Farfalle tra i grattacieli

Farfalle tra i grattacieli LA MIGRAZIONE DELLE MONARCA Farfalle tra i grattacieli In viaggio dal Nord degli Usa al Messico TRA i grattacieb e gli elicotteri di New York in questi giorni si vedono volare farfalle dalle ali arancioni e nere. Sono le farfalle Monarca, che in settembre e ottobre migrano verso il Messico attraversando la costa est degli Stati Uniti e le isole di Manhattan e Long Island. Se parlare di migrazione sembra normale per gli uccelli, non lo è per le farfalle. E le Monarca sono l'unica specie capace di sopravvivere a un volo di circa quattromila chilometri. Quest'anno la traiettoria è più bassa del solito, a causa dei forti venti freddi del Nord. Di solito infatti le Monarca volano a più alta quota, sfruttando le correnti termiche prodotte dal riscaldamento dei grattacieb, le cui vette diventano il loro terreno. Le farfalle in volo sono emerse dalla crisalide a fine estate e, se riusciranno a vincere gli ostacob dei predatori, del clima, del viaggio di andata e ritorno, vivranno dagli otto ai nove mesi. Sono le condizioni ambientali a guidare le Monarca e a spingerle a spostarsi. Quando le farfalle emergono dal loro bozzolo alla fine dell'estate, anziché consumare le loro energie accoppiandosi e depositando uova, riconoscono che l'aria è più fresca e che devono prepararsi a imma- fazzinare nell'addome combustiile per un grande volo. Durante la migrazione verso Sud, le farfalle si fermano di notte a raccogUere polline, raggruppate a grappoli sui rami aegli alberi. Per questo motivo, e per la loro capacità di lasciarsi condurre dalle correnti aeree durante il viaggio riescono a mantenere costante o addirittura ad aumentare il peso. «Il fenomeno della migrazione delle farfalle è stato scoperto negli Anni 70 - spiega il biologo Jim Lovett dall'Università del Kansas - quando una Monarca catturata e targata in Minnesota fu trovata in una colonia messicana. Da allora migliaia di statunitensi, dagli scienziati agli studenti o ai naturalisti, si occupano di osservare e spesso targare questi insetti, per seguirli nel loro volo». La coordinazione del lavoro e lo scopo del programma Monarch Watch (il cui sito Internet curato dallo stesso Lovett è all'indirizzo http://www. monarchwatch.com che si occupa di raccogliere e analizzare dati, con i quali cercare di risolvere i misteri legati a questo viaggio. «Non è chiaro come facciano le Monarca a trovare il loro sito ogni anno - continua Lovett - Sembra che conoscano la strada anche se chi ha fatto il viaggio prima di loro appartiene alla generazione delle trisavole. Sono stati identificati due percorsi principaU: le farfalle provenienti dal Canada e dalle zone a Ovest della Rocky Mountains seguono la costa Ovest degli Stati Uniti verso la California, e quelle che popolano il Centro Est degli Usa seguono la costa Est verso il golfo del Messico». Da una parte trovano alberi di eucabptus, pini e cipressi Monterey, dall'altra la vegetazione delle montagne messicane a tremila mila di altezza, in zone identificate solo nel 1975. L'altitudine, l'umidità, il tipo di vegetazione tropicale, sono le caratteristiche comuni ai luoghi dove le farfalle arrivano agli inizi di novembre per trascorrere l'inverno. Nella seconda settimana di marzo le Monarca cominciano a scendere a valle e a spostarsi verso Nord. Lo sbocciare dei nuovi fiori sulla strada del ritorno permette alle sopravvissute di depositare le uova nel Sud degli Usa per poi morire lasciando alla seconda generazione la fine del viaggio. Nel corso dell'estate, il numero di farfalle cresce in maniera esponenziale, perché le nuove nate, non più preoccupate di sopravvivere ali'inverno, possono dar vita a centinaia di larve. Così da ripopolare, nel giro di tre o quattro generazioni, gli Stati Uniti. Marta Cerù Sono l'unica specie in grado di volare per quattromila chilometri