«Ricchena imperdibile»

«Ricchena imperdibile» «Ricchena imperdibile» Alberto Brambilla l'unica vera risorsa sono ifigli MILANO «Io lo prenderei, un bel permesso paternità. Ma al momento non ne ho bisogno. Ho tutto qui, in ufficio: moglie, figlia, computer». Alberto Brambilla, 26 anni, marito di Irene Pivetti. Una figlia, Ludovica Maria, un anno, che strilla perché ha fame e suo padre perde tempo al telefono commentando una legge. Un altro figlio in arrivo, «che sistemeremo in questo accampamento che è il nostro ufficio alla Carne- Alberto Brambilla ra». «Io sono contento che la legge vada avanti. Rispecchia un serio cambiamento della società, la volontà della gente di investire sulla famiglia. Tutti parlano di investimenti, ma l'unico vero è questo. I figli, che altro? La famiglia è una risorsa, finalmente anche le imprese lo capiranno. Finora i padri utilizzavano solo il tempo residuo, gli scarti della loro giornata. Oggi potranno decidere di dedicarsi, per un certo periodo, alla ricchezza imperdibile che sono i bambini». E poi, sostiene Brambilla, «cade l'alibi tipico di molti papà: "non posso perché devo lavorare"». Ma Ludovica Maria come se la passa, alla Camera? «Benissimo. E',sempre con i suoi genitori, giorno e notte. In questo ufficio c'è la scrivania di Irene, la mia, il lettino e il box di nostra figlia. E' lutto il nostro mondo, la politica e la famiglia». E funziona? «Certo, La bambina è molto serena, e noi pure. E' vero che la piccola ha imparato a conoscere il fax prima di sapere cosa e un cane. Però funziona». Ma lei non ha mai pensato di abbandonare la politica e dedicarsi esclusivamente a lei? «Se ce ne sarà bisogno, perché no? Mi metto in paternità, poi ricomincio a lavorare. Comunque conosco un sacco di uomini che vivono la paternità in modo completo, dividendosi tra ufficio e casa. Si adattano ai ritmi dei piccoli». Ma i figli si adattano ai ritmi degli adulti? Sua figlia, ad esempio, si è adattata? «Sì, l'unico problema è quando deve dormire. Sa, qui dentro riceviamo anche persone, e moltissime telefonate. Ma lei donne tranquilla, ha imparato». A CURA DI Brunella Giovara fg Alberto Brambilla

Persone citate: Alberto Brambilla, Brambilla, Brunella Giovara, Irene Pivetti, Ludovica Maria

Luoghi citati: Milano