Pino Rauti indagato per la strage di Brescia

Pino Rauti indagato per la strage di Brescia Terza inchiesta sulla bomba del 74 Pino Rauti indagato per la strage di Brescia 7/ segretario della Fiamma coinvolto dalla testimonianza di un pentito BRESCIA Pino Rauti, segretario del Movimento sociale- Fiamma Tricolore ed ex dirigente dell Msi, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Brescia nell'ambito della terza inchiesta sulla strage di Piazza della Loggia. L'ipotesi di reato, secondo quanto si è appreso, ò quella di concorso in strage, mentre non si conoscono le accuse che vengono mosse all'esponente politico dai Pubblici ministeri bresciani. Nella terza inchiesta sulla bomba, che il 28 maggio del 1974 uccise otto persone e ne ferì 103 nel corso di una manifestazione sindacale, risultano indagate quindici persone, sui nomi delle quali i magistrati bresciani mantengono il riserbo. Secondo quanto si è potuto apprendere, il coinvolgimento di Pino Rauti sarebbe dovuto alle dichiarazioni di uno dei collaboratori di giustizia sentiti nei mesi scorsi dai pubblici ministeri Roberto Di Martino e Francesco Piantoni. Il che fa prevedere nei prossimi giorni qualche polemica politica, dato il dibattito in corso sul ruolo e l'utilizzo dei pentiti nelle inchieste. Rauti, per svariati anni deputato del Movimento sociale e poi europarlamentare, era stato anche anche coinvolto nell'inchiesta in relazione alla strage di Piazza Fontana, per poi essere assolto con formula piena. Oltre a quello di Rauti, emerso oggi, sono noti i nomi di altre quattro persone coin- Pino Rauti volte nell'indagine: il generale dei carabinieri Francesco Delfino, all'epoca della strage comandante del nucleo operativo dei Carabinieri di Brescia, l'ex ispettore di Ordine Nuovo per il Triveneto Carlo Maria Maggi, l'ordinovista veneto Delfo Zorzi e il neofascista milanese Mario Di Giovanni. Del coinvolgimento di queste ultime tre persone si era appreso in occasione di una richiesta di proroga delle indagini alla quale gli indagati si erano opposti. Nelle scorse settimane il Consiglio dei ministri aveva emanato un decreto, proposto dal ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto, in base al quale i termini delle indagini per il reato di strage vengono estesi a quattro anni «per consentire - si leggeva nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi - l'utile proseguimento delle indagini per un periodo non superiore a quat tro anni nei confronti di soggetti indagati per i reati di devastazione, saccheggio e strage». Il provvedimento, in attesa di conversione da parte del Parlamento, riguarda solamente fatti avvenuti prima del 1989, anno di entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, e caratterizzati da particolare complessità. Un appello perchè venisse concessa una proroga alle indagini sulla strage di Piazza della Loggia era stato lanciato giorni fa dal premio Nobel Dario Fo e dal presidente della commissione parlamentare stragi Giovanni Pellegrino. Pino Rauti

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