INCUBI ASIATICI

INCUBI ASIATICI LA CINA E IL COUPÉ IN PAKISTAN INCUBI ASIATICI Luoyan-Shen Adistanza di poche ore il golpe in Pakistan e la bocciatura americana del trattato sul bando dei test nucleari hanno .fatto precipitare l'Asia in una spirale di tensione dove aleggiano oggi forse più (he mai incubi di guerre atomiche. 11 Pakistan e infatti una potenza nucleare dichiarata e i militari cheoggi hanno preso il potere sono quelli che mesi fa si lamentavano per l'ordine di ritirarsi davanti al fallimento dell'offensiva contro l'India in Kashmir. Dall'altra parte del continente un proseguimento dei test atomici americani potrebbe mettere in tutt'altra luce il progetto del sistema missilistico (TMD) che gli Usa vogliono c ostruire insieme a Giappone e Sud Corea, Finora la cautela mostrata dall'India rispetto al golpe in Pakistan e il tempestivo annuncio della Cina, che comunque da parte sua ratificherai! trattato sul bando ilei test atomici, provano che la situazione e sotto controllo. Ma dietro la freddezza di facciata la tensione e altissima. Mercoledì Pechino, maggiore alleato del Pakistan, si è detta preoccupata per gli eventi del Paese. I/a (-ina, come Washington, e stata presa di sorpresa dal colpo di stato e non lo appoggia. La Cina infatti nei mesi scorsi aveva fatto pressioni sul Pakistan perchè recedesse dalla sua campagna in Kashmir e ciò l'aveva riavvicinata all'India. I due giganti asiatici hanno in comune una fitta agenda di riforme economiche interne che richiedono pace sul fronte esterno. La ripresa delle esportazioni cinesi negli ultimi tre mesi, frutto della ripresa asiatica, prova quanto sia importante per Pechino la stabilità esterna. Il colpo di stato quindi scrive un grande punto interrogativo sulla stabilità della regione che si sta appena riprendendo dalla crisi finanziaria del 1997 ed è alle prese con la difficile questione di Timor est, che a sua volta potrebbe destabilizzare l'Indonesia, quarto Paese più popoloso del mondo. Inoltre la bocciatura americana del bando e il seguente scontro tra senato e presidenza, scrive un altro grande punto interrogativo sull'affidabilità della politica estera degli Stati Uniti. Improbabile che ciò si trasformi immediatamente in nuove e drammatiche decisioni americane in Asia, ma certo il Senato ha bocciato il bando per timore degli «stati criminali» ma anche per la preoccupazione di una corsa nucleare in India e Pakistan e per presunti furti di segreti atomici da parte cinese. Ma certo ciò mostra come in Asia tutto possa essere apppeso a un filo e manchino quei rapporti diplomatici abbastanza saldi che hanno impedito alla crisi jugoslava di trasformarsi in una guerra europea.