«Irvine? Non m'interessa »

«Irvine? Non m'interessa » FI in Malesia, il tedesco non riesce a essere diplomatico «Irvine? Non m'interessa » Schumacher: ma se capita lo farò passare SEPANG E arrivato in Malesia per vincere e aiutare la Ferrari a conquistare il titolo costruttori, più che sostenere Irvine nel mondiale piloti. Michael Schumacher nella conferenza stampa organizzata dalla Shell inette le carte in tavola e spiega perché ha accettato di correre gli ultimi due Gran Premi. C'è anche Irvine, ma aspetta il suo tumo fuori della sala: la scena è tutta per Schumi. «Non me la sentivo di tornare senza poter camminare correttamente, senza potermi allenare, ma la squadra mi ha chiesto se potevo fare delle prove. Ho detto sì ed è stato un momento bellissimo. Mentre giravo ho cominciato a chiedermi "Come faccio a dire che posso correre?". Quel lunedì era cambiato tutto, mi scoprivo di nuovo a guidare senza dolori. Però non potevo decidere subito, volevo fare altre prove. Le ho fatte per altri due giorni e alla fine ho sentito che volevo correre, che era meglio cambiare idea piuttosto che rimanere scontenti». E al diavolo i critici: «Non mi interessa cosa pensa la gente. So solamente che il dolore è scomparso e che posso divertirmi». Arrivano le prime domande. Ma lei è tornato per sé, per aiutare la Ferrari o per dare una mano a Irvine? «Per me è molto importante il prossimo anno - precisa il tedesco -. Abbiamo davanti un inverno molto lungo, le ultime gare mondiali possono influenzare il Duemila». Poi ribadisce: «Possiamo lottare per il titolo costruttori e per quello dei piloti con Eddie. Ma ho detto chiaramente che io, prima di tutto, corro per la squadra. Non sono molto interessato a Irvine. L'unico modo che avrei per aiutarlo è se gli fossi davanti. In quel caso, ovviamente, lo lascerei passare. Ma è chiaro che, se non sarà così, si dovrà arrangiare. Dovremo riuscire a portare a casa la massima quantità di punti». E' la volta di Irvine: lo mettono subito alla prova. Schumi dice che cercherà di vincere, che correrà per la squadra e che lei dovrà arrangiarsi. Eddie è quasi zucche¬ roso: «Il rientro di Schumi? Fantastico, ho spinto tanto perchè fosse qui. Anche Brawn e Montezemolo l'hanno spinto». E ancora: «Michael è il miglior n° 2 possibile per vincere il Mondiale. Se c'è qualcuno che può battere Hakkinen e le McLaren è lui. Di sicuro sarebbe¬ ro stati più felici se ci fosse stato Salo. Al posto di Hakkinen avrei preferito che il mio compagno fosse rimasto a Ginevra». Non ha intenzione di fare polemica, Irvine. Ma è sottile quando definisce il Mondiale «un magnifico regalo d'addio» da fare alla Ferrari. Spero di farcela, così non avrò rimpianti. Altra domanda velenosa: all'Equatore piove quasi tutti i pomeriggi. E con la pioggia quest'anno è successo di tutto. «Il clima sarà importante ridacchia -. Dipende se finiremo contreoquattroruote...». [r.m.] «Certo non potrò aiutarlo se davanti ci sarà lui: in questo caso dovrà arrangiarsi L'importante è portare a casa punti preziosi» Ultimi giorni di relax per Schumacher con il go-kart, suo passatempo preferito, prima di scendere in pista a Sepang per il Gp della Malesia

Persone citate: Brawn, Hakkinen, Michael Schumacher, Montezemolo, Salo, Schumacher

Luoghi citati: Ginevra, Malesia