Ma lei non metteva la minigonna? di Oreste Del Buono

Ma lei non metteva la minigonna? •LA LLTTL-RA di O.d.B. Ma lei non metteva la minigonna? GENTILISSIMO signor Oreste Del Buono, vorrei rispondere alla lettera della mamma che si lamentava di certi atteggiamenti e modi di vestire dei giovani. Non sono giovanissima, anzi, penso di essere coetanea della signora in quanto ho due figli che hanno circa la stessa età dei suoi, però tanti giudizi da lei espressi sui giovani non li condivido. La signora è rimasta molto male quando il figlio maggiore è tornato a casa con i capelli tinti. La signora sembra avere; una specie di legge sull'educazione dei suoi figli e su quello che possonoo non possono fare fino alla maggiore età, tipo «l'orecchino lascia un segno permanente perciò fino alla maggiore età sarà la mamma a decidere se si può o non si può fare, dopo di che via libera al buco». Penso sia così anche per un tatuaggio. Ma allora, signora, visto che è il suo figlio ventenne (e perciò maggiorenne) a essersi tinto i capelli, perché si è sentita tanto delusa? Prima o poi si vedrà arrivare gli altri due con buchi, tatuaggi e quant'altro in seguito verrà inventalo. Stanno solo aspettando la maggiore età, per sentirsi liberi. Ma lei signora è mai stata giovane? Non ha mai portalo la minigonna? E il maxi cappotto? Erano il mio sogno, mio padre me li proibiva dicendo: «Sembrate delle pecore tutti vestiti allo stesso modo, non avete idee vostre». (Signor Oreste so che non era questo il vero motivo in quanto il mio papà è meridionale e il maxi cappotto ai miei fratelli lo faceva usare). Allora, signora, se ha portato mini e maxi mi scusi, ma anche lei è una pecora. Anche io ho due figli, un maschio e una ragazza di 19 anni alla quale alla nascita mi sono rifiutata di far fare i buchi ai lobi per non farla soffrire inutilmente. Aveva 9 anni quando mi ha chiesto di farle fare i buchi io l'ho accompagnata dall'orefice e non ho avuto il coraggio di guardare; qualche tempo dopo ci è ritornata da sola e si è fatta fare altri buchi. Bene, io non l'ho chiamata pecora, lei era felice ed ero felice anch'io. (Mia figlia è una ragazza deliziosa, ha appena terminato il liceo classico e si è iscritta all'università). Al maschio mio marito non ha permesso di farsi il tanto sospirato buco o i tanto amati capelli biondi, ma ammiro la coerenza di mio marito, non gli ha detto «a 18 anni potrai fare i comodi uoi», ma un no definitivo. Può anche darsi che un giorno o l'altro il mio Paolo torni a casa biondo o con l'orecchino, suo padre di sicuro non lo chiamerà pecora, ci rimarrà male come lei, signora, nel vedere il suo ragazzo biondo, ma capirà che ai giovani servono le divise anche per crescere. Vorrei farle una domanda: lei è un insegnante?. Carmela Labate, San Mauro Torinese GENTILE Signora Labate, la sua lettera è interessante-, lì estremamente positiva e mi auguro che altre mamme la pensino come ei. 11 trasformismo è quasi inevitabile. A una certa età essere un altro o un'altra è di prescrizione. E non vuol elire cose brutte, solo seguire un poco la fantasia alla moda. Oreste del Buono

Persone citate: Carmela Labate, Gentile Signora, Labate, Oreste Del Buono