Zoppico, dunque sono di Pierangelo Sapegno

Zoppico, dunque sono IL GRANDE MIRACOLATO SUBITO PROTAGONISTA IN PISTA E FUORI Zoppico, dunque sono Tutto Michael minuto per minuto retroscena Pierangelo Sapegno inviato a KUALA LUMPUR SIAMO di nuovo qui, «siamo noi che abbiamo voluto venire». C'è una pista in mezzo alle palme e c'è qualcuno che guarda dalle colline. Siamo di nuovo tutti qui, davanti a Schumacher: «Sto bene, non ho preso analgesici, non ho avuto bisogno di medicinali. La gamba non mi ha fatto male». Però, ogni tanto la trascina. Pioveva dalla mattina. Alle 11 meno cinque era già un'ora che Franco Scardinaro gli stava con la telecamera incollata addosso, per una tv tedesca. L'ha spiato come una padrona del suo tempo: non è mai andato una volta a fare pipi. Negli altri gran premi ci andava tutte le volte che rien¬ trava ai box. La telecamera di Truman Show ha inseguito lentamente i suoi movimenti. Schumacher è arrivato alle 9, assieme a Corinna, la moglie, dall'hotel Pam pacific. Ha mangiato la pappa di verdure crude che gli ha preparato Balbir Sing, il suo guru indiano: cavolfiori, zucchine e carote. Alle 9 e mezzo è andato alla riunione tecnica con gli ingegneri, poi è venuto ai box e cercava già la sua tuta. Non ha fatto il pisolino di un quarto d'ora che si concede tutte le volte prima della gara. Non ha parlato con Irvine. Non ha pregato. L'hanno circondato i fotografi. Ha sorriso. E' salito sul muretto di fronte alle tribune, ha salutato i tifosi che lo chiamavano. C'erano due bandiere della Finlandia. Ha alzato la mano per salutare, è sceso, è tornato ai box. La macchina era già pronta. Irvine è arrivato all'ultimo momento caracollando stancamente, con la tuta tirata giù a metà. Schumacher stava già entrando nella Ferrari, prima la gamba destra, poi quella sinistra. Corinna ha incontrato Edmond, il papà di Eddie e Kristine, la mamma. Si sono messi insieme davanti a una tv. Edmond aveva i suoi soliti calzoni corti e la maglietta bianca. Non aveva il cappellaccio da cow boy. Corinna aveva una maglietta rossa con ricami sul petto e un po' corta sui jeans che si allargavano a campana in fondo, con disegni zingareschi. I capelli biondi raccolti e la baguette Fendi, una piccola borsa che va tanto di moda, grande come una pagnotta francese. Hanno sorriso per tutto il tempo. Schumacher ha fatto 32 giri. Quand'era in macchina parlava via radio con Ross Brawn, che è stato quasi tutto il tempo in piedi davanti alla macchina di Irvi¬ ne. Quando Schumi tornava ai box, discuteva con Ignazio Lunetta. Una sola volta ha parlato con Todt: due minuti in tutto. Una sola volta è andato alla macellili.i: per quasi tutto il tempo è rimasto fermo a guardare il monitor. Alla fine delle prove ha fatto il quinto tempo. E' sceso e ha guardato le gomme. Erano spiattellate quasi da buttar via. Vuol dire, spiegano, che ha provato solo per la gara, che non gliene fregava niente dei tempi. E' tornato Schumacher. C'è Herner Buckinger, il suo addetto stampa, che cammina tranquillo fuori dai box. Michael s'è fermato a lungo a parlare con Half, suo fratello. Poi ha incontrato i giornalisti. Ha detto: «Devo dire che oro abbastanza rilassato. Mi sentivo come se non ci fosse mai stato un intervallo. Ci sono momenti, mentre guidi che pensi che era tanto tempo che non guidavi [liti. Poi ti guardi e dici: è tutto come prima. C'è stato un atti ino che la macchina s'è girata un po' di più, e allora m'è volato un pensiero per la testa, mi sono chiesto che succede se ho di nuovo un incidente. Ma è stato solo un attimo». Siamo di nuovo qui, tre mesi dopo Silverstone, dentro questo Truman Show. «Zoppico ancora un po'. E' una questione psicologica». Ha detto che ha pensato solo alla macchina, non a se stesso. E' tornato il martello della Ferrari. Ha sentenziato: «Prevedo che sarà molto dura per Eddie, perché siamo molto affidabili e competitivi come macchina. Ma non so quanto possa essere competitivo Eddie. Però, pure Hakkinen l'ho visto molto prudente, poco aggressivo». Il cielo oscurava tutto. La televisione spiava tutto, sbirciava anche le sue mani. Siamo di nuovo qui, eccoci qui.

Luoghi citati: Finlandia, Kuala, Silverstone