Una Scozia nuda e violenta

Una Scozia nuda e violenta Una Scozia nuda e violenta Tra viaggi acidi e tradimenti quotidiani Lietta Tomabuoni o; LTRANZA, desolazione sottoproletaria, trasgressione violenta: in «The Acid House», film a episodi tratto dal libro di racconti (editore Guanda) di Irvine Welsh di «Trainspotting», diretto da Paul McGuigan, domina un mix di orrore e grottesco. Dio è un barbuto bevitore di birra, scontento d'un ragazzo sfortunatissimo (cacciato dalla squadra di calcio, dai genitori, dalla ragazza, dal padrone): lo rimprovera («Tu sei come me, un pigro, apatico e trascurato coglione») e lo punisce trasformandolo in mosca. 11 ragazzo-mosca si vendica impestando con le sue zampine il cibo di tutti quelli che l'hanno maltrattato e così uccidendoli, ma viene ammazzato dalla propria madre con un giornale arrotolato. Tra sporcizia, ozio, calcio e narcisismo, un coetaneo vicino di casa si impadronisce della vita di un mite ragazzo-padre, gli porta via la birra, il tempo la corrente elettrica, la salute, la moglie; ma lui, innamorato della figlia piccola, è così solo che finirà per tornare con la traditrice. Un bruttissimo trip con LSD e un fulmine provocano uno scambio di personalità fra un ragazzo alterato, deformato, dilatato dalla droga e un neonato appena venuto al mondo in una famiglia borghese: se il primo regredisce alla stato prenatale Itra visioni dello stadio come l'inferno e di un dignitoso porporato nero che gli dà l'acido come l'ostia, invocando «il corpo di Cristo»), il neonato parla oscenamente della madre e con la madre, si attacca con voluttà sessuale al seno di lei, si masturba, finché ciascuno riprende per caso la propria personalità. Una ragazza lascia l'innamorato dicendogli: «Ho vent'anni e ho trovato un altro che lo fa meglio di te, tra noi è finita». Una frase di malaugurio suona: «La paralisi al pisello, ti deve venire». 11 turpiloquio è ininterrotto nello squallore degradato delle periferie popolari di Edim¬ burgo, in vite senza senso. Ma il film, meno bello e più stereotipato di «Trainspotting», ammirevole nel secondo episodio, prodotto e girato in Scozia, accompagnato da musica vibrantelOasis, Chemical Brothers, The Verve, Prima! Scream) ha forza, comicità, realismo: realtà, surrealtà, grottesco, visioni e quotidianità si mescolano con efficacia, l'assenza di ogni convenzionalità piccoloborghese ha grande effetto e cancella anche gli errori o le indulgenze pseudoartistiche. Quasi come una pausa, o un'accentuazione, ogni tanto «The Acid House» indugia su una sfilata di facce, uomini che bevono birra, donne che partecipano a una festa di nozze, ragazzi ebbri per una vittoria calcistica: brevi immagini fisse che con¬ densano una condizione umana miserabile evitale. Magari «generazione chimica» e soltanto un'etichetta sostitutiva di termini quali tossicomani o drogati: la brutalità si sospende a tratti in momenti Struggenti, il giovane padre solo con la sua bambinetta, il ragazzo strafatto che si proclama padrone del mondo, i calciatori adolescenti in corsa sul prato rognoso al crepuscolo,verso una porta senza rete. THE ACID HOUSE di Paul McGuigan con Stephen McCole. Ewen Brenner Kevin McKidd. Jemrna Redgrave Maurice Roeves Grottesco Scozia/Inghilterra. 1999 Da venerdì nei cinema Uno dei giovani protagonisti di «Acid House». Irvine Welsh sta scrivendo un nuovo romanzo: «Racconto la storia di quattro ragazzi attraverso vari decenni, dagli Anni 70 fino al nuovo Millennio»

Persone citate: Ewen Brenner, Irvine Welsh, Jemrna Redgrave Maurice Roeves, Kevin Mckidd, Lietta, Paul Mcguigan, Stephen Mccole

Luoghi citati: Inghilterra, Scozia