Abbado, Scala e Orchestra Rai la classica conquista radio e tv di Sandro Cappelletto

Abbado, Scala e Orchestra Rai la classica conquista radio e tv Da Ferrara a Torino, da Milano a New York, il calendario di opera e concerti Abbado, Scala e Orchestra Rai la classica conquista radio e tv Sandro Cappelletto ROMA In diretta radio e in differita tv tutti i concerti dell'Orchestra Nazionale della Rai di Torino; le prime della Scala e i più significativi appuntamenti d'opera e di concerti, italiani e intemazionali. Un'offensiva coordinata, non casuale, persino «imponente» la definisce, senza nascondere una personale soddisfazione, Vittorio Emiliani, consigliere di amministrazione della Rai. Se di servizio pubblico ancora si potrà parlare, l'informazione puntuale sui principali avvenimenti d'arte e di cultura dovrà dunque intendersi come uno dei compiti istituzionali della Rai. Accanto a lui, il presidente Roberto Zaccaria conferma il diffondersi di «un contagioso entusiasmo» e annuncia il moltiplicarsi di una strategia che intende «stringere rapporti più stabili con le istituzioni musicali, per proporre al nostro pubblico un cartellone scelto tra i migliori cartelloni possibili». Passa attraverso la musica il rito di purificazione di un sistema radiotelevisivo in passato, anche recentemente, non solo distratto ma persino infastidito, se si osava protestare per il trattamento sadico infimo alla musica? Un'attitudine non del tutto scomparsa, se uno degli appuntamenti fissi di Rai Tre viene spostato dalla domenica pomeriggio al sabato mattina alle 9,30, quando anche il più onnivoro dei melomani avrà qualche difficoltà a digerire un Ciaikovskij. La presentazione della nuova stagione di «Ferrara Musica» avvenuta ieri mattina in viale Mazzini, si trasforma così nell'occasione per ribadire l'intenzione di dare «maggiore visibilità» all'informazione musicale in un Paese dove il 50 per cento degli abitanti non ha mai - lo dice una recente indagine Istat occasione di ascoltare il repertorio classico e dove è in corso una progressiva emarginazione della creatività musicale contemporanea, se rifiuta di essere compresa all'interno della marmellata melting-pot. Quattro concerti in differita tivù, sette in diretta radio sono il frutto di un accordo stipulato tra la Rai e la Mahler Chamber Orchestra, la formazione nata per volontà di Claudio Abbado nel 1998 e che ha scelto Ferrara come propria residenza. 11 maestro la dirigerà a febbraio in «Così fan tutte», riprendendo la regia creata da Mario Martone per il San Carlo di Napoli, e nel secondo concerto di Beethoven, con Martha Argerich. L'Orchestra Mahler terrà, a novembre e poi a maggio, una tournée italiana con Daniel Harding, suo principale direttore ospite. Il ventiquattrenne maestro inglese, la meteora più luminosa apparsa nel cielo dei direttori negli ultimi anni, suonerà a Roma, Milano, Genova, Napoli, Reggio Emilia. A Torino saranno il 20 novembre, per i concerti del Lingotto. L'orchestra più presente nell'offerta Rai è ovviamente l'unica che la televisione di Stato ha voluto traghettare nel 2000, quella di Torino. Ormai consolidata nei suoi effettivi e nel suo assetto gestionale, si propone come una delle principali realtà sinfoniche nazionali, e sta acquisendo quella consuetudine con il grande repertorio che costituisce la premessa necessaria per raggiungere poi una più specifica identità. Tutti i suoi concerti vengono trasmessi in diretta (il giovedì alle ore 21 ) da Radio Tre e ripresi dalla tivù. Ma Radio Rai ha ampi accordi di collaborazione anche con l'Orchestra Filarmonica della Scala, la Regionale toscana, quelle della Fenice di Venezia e dell'Accademia di Santa Cecilia. «Oggi Radio Tre è il principale veicolo di comunicazione della musica nel nostro Paese», dice Roberta Carlotto, decisa a trasformare l'emittente che dirige «sempre più in un cantiere aperto sul mondo dei suoni e sempre meno in una istituzione museale». Il cartellone lirico, collegato anche al circuito internazionale Euroradio, propone in diretta due nuove produzioni della Tetralogia di Wagner: dal Metropolitan di New York con la direzione di James Levine, dal Festival di Bayreuth con Giuseppe Sinopoli. Da dicembre - il «Fidelio» con cui Riccardo Muti inaugura la Scala - a giugno - con il «Tieste» di Bussotti in prima mondiale all'Opera di Roma - le orecchie della Rai promettono di restare aperte. Claudio Abbado dirigerà a Ferrara «Così fan tutte» con la regia di Martone e con la MahlerChamber Orchestra. Con questa la Rai ha stipulato un accordo per la trasmissione di quattro concerti in diretta e sette in differita