Bettini a caccia dell'ultimo traguardo nella sfida di Coppa Tchmil-Boogerd di Gianni Romeo

Bettini a caccia dell'ultimo traguardo nella sfida di Coppa Tchmil-Boogerd Ciclismo: oggi si corre il Lombardia, la Sanremo d'autunno Bettini a caccia dell'ultimo traguardo nella sfida di Coppa Tchmil-Boogerd Gianni Romeo Inviato a VARESE Il lago e il cielo li,inno lo stesso colore. Grigio cupo. I corridori hanno gli stessi pensieri. La vacanza. Il Giro di Lombardia, oggi da Varese a Bergamo, chiude la tormentata stagione del ciclismo. Era meta febbraio quando Savoldelli vinsi; a Laigueglia la prima corsa I degna di attenzione. Siamo a meta ottobre quando Andrei Telimi! sta per conquistare la Copi» del Mondo, in pratica, la quarta maglia iridata della stagione. Non stupitevi. Forse non ci avete mai pensato, tua il campione del mondo nel ciclismi) non e uno soltanto. In realta sono quattro, 1 due ufficiali intanto, FreireGomez per la strada e Illirici) per la crono. Poi c'è il re delle corse a tappi;, che idealmente è Armstrong, padrone del Tour. P.d eccoci al campioni'della regolarità, adii si guadagna i punti come nella Formula l, attraverso i piazzameli! i nelle dieci corse più importanti della stagione. In teoria la Coppa del Mondo assegna il titolo più vero; in pratica è il più noioso. Pensate se davvero la maglia iridata andasse a un uomo coinè il quasi trentasettenne Tchmil. Aveva vinto soli auto la Sanremo, bruciando allo sprint Zabel. Poi ha raggranellato molti punti, mettendone 00 di margine Ira se e Boogerd, l'unico che oggi può ancora superarlo dopo l'infortunio di Vandenbroucke. Ma anche Boogerd non ha fatto i fuochi aritificiali: un successe), l'Anistel. Meglio la lotteria di un giorno come a Verona per assegnare l'iride che dieci corsi; da ragionieri. Si disputano due competizioni una dentro l'ultra, sul duro percorso che unisce Varese a Bergamo. Della prima si è detto: Tchmil contro Boogerd per la Coppa. La seconda sfida è molto più interessante: tutti contro tutti per l'ultimo traguardo dell'anno. Non perdetevela, in tivù. Il Giro di Lombardia è la Sanremo dell'autunno, anzi e corsa più vera perché non basta un colpo di fucile sull'ultima gobba per conquistarla. Gli ultimi 100 km vanno su e giù senza respiro, anche se le r y salite non sono di prima categoria. Ma metteteci il clima autunnale, metteteci le fatiche di una lunga stagione e capirete che i corridori vanno a scalare idealmente un Mortirolo, prima di approdare a Bergamo. Sono in molti a prenotarsi. Canienzind lo svizzero, vincitore un anno fa in maglia iridata. E Ullrich il tedescone, mai così in palla anche nelle coree in linea: con i primissimi al Mondiale, terzo alla Milano-Torino. Poi c'è Tafi rianimato dal Giro del Piemonte, c'è la schiera degli altri azzimi guidati da Casagrande e Celestino che non ci stanno a chiudere con l'immagine nebbiosa del Mondiale. Infine Bettini ha almeno due buone ragioni per fare il malto. Lui non ha corso a Verona e la cosa non gli è andata giù. Vuole farlo sapere. E poi è l'italiano meglio piazzato in Coppa del Mondo, ottavo. Briciole rispetto al passato, che ha visto sei successi negli anni '90, con la doppietta di Bartoli nel '97 e nel '98. Ma Bellini può ancora risalire fino a terzo. E un successo a Bergamo per lui sarebbe come bere un bel bicchiere d'acqua fresca, che lo aiuterebbe a digerire il rospo di Verona. e. **** Paolo Bettini e ottavo in Coppa del Mondo