VINCONO GLI IMBECILLI di Roberto Beccantini

VINCONO GLI IMBECILLI VINCONO GLI IMBECILLI Roberto Beccantini s: OSPENDERE una partita non è mai facile. Lasciateci pensare, e sperare, che, in due, gli arbitri abbiano trovato il coraggio che uno, da solo, non avrebbe avuto. Ne hanno discusso animatamente: Paparesta era il più riluttante, Rosetti il più energico. Andare avanti, non si poteva. Nel senso letterale del termine, e dei rubinetti che li piovevano addosso, Gianluca Pagliuca a rischiato l'incolumità. Ai tempi di Paolo Mantovani, la Sampdoria era un'oasi di temperanza, un modello di civiltà, in campo e, soprattutto, fuori. Che tristezza. di era ritrovarla in balìa di un manipolo imbecilli... E dire che la partita cominciata con un minuto di silenzio in onore di Adriano Bassetto, figura grande della Samp Anni Gnquanta. La violenza non conosce la storia: la interpreta. Si ciba di rancori e di vendette, prospera sull'ignoranza e sull'odio. Ancora una volta, sono state le minoranze a «tare» la legge, i teppisti, gli hooligans senza arte né parte. Non si capisce come riescano a sfuggire al monitoraggio delle società e al setaccio della polizia. Applicando il regolamento, il doppio arbitro può, al massimo domare i bulloni roventi, giammai le teste matte, i cervelli vuoti. E' stata una notte di ordinaria vergogna. Servirà?

Persone citate: Adriano Bassetto, Gianluca Pagliuca, Paolo Mantovani, Paparesta, Rosetti