Tirar mattino intorno alla Buchmesse di Maria Laura Rodotà

Tirar mattino intorno alla Buchmesse Francoforte Tirar mattino intorno alla Buchmesse Maria Laura Rodotà inviata a FRÀNCÒTÒRlf o n e ER capire dove va la cultura contemporanea vale la pena di andare a Francofone Perchè: 1) Benché i tipi editoriali neghino la nascita di «tendenze», col passare dei giorni le tendenze le annusano, o in caso le inventano per tutti noi. 2) Benché editori, editor, agenti e scout (i cacciatori tli novità delle case editric+i) fingano di annoiarsi, si divertono moltissimo, tirando mattina, bevendo troppo, stringendo rapporti (anche biblici) che non producono bambini ma offerte librarie in giro per il inondo. 3) Dopo poco tempo molti editor, come i padroni coi cani, cominciano a somigliare ai libri che pubblicano. Per cui basta andare a una delle tante feste per avere un colpo d'occhio internazionale ed esauriente. Vedi Morgan Entrekin, quarantenne ganzo coi capelli alla Dik Dik e la responsabilità storica di aver lanciato i minimalisti alla Mclnerney, e ti senti in una storia ili yuppies cattivi, coca e modelle. Vedi signore in età e abiti retro che curano romanzi d'amore, e le immagini con qua]' che anno in meno e qualche volani in più sulla copertina ili un Harmony. Vedi Sonny Mehta, boss indiano-americano della Knopf, e non ti stupisci se molla parties ciucchissimi per andare nòbilmente alla cena defilata (la presiede un donnone della «fondazione per la diffusione dell'olandese nel mondo») in onore dello scrittore Ugandese Moses Isogawa. Gli altri, meno nobili, scaricano Isogawa e girano. Come ogni anno, lamentandosi nel fumo di ima discotecaccia dove Ken Follett suona, malissimo, con la sua band. Ma applaudendolo, qui si sa bene che gli autori di bestseller fan pagare gli stipendi anche ai più sofisticati. Come ogni anno, discutono se l'ultimo bestseller previsto fa schifo ono. Stavolta é il turno di «Timcline» di Michael Crichton; è un viaggio nel tempo, e «si sa che i viaggi nel tempo non hanno inni venduto», ma poi chissà, Come ogni anno, criticano l'autore più esibizionista. Il premio '99 va a Bret Easton Ellis, in Europa per promuovere «Glamorama»: staziona al bar del Frankfurter Hof, tappa finali! dei giri notturni, visibilissimo sul terzo gradino della scala, tiene banco e si allontana solo per la pipì.Qualcuno suggerisce un ex aequo con Oskar Lafontaine Forse temendo l'ex amico ora Nobel Gunther Grass, clic gli ha appena dato del traditore ed è pure grosso, l'ex ministro Spd ha presentato il suo libro «Il cuore batte a sinistra» circondato da guardie del corpo. Ma la crisi della socialdemocrazia, dicono gli agenti, fuori dalla Germania si vende male. Si vendono bene, inveci!, testi storici anche seri sul secolo die finisce, cose americane New Ag,e per neo-babbioni/e, i figli del baby boom che invecchiano (vanno fortissimo i libri suH'osteojxirosi); meno bene certi gialli, persino ciucilo di Brad Melzer, collaboratore di Clinton, su una figlia tossica alla Casa Bianca. E poi ci sono le bufale, libri pompati con aste frenetiche però orrendi, proposte in poche pagine che risulteranno tutt'un'altra cosa. E ci sono gli scenari, tra una birra e l'altra, sul futuro dei libri e dell'editoria. 1 duri e puri si scambiano dritte su «piccoli» bravissimi di strani paesi, e sperano nelle previsioni che danno i grandi gruppi sempre più grandi ma anche i piccoli editori di qualità di nuovo prosperi; specie se si appoggiano a Internet. Anche se gli esperti, prima di crollare ubriachi o di inseguire editor spagnole rassettate modello Almodovar, dicono che gli e-book, scaricabili su computer grazie ai nuovi software, per qualche anno ancora non andranno. Chi ha visto il software in fiera concorda: anche quello Microsoft, ora adottato da Mondadori, dopo un po' sguercia gli occhi, anche da sobri.

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