Sull' eredità ci saranno meno tasse di Gian Carlo Fossi

Sull' eredità ci saranno meno tasse Cala subito l'Irpef sulla prima casa. Scontro con il Polo sulla successione Sull' eredità ci saranno meno tasse Micheli: proroghe per gli incentivi all'edilizia Gian Carlo Fossi ROMA L'80% degli eredi in linea diretta genitori-figli e coniugi sarà, di fatto, esentato dall'imposta di successione, mentre gli eredi in linea collaterale avranno una riduzione di circa il 30% delle attuali aliquote e anche le imprese familiari godranno di benefici notevoli. E' questo l'orientamento espresso dai gruppi parlamentari del centro-sinistra sulle modifiche in discussione alla Camera all'attuale regime, bocciando ieri in aula la proposta per la cancellazione radicale della tassa di successione avanzata da Forza Italia e dal suo leader Silvio Berlusconi. «Siamo fermamente decisi - osserva il ministro delle finanze Vincenzo Visco - a rivedere l'imposta di successione in modo significativo, ma la posizione assunta dal Polo è grottesca e la proposta di cancellazione palesemente demagogica.La proposta di riforma che il governo è impegnato a presentare nuovamente in Parlamento non prevede l'abolizione dell'imposta, bensì il suo riordino, il suo alleggerimento soprattutto nei casi di successione per linea diretta, nonché la sua sostanziale semplificazione». Comunque l'iniziativa del centro-destra per l'abolizione è servita solo a bloccare l'esame delle altre proposte in esame alla commissione finanze e tesoro, di maggioranza e di opposizione. Si è perso così un po' di tempo, ma adesso governo e maggioranza faranno di tutto per accelerare l'iter ed arrivare al rapido varo di una riforma più equa, vivamente attesa dagli italiani. Obiettivi e percorso sono ormai tracciati. Quattro i capisaldi della proposta avanzata dai gruppi della maggioranza: 1) aumento dell'attuale franchigia da 250 a 500 milioni per le successioni in linea diretta genitori-figli, tra marito e moglie, tra nonni e nipoti: ciò significa che l'asse ereditario sarà abbattuto di 500 milioni e, mundi, chi eredita fino a 500 milioni (pari all'80% degli interessati) non pagherà neanche una lira di imposta; 2) riduzione di circa il 30% delle attuali aliquote e diminuzio¬ ne a due degli scaglioni di valore, per le successioni in linea collaterale (sorelle, fratelli, zii, cugini) e in generale per tutte le successioni diverse da quelle in linea diretta; 3) per le imprese, sopratutto quelle familiari, esclusione del valore dell'imponibile, purché l'erede si impegni a continuare l'attività per almeno 5 anni; 4) conferma della non applicazione dell'imposta di successione sui titoli di Stato e probabile cancellazione dell'Invim dalle successioni. Nello stesso tempo arriva un'altra buona notizia. «Gli incentivi per le ristrutturazioni nel campo dell'edilizia privata - annuncia il ministro dei lavori pubblici Enri¬ co Micheli - saranno certamente prorogati e forse con un decreto a fine anno». Tra gli sgravi e la ventilata riduzione dell'Iva dovrebbero essere assicurate agevolazioni complessivamente per un 41% (prima prev isto soltanto per gli incentivi). «L'edilizia - sottolinea il ministro - è uno dei settori che ha invertito finalmente un trend negativo durato 7-8 anni. Vogliamo consolidare questa ripresa, siamo impegnatissimi: attiveremo 3000-3500 miliardi di incentivi e investimenti aggiuntivi di 7.000 miliardi per viabilità, casa, territorio, riqualificazione urbana, sicurezza stradale». Intanto ieri il sottosegretario alle Finanze, Fausto Vigevani, ha illustrato l'emendamento in preparazione al ministero e che dovrebbe essere presentato in Commissione bilancio entro il 22 del mese: le principali novità fiscali attese prevedono un innalzamento della deduzione sulla prima casa da 1,4 a 1,8 milioni, già a valere sui redditi del '99; una riduzione dell'aliquota Irpef dal 27 al 26 per cento, invece, solo sui redditi 2000, ma con benefici per dipendenti e pensionati già sulle trattenute mensili dal prossimo 1 " gennaio e con una «compensazione» per gli autonomi, che vedranno ridotto l'acconto (ora al 98%) da pagare sui redditi 2000 entro la fine dell'anno prossimo.

Persone citate: Fausto Vigevani, Micheli, Silvio Berlusconi, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma