Bello, ma squattrinato nell'orrore della società spettacolo

Bello, ma squattrinato nell'orrore della società spettacolo Bello, ma squattrinato nell'orrore della società spettacolo Giuseppe Culicchia BRET Easton Ellis continua a scrivere libri che fanno discutere, e che disturbano: così accadde sia con Meno di Zero (1985), primo disincantato ritratto della cosiddetta Mtv-Generation, che con American Psycho (1981), feroce satira dell'America contemporanea; così accade oggi con Glamorama, il suo nuovo romanzo pubblicato lo scorso dicembre negli Stati Uniti da Knopf e ora in Italia da Einaudi. Ambientato tra New York, Londra, Parigi e Milano tra le scintillanti sfilate della moda, Glamorama segue passo dopo passo l'incedere leggero verso l'orrore di Victor Ward, bellissimo modello ventisettenne fidanzato con la bellissima modella ven- tiseienne Chloe Byrnes, e già apparso nel precedente Le regole dell'Attrazione. Incaricato dall'«amico» Damien di organizzare il party per l'inaugurazione di un nuovo, esclusivo superclub a Manhattan, Victor annaspa tra le dorate sabbie mobili di quel glamour che tanto spazio occupa al giorno d'oggi nelle cronache dei giornali: e fin dalle prime righe Ellis imprime al racconto un ritmo vertiginoso, parallelo alla frenesia della metropoli che fa da sfondo all'azione e sincronizzato con la follia dell'odierna società dello spettacolo. Nel giro di ventiquattr'ore, Victor - che, costantemente senza soldi, vive secondo il motto «se sei bello il mondo ti sembra più bello» parla alternando versi di canzoni a nomi di celebrità, prò- ducendosi in comicissimi mantra in onore della Kate Moss e dei Brad Pitt, degli Herb Ritts e delle Shalom Harlow - riesce a tradire ripetutamente Chloe sia con la ragazza ufficiale di Damien che con l'amante di lui: di cui non ricorda nulla, malgrado sia una sua ex-innamorata dei tempi del college. In un crescendo di dialoghi fulminanti - memorabile tra gli altri quello con l'agente: «In questo momento sto progettando il mio nuovo film dell'orrore politically correct - Roba grossa - Stavamo proprio discutendo su quanti stupri metterci dentro... Dobbia¬ mo anche rendere più attraente l'handicap fisico della protagonista». «Cos'ha che non va?». «Le manca la testa», il party culmina in quello che per Victor è un autentico disastro. Non gli rimane allora che accettare la proposta di un misterioso Mr. Palakon: trecentoniila dollari per recarsi a Londra alla ricerca di Jamie Fields, sua ex-compagna di corso ed ex fidanzata, apparentemente scomparsa. A questo punto il libro sembra sdoppiarsi, e alla satira sociale - di cui Ellis si riconferma maestro - si sovrappone il thriller. In Europa Victor entra in contatto con un gruppo di modelle e di modelli diventati terroristi - «Ciò che accomuna la moda al terrorismo è il senso di insicurezza che entrambi provocano», dice El¬ lis - e poco a-poco, tra scene di tortura e attentati, non riesce più a distinguere tra finzione e realtà: salvo poi rendersi conto che proprio in questo equivoco si cela l'orrore. Criticato in patria in quanto privo di esplicite condanne morali, Glamorama è in realtà un gran libro: divertentissimo e terribile, ma soprattutto inquietante, e capace come pochi altri di catturare lo spirito di questo nostro tempo in cui il confine tra verità e menzogna semplicemente non esiste più, perché l'uria e l'altra si sono confuse tra loro. E indietro non si torna. Ecco come mai le pagine di Ellis disturbano: perfino quando parlano all'apparenza soltanto di sfilate e modelle e vestiti, non hanno niente di rassicurante da dirci. EAOTON ti Liti OlAMOHAhU Bret Easton Ellis Glamorama Einaudi editore 631 pagine. 3S mila lire

Luoghi citati: America, Italia, Knopf, Londra, Manhattan, Milano, New York, Parigi, Stati Uniti