Vasco Rossi, una canzone per l'Ulivo

Vasco Rossi, una canzone per l'Ulivo Bologna, anche il cantautore alla convention per rilanciare la coalizione Vasco Rossi, una canzone per l'Ulivo Liliana Fabbri BOLOGNA Anche le rockstar hanno un cuore, e quello di Vasco Rossi batte per l'Ulivo: quando domani pomeriggio a Bologna si aprirà la convention organizzata per rilanciare l'Ulivo, in una poltrona della multisala di via dello Scalo sarà seduto anche lui. Il nome di Vasco Rossi figura accanto a quelli di Antonio La Forgia, l'ex presidente diessino della Regione Emilia che la scorsa primavera rinunciò alla carica passando con i Democratici, di Giulio Santagata, uno dei più stretti collaboratori di Prodi, e di tanti altri più o meno noti ulivisti: una quarantina di persone che si sono «autoconvocate» promuovendo l'assemblea. Nessun concerto, nessuna esibizione: Vasco Rossi parteciperà, assicurano gli organizzatori, solo in veste di cittadino e di elettore dell'Ulivo in Emilia. Anche se la sua canzone «Voglio una vita spericolata», si lascia sfuggire qualcuno, sarebbe l'inno più adatto per sintetizzare il travaglio dell'Ulivo anche nella sua terra di origine. A un mese e mezzo dalle elezioni del 28 novembre, quando alcune decine di migliaia di elettori bolognesi saranno chiamati alle urne per scegliere il successore di Prodi a Montecitorio, l'Ulivo stenta infatti a trovare un candidato per il collegio 12. Negli ultimi quindici giorni è stato un continuum di «no grazie». Il primo a defilarsi è stato quello che sembrava l'erede naturale di Prodi: il vicepresidente dei Democratici Parisi, che si è fatto da parte auspicando «una candidatura di tutto l'Ulivo». A stretto giro di posta è arrivato anche il rifiuto di Antonio La Forgia, che ha annunciato di voler continuare la propria attività in Regione. Il terzo no illustre è venuto da Paolo Onofri, uno dei fondatori dell'Ulivo con Prodi: il suo nome era stato fatto proprio da La Forgia, che lo aveva lanciato a ottobre. Un «fuggi fuggi» insomma, che non dà certo una buona immagine della coalizione. Dopo il ribaltone in città che ha portato Giorgio Guazzaloca sulla poltrona di sindaco, la paura di candidarsi in un seggio non più sicuro sembra essere il sentimento dominante. Fino ad ora i Ds non hanno avanzato alcuna candidatura, nella convinzione che il collegio 12 spetti «naturalmente» ai Democratici. E pochi giorni fa Polena ha assicurato che, in breve tempo, «la coalizione di centrosinistra proporrà un candidato di notevole livello e di grande prestigio». Potrebbe essere Giulio Santagata? Economista ambientale, prodiano doc, è l'ultimo candidato uscito dal cappello dei Democratici. E il suo passato all'ombra della Quercia dovrebbe garantirgli il via libera dei Ds, la sua indiscussa fede prodiana il gradimento della base. E anche il primo ad aver accettato l'eventuale candidatura. Sabato sera, forse, l'assemblea degli ulivisti dirà se il collegio 12 ha finalmente un candidato. Il cantautore Vasco Rossi

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