aver stanziato 3000 miliardi che nella finanziaria sono diventati 376»Quando partono le note dell'inndi Forza Italia, Berlusconi si mescola al coro. Ma prima, a ricordare che bisogna fare in frettacita Papa Giovanni Paolo II - «Itempo urge e non concede spaziall'attesa inerte, alla mediocrittimorosa» - questa volta arruolato pure lui.

Luoghi citati: Milano, Verona