Per Safri annullato l'obbligo di dimora di Adriano Sofri

Per Safri annullato l'obbligo di dimora La Cassazione ha accolto il ricorso dei legali Per Safri annullato l'obbligo di dimora Tra sei giorni prima udienza di revisione del processo Calabresi per i tre imputati ROMA Annullato l'obbligo di dimora per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani. La prima sezione penale della Cassazione ha infatti accolto il ricorso con rinvio presentato dai legali dei tre ex di Lotta Continua' contro l'obbligo di dimora imposto dalla corte a appello di Venezia. E questo, a sei giorni dalla prima udienza della revisione del processo per la morte del commissario capo Luigi Calabresi, per la quale i tre imputati erano stati condannati a 22 anni di reclusione. Nel ricorso Sofri, Bompressi e Pietrostefani hanno chiesto alla Cassazione di annullare l'ordinanza che impone loro l'obbligo di dimora e il divieto di espatrio e prescrive di dichiarare all'autorità di pubblica sicurezza orari e luoghi in cui saranno quotidianamente reperibili; stabilisce di comunicare eventuali variazioni di spostamenti e vieta agli imputati di lasciare l'Italia. Nelle 5 pagine dell'istanza presentata agli alti magistrati del «Palazzaccio» si sottolinea come sia illogico e contraddittorio il ragionamento dei giudici di appello che, se da un lato prendono atto della lealtà processuale dei tre imputati, dall'altro lato affermano che è «ragionevole ritenere che, se sfumasse la speranza di revisione, prevarrebbe su qualsiasi altra ragione ideale il naturale istinto di conservazione della propria libertà». «Non ho letto la motivazione, né so se sia stata depositata, ma considero assurdo - commenta Adriano Sofri al telefono dalla sua casa di Tavarnuzze, piccolo centro nei pressi di Firenze dove vive e dove risiede, come previsto dall'obbligo - che si possa pensare che esista da parte mia, e da parte nostra, un pericolo di fuga fino dal primo giorno: penso sia evidente a chiunque. Inoltre ha aggiunto - considero abbastanza dispersivo che si impieghino dei poliziotti per controllare che noi non scappiamo, dato che i poliziotti e noi sappiamo benissimo che non scappiamo. Spero che queste cose costose e inutili finiscano». «Contento», ovviamente, anche Luigi Gamberini, uno dei legali dei tre imputati «anche in vista del fatto che il processo sta per iniziare. Nelle prime udienze farò subito richiesta di revoca della misura». Spetterà poi alla Corte d'Appello, ha aggiunto l'avvocato, valutare tale richiesta. Gamberini ha comunque ricordato che Sofri, Bompressi e Pietrostefani hanno già ricevuto dalla Corte d'Appello di Venezia l'autorizzazione a partecipare al nuovo processo d'appello, mercoledì prossimo a Venezia, come è loro diritto. Sofri, come si sente alla vigilia del nuovo processo? «Come alle altre vigilie», si è limitato a rispondere l'ex leader di Le. [st.c] Adriano Sofri

Luoghi citati: Firenze, Italia, Roma, Venezia